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Grottaferrata. I “provvedimenti” Di Bernardo rispetto all’installazione di un’antenna di telefonia mobile 5G

Settembre 12
12:03 2023

Grottaferrata. I “provvedimenti” dell’Amministrazione Di Bernardo rispetto all’installazione di un’antenna di telefonia mobile 5G a Pratone? 20.000,00 euro di incarico esterno per redigere un Regolamento esistente ed un Piano comunale per la localizzazione delle antenne già previsto da anni…

 Mentre le cronache locali si interrogano sui possibili nuovi assetti di Giunta, l’Amministrazione comunale “affronta” (udite, udite come) la questione dell’installazione, in zona Pratone, di un nuovo impianto di Stazione Radio Base per rete di telefonia mobile 5G.

Il 19 luglio, con parere favorevole al montaggio della nuova antenna, si era conclusa la relativa conferenza dei servizi (prot. n. 17182 del 19/04/2023), a cui erano stati inviati a partecipare tutti gli “attori istituzionali”, tranne i Cittadini residenti in un’area, Pratone, già stravolta dal cemento dilagante e soffocata dal conseguente traffico veicolare, frutto di decenni di mancata programmazione (e realizzazione) delle necessarie opere infrastrutturali, specie di una rete viaria alternativa all’intasatissimo budello di Via del Pratone-Via Rocca di Papa.

Diffusasi la notizia dell’autorizzazione concessa al gestore di telefonia mobile, ai fini della posa in opera del nuovo impianto sul terreno di Via Rocca di Papa distinto catastalmente al fg. 18, part. 2386, nonché dell’apertura di un accesso a raso strada a servizio di tale impianto, numerosi residenti hanno protestato e scritto al Comune affinché rivedesse tale decisione o, quantomeno, argomentasse pubblicamente la decisione assunta in sordina.

Dopo quasi due mesi, trascorsi dal Sindaco-Filosofo a sfogliare la margherita in cerca di uno sbocco alla contorta oltre che avvilente crisi politico-amministrativa aperta dalle dimissioni dell’ex Assessore Rita Consoli, è giunta la “risposta” dell’Amministrazione comunale che ha pensato (bene? Macché) di approvare la Determina n. 1633 del 7/9/2023, per l’affidamento di un incarico esterno ai fini della redazione del “Regolamento Comunale per l’Installazione di Impianti di Tele Radiocomunicazione” e del “Piano Comunale per la Localizzazione degli Impianti per la Telefonia Mobile“. Costo 19.800,60 euro (40 milioni delle vecchie lire).

Noi de La Comunità alla Base, del Comitato Fare bene a Grottaferrata, del Movimento Politico Libertas e di Forza Italia, dopo una ricerca sul sito web comunale, abbiamo trovato, nella parte riservata alle regolamentazioni vigenti, il “Regolamento comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti per la telefonia mobile”, approvato con Delibera di Consiglio comunale n. 61 del 28/12/2005.

Il Regolamento, “dimenticato” da chi ha approvato la citata Determina n. 1633, prevede già un “Piano comunale delle installazioni degli impianti di telefonia cellulare”, la  cui approvazione compete al Consiglio comunale, con cadenza biennale, previa formulazione di apposita documentazione da parte degli Uffici comunali secondo tempi e modalità prestabiliti, inclusa la pubblicazione all’Albo Pretorio e sul sito web istituzionale, oltre che la pubblicizzazione tramite appositi manifesti recanti l’espressa indicazione della possibilità, per chiunque, di consultare la documentazione depositata e di presentare osservazioni entro 30 giorni dalla pubblicazione.

