Grottaferrata, esiti incontro-dibattito pubblico del 26 marzo sul tema dell’abusivismo edilizio
Sabato 26 marzo, presso la Sala Teatro dell’Istituto “G. Falcone”, si è svolto il secondo incontro-dibattito pubblico organizzato da Giampiero Fontana, in collaborazione con Paolo Loria e Fabrizio Marconi.
Tema dell’incontro la complessa e delicata questione dell’abusivismo edilizio.
In apertura, prima di affrontare l’argomento oggetto dell’evento, Paolo Loria ha sottolineato che quanto dichiarato nei giorni scorsi, in due video, dall’ex Sindaco Andreotti, sembrerebbe confermare che i tanto decantatati fondi del PNRR (5 mln di euro), annunciati trionfalmente da Andreotti e dal Commissario Straordinario Dott. Giancarlo Dionisi il 2 gennaio, siano andati in fumo. L’ex Sindaco ha testualmente affermato che lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale “ha impedito di partecipare ai bandi del PNRR” e che la decisione dei Consiglieri dimissionari è avvenuta “in un periodo in cui c’erano tutti i progetti del PNRR da presentare”.
Loria, insieme a Fontana e Marconi, hanno ulteriormente stigmatizzato l’assenza di Andreotti all’incontro del 19 marzo, benché invitato come i candidati alle primarie del centrosinistra, evidenziando che qualora i progetti del PNRR fossero saltati, l’ex Sindaco avrebbe il dovere di chiarire alla Città qual’è la reale situazione dei finanziamenti annunciati e che fine farebbero, in tal caso, l’ex mercato coperto e l’ex Bazzica. La domanda resta per ora senza risposta ma presto o tardi Andreotti dovrà informare i Cittadini su questa, come su tantissime altre vicende tristemente oscure che hanno contraddistinto la sua sciagurata amministrazione
Venendo all’incontro di Sabato scorso, l’assemblea pubblica ha visto partecipare numerosi cittadini ed alcuni rappresentanti di Fratelli d’Italia, di Azione e di Italia Viva. Ancora assente l’ex Sindaco e con lui i candidati alle primarie, così come gli ex Consiglieri comunali e gli esponenti delle altre Forze politiche e civiche locali.
Dopo l’introduzione di Paolo Loria, Giampiero Fontana ha riepilogato il percorso politico-amministrativo a partire dalla Legge Regionale n. 28/1980 sino ai giorni nostri. Fontana ha illustrato le previsioni normative regionali per affrontare/contenere il fenomeno dell’abusivismo che, sostanzialmente, sono rimaste disattese nonostante gli oltre 40 anni trascorsi, specie per ciò che riguarda l’aspetto centrale delle perimetrazioni dei nuclei edilizi spontanei (a Grottaferrata bocciate nel novembre 2019 dall’ex Sindaco Andreotti, con il voto unanime dei consiglieri comunali di maggioranza e minoranza presenti in aula).
Ulteriore focus è stato posto sui 3 condoni edilizi intervenuti nel tempo (1985, 1994 e 2003), riepilogando i passaggi salienti dal 2010, dopo che la Giunta Mori aveva affidato l’incarico ad un professionista esterno per predisporre gli atti necessari a perimetrare le zone dove erano, come lo sono tuttora, i nuclei di immobili realizzati abusivamente.
Particolare attenzione, inoltre, è stata posta sugli eventi del Novembre 2015, allorquando la Procura della Repubblica di Velletri intimò ai Sindaci del comprensorio di relazionare, motivare ed intervenire coattivamente, ove non già avvenuto, sull’esecuzione delle sentenze passate in giudicato per abusi edilizi. Fontana ha opportunamente ricordato che l’input all’intervento della Procura traeva origine dal Protocollo d’Intesa con la Regione Lazio presieduta da Nicola Zingaretti del PD, siglato nel giugno 2015, dove si invitavano i Comuni a chiedere finanziamenti per demolire le costruzioni illecitamente realizzate, finanziamenti che poi gli stessi Comuni avrebbero dovuto restituire alla Regione.
Da ultimo, è stata presentata la proposta che Giampiero Fontana aveva formulato a suo tempo, dopo l’intervento della Procura di Velletri, condividendola anche con il Comitato “Equi Diritti” costituitosi in risposta alla sollecitazione sulle demolizioni. La proposta di Fontana, che sarà rilanciata in occasione delle prossime elezioni amministrative di Grottaferrata, ipotizza l’accordo congiunto tra ANCI Lazio, XI Comunità Montana ed i 30 Sindaci del comprensorio della Procura di Velletri, finalizzato all’invio di un documento al Presidente della Regione Lazio, in cui sostanzialmente lo si invita a portare la questione dell’abusivismo all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni, per chiedere al Governo un intervento legislativo straordinario sul tema dell’abuso edilizio ed una contestuale moratoria, almeno decennale, per realizzare nel frattempo adeguate politiche abitative di respiro nazionale.
Ciò, partendo dall’assunto che la materia è al tempo stesso complessa e delicata, poiché riguarda un bene primario quale la casa ed è scontato immaginare le drammatiche conseguenze che, in molti casi, deriverebbero dalla demolizione degli immobili edificati abusivamente, in una congiuntura socio-economica già di per sé aggravata dall’emergenza sanitaria pandemica da COVID-19 e dalle conseguenze sul costo della vita dovute, ora, anche al conflitto Russia-Ucraina.
Fontana ha sottolineato che il principio di legalità, nella sua piena accezione, non sarà mai in discussione: un immobile abusivamente edificato resta una violazione di legge, quali che siano le ragioni all’origine dell’abuso, inclusa le necessità di una prima abitazione. Tuttavia è impossibile non pensare ai risvolti sociali, oltre che economici, derivanti dall’eseguire tout court le demolizioni delle case realizzate in contrasto con le norme vigenti.
Conclusa la presentazione di Fontana si è aperto un interessante e costruttivo dibattito, grazie alle testimonianze di molti Cittadini presenti, molti dei quali hanno posto la questione della vigilanza edilizia comunale che, a loro dire, andrebbe aumentata anche per prevenire sul nascere, come previsto per legge, ogni forma di abuso edilizio. Altro argomento rappresentato dai Cittadini, la necessità di chiarire quali siano i criteri che, specie in passato, hanno guidato l’attuazione delle procedure di legge sull’abusivismo da parte dell’ufficio tecnico comunale, in particolare riguardo l’acquisizione al patrimonio indisponibile dell’Ente degli immobili abusivamente realizzati. Sembrerebbe infatti che non tutti i titolari di ordinanze per abuso edilizio abbiano subito il trasferimento ex lege dei rispettivi immobili al patrimonio comunale. Stesso discorso per quanto concerne l’indennità per l’occupazione in danno delle case abusive che, stando sempre a quanto dichiarato da alcuni Cittadini intervenuti all’incontro, vedrebbe criteri applicativi affatto chiari.
Informazione, chiarezza, trasparenza, partecipazione e proposta: così prosegue il percorso di avvicinamento alle elezioni comunali di Giampiero Fontana, insieme alle amiche ed amici che sostengono la sua candidatura a Sindaco. Prossimamente saranno organizzati altri incontri-dibattito su tematiche di attualità politico-amministrativa, culturale e socio-economica.
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