Grottaferrata – I GIARDINI DI PATMOS TORNANO A SPLENDERE
I GIARDINI DI PATMOS TORNANO A SPLENDERE: COMPLETATA L’OPERA DI RECUPERO DELL’ARREDO URBANO
Il progetto curato e realizzato dalle associazioni Cotag e La Tua Grottaferrata
Il sindaco Andreotti: “Non è una inaugurazione ma una restituzione alla città”. ______________________________________________________
La Città di Grottaferrata si è riappropriata definitivamente dei suoi Giardini di Patmos, polmone verde nel quadrante centrale del territorio comunale, sito tra via Garibaldi, via Cicerone e via Roma.
Dopo anni di abbandono, grazie all’impegno delle associazioni Cotag e La Tua Grottaferrata e alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, i Giardini di Patmos hanno trovato modo di rinascere.
Nel 2017 l’adesione da parte delle due associazioni al bando della Regione Lazio finalizzato al recupero del verde cittadino.
Il Comune da parte sua ha stipulato una convenzione con i due gruppi che hanno potuto così portare a compimento il progetto di recupero dell’area.
“I cittadini di Grottaferrata possono essere protagonisti dell’arredo urbano della città – ha detto il coordinatore del progetto” l’ex sindaco Angelo Viticchié. “Questo è un progetto che è stato voluto dal sindaco, il quale ci ha chiamato e sollecitato a realizzarlo”.
“La strada che la Regione Lazio ha aperto consentirà a associazioni di volontariato di continuare nella progettazione per il recupero di altre aree verdi comunali in quanto la graduatoria del Bando rimane aperta a nuovi progetti validi e meritevoli di attenzione. In questo senso abbiamo coinvolto anche i ragazzi dell’associazione Arché che lavorano incessantemente presso il Centro Socio-Culturale, i quali hanno preparato un altro progetto che il Comune ha approvato e prevedrà il recupero del giardino della Biblioteca”.
“Si tratta di qualcosa che possono fare tutti i cittadini in aree diverse del proprio comune – ha detto ancora Viticchié – creando una collaborazione con l’Amministrazione comunale che darà loro modo di curare la pulizia, la scelta di piante e fiori, la piantumazione e l’irrigazione con l’intento di destinare le aree prescelte a momenti di serenità per tutti”.
Nel corso della mattinata di domenica i volontari, il sindaco Luciano Andreotti e la famiglia del vicesindaco Luciano Vergati, recentemente scomparso, si sono ritrovati nel parco. Il momento ha rappresentato l’occasione per dare modo alla vedova del compianto Vergati, la signora Claudia, di ricordare pubblicamente la figura del marito che non più tardi di tre mesi fa, nel corso dell’ultima edizione del Settembre Grottaferratese da lui tenacemente organizzata, proprio nel Parco Patmos ha visto i suoi momenti migliori.
Hanno partecipato anche il consigliere delegato al Turismo, Alessandro Cocco, l’assessore alle Attività Produttive, Gianluca Santilli e alcuni rappresentanti del Consiglio comunale.
Commosse e convinte le parole del sindaco “Pensare a Luciano e a tutte le opere che avevamo programmato per il nostro mandato elettorale che comunque stiamo realizzando nonostante la sua assenza dalla quale è difficile riprendersi. I Giardini di Patmos erano uno dei luoghi dell’abbandono. Quella attuale, però, non vuole essere una inaugurazione. C’è chi ha inaugurato per tre volte la stessa opera, noi non siamo quel tipo di amministratori. Oggi è un momento di restituzione alla città di Grottaferrata di un luogo che da abbandonato diventerà ora un posto di cultura, lettura, meditazione. Quest’estate – ha detto ancora Andreotti – c’è stato un bell’esempio con gli spettacoli realizzati nella piazzetta dei Giardini ai quali Luciano Vergati ha partecipato sempre, per dimostrare quanto credesse profondamente in questo tipo di attività. In tal senso l’impegno e la costanza del vicesindaco Vergati meritano ancora un plauso e sono la dimostrazione, proprio in questo parco, di come quel metodo di lavoro stia facendo in modo che la città possa vedere finalmente davvero la sua riqualificazione, tornando alla bellezza di un tempo, rilanciandola a livello sociale, economico e culturale” ha concluso il sindaco.
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