Ma non è tutto. Sempre il Consiglio comunale di Grottaferrata, con Delibera n. 11 del 4/6/2020, ha approvato, all’unanimità, una Mozione contenente gli “indirizzi sulla non volontà alla sperimentazione del 5G sul territorio del Comune di Grottaferrata”, con la quale è stato impegnato il Sindaco di Grottaferrata ad:

  • adottare un’ordinanza contingibile e urgente per sospendere l’eventuale sperimentazione del 5G sul territorio comunale, in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer (IARC – organismo intergovernativo dell’ONU), applicando il principio precauzionale dell’UE, prendendo a riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo;
  • esprimere (fin quando non sarà garantita la completa sicurezza di questa nuova tecnologia) parere negativo riguardo l’estensione sul territorio comunale della nuova tecnologia 5G, aderendo alla richiesta di moratoria, promuovendo allo stesso tempo soluzioni tecnologiche sicure e a basso impatto ambientale e sanitario, quali il cablaggio al posto del pericoloso wireless, cominciando da luoghi maggiormente sensibili di permanenza continuativa delle persone più a rischio (scuole, ospedali, pubblici uffici, ecc.);
  • astenersi, per il futuro, dall’autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove tecnologie come il 5G che possano condurre ad un aggravamento delle lamentate condizioni di insalubrità ambientale.

Tale Mozione è stata votata, oltre che dall’ex Sindaco Andreotti, oggi Consigliere di minoranza, dagli attuali Consiglieri Veronica Pavani, Federico Pompili, Fabrizio Mari e Alessandro Cocco, nonché dall’attuale Assessore Francesca Maria Passini all’epoca Presidente del Consiglio comunale.

Pertanto, Giampiero Fontana, Fabrizio Marconi, Paolo Loria e Paolo Magli, in rappresentanza dei Sodalizi civici e di Forza Italia ma, soprattutto, in nome e per conto dei grottaferratesi, chiedono pubbliche spiegazioni al Sindaco su quanto sta accadendo, in particolare sulle motivazioni per cui si utilizzano soldi dei Cittadini per redigere un Regolamento già esistente che, semmai, va eventualmente aggiornato.

Fontana, Marconi, Loria e Magli, chiedono inoltre al Primo Cittadino se è in grado, tra una stucchevole consultazione e l’altra nel (vano, si spera, per la salvezza ed il vero bene di Grottaferrata) tentativo di ricomporre il variegato e tumultuoso carrozzone delle 8-liste-8 (più la Lista Ghelfi che ha sottoscritto l’accordo per far parte del già affollato caravanserraglio), di chiarire l’esistenza o meno del previsto “Piano comunale delle installazioni degli impianti di telefonia cellulare” e di far sapere ai Cittadini se, nell’attuazione delle procedure che hanno portato alla conferenza dei servizi espressasi favorevolmente sull’installazione dell’antenna 5G a Pratone, siano state rispettate le prescrizioni del vigente Regolamento e della Mozione.

La Comunità alla Base, il Comitato Fare bene a Grottaferrata, il Movimento Politico Libertas e Forza Italia, chiedono altresì ai Consiglieri ancora in carica che hanno approvato quella Mozione ed all’Assessore Passini, di farsi promotori delle opportune attività di sindacato ispettivo e/o di iniziativa per far luce sulla delicata e scottante vicenda, al fine di consentire ai grottaferratesi, specie a quelli residenti a Pratone, di conoscere quanto accaduto e ancora sta accadendo, anche e soprattutto a garanzia delle dovute condizioni di salubrità ambientale.

A margine, i Sodalizi civici e Forza Italia sottolineano la bizzarra casualità per cui l’attuale Dirigente comunale del 1° Settore Tecnico-Ambiente, il quale ha sottoscritto la conclusione favorevole della conferenza dei servizi per l’installazione dell’antenna 5G a Pratone, nonché ha firmato la predetta Determina n. 1633/2023 di impegno dei 20.000,00 euro per il Regolamento già esistente, è colui che il 25 marzo 2020, in veste di Assessore (grillino) all’Urbanistica del Comune di Marino, faceva approvare la Delibera di Giunta n. 32 di adozione della moratoria sulle antenne di telefonia 5G a Marino. Le cronache dell’epoca esaltavano il fatto che anche il Comune di Marino, grazie a quella Delibera, “entrava a far parte della schiera di centinaia di Comuni italiani che hanno assunto posizioni di cautela verso i cittadini contro l’installazione di una tecnologia i cui effetti sulla salute sono ancora oggetto di studio” per “porre in essere ogni azione finalizzata all’applicazione del più rigoroso “principio di precauzione” (vedi art. 130 del trattato di Maastricht) riguardo l’estensione sul territorio comunale della nuova tecnologia 5G”.

Quando si dice il caso…

 

11 settembre 2023

 

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