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GROTTAFERRATA – CHIARA LUBICH, MOZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE PER LA CITTADINANZA ONORARIA

GROTTAFERRATA – CHIARA LUBICH, MOZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE PER LA CITTADINANZA ONORARIA
Maggio 24
19:01 2021

E IN CITTA’ SI RISVEGLIA L’IMPEGNO DEI RESIDENTI PER CURARE IL GIARDINO DI VIA FERRI DEDICATO ALLA FONDATRICE DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI

Il sindaco Andreotti: “Bellissimo segnale di fraternità l’impegno di cittadini che tornano protagonisti”

 

Nella settimana in cui il Consiglio comunale di Grottaferrata si appresta a discutere la mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari, la città criptense, grazie all’impegno di numerosi cittadini residenti, nel fondamentale momento di ritorno alla vita che tutta la collettività sta vivendo, riscopre l’area verde da dieci anni dedicata proprio alla memoria di Chiara Lubich.

Si tratta del giardino posto all’ingresso di via Ferri, all’angolo con via Santovetti, nel quadrante grottaferratese dominato dalla Chiesa del Sacro Cuore e a meno di un chilometro, all’ingresso del centro urbano, dal parco di Squarciarelli.

L’area pubblica, originata da una cessione destinata ad urbanizzazione secondaria in seguito agli interventi edilizi che hanno avuto luogo nell’area circostante, è stata affidata al Movimento dei Focolari che, grazie al coordinamento del signor Paolo De Maina, curatore delle chiavi, si occupa del decoro dell’area, così come dell’apertura e della chiusura al pubblico dei cancelli, mentre resta di competenza dell’Amministrazione comunale la cura del verde: dall’innaffiatura alle potature stagionali fino agli interventi straordinari in caso di necessità.

In prima fila ogni giorno nel mantenere pulito, sicuro e bello il giardino Lubich, i volontari Alberto Friso e Roberto Rigo.

Il signor De Maina apprezzando l’apertura di credito che l’Amministrazione ha voluto fare nei riguardi del Movimento del Focolare, ci tiene a sottolineare come l’attribuzione della cittadinanza onoraria a Chiara Lubich e l’opera di collaborazione  attiva siano in realtà slegati l’una dall’altra: “Si tratta di una felice coincidenza che certamente aiuta a mettere in luce una attività di responsabilità e amore per la città da liberi residenti che c’era, c’è e certamente ci sarebbe stata comunque, anche senza la bellissima iniziativa del Consiglio comunale, di cui ovviamente siamo lieti. Ci tengo a spiegare come i due momenti siano fasi distinte e distanti, entrambe belle di una storia che, attraverso il luogo simbolo che è divenuto il giardino pubblico che ci è così caro ci dà modo al tempo stesso di rinverdire ogni giorno la memoria di Chiara Lubich, assieme al presente e al futuro di Grottaferrata”.

“Ciò che sta emergendo di buono da questa esperienza – ha detto ancora De Maina –  è vedere come il cittadino torni ad essere il vero protagonista della vita pubblica e come la civiltà possa diventare positivamente contagiosa”.

A sostegno di questa tesi De Maina racconta l’impegno di vari residenti della zona che liberamente, senza appartenere in alcun modo ai focolarini, hanno iniziato spontaneamente a prendersi cura del giardino: dalla signora olandese che ha voluto piantare dei tulipani, a chi ha pensato negli anni di installare nel periodo natalizio un piccolo presepe, fino ai bambini che a loro volta, incoraggiati dai genitori, si dedicano anch’essi al mantenimento del decoro quotidiano dello spazio.

Su un lato del giardino, dopo la fondazione dell’associazione Città per la Fraternità, avvenuta nel 2009 a Pompei e alla quale Grottaferrata ha aderito sin dal principio, si è deciso di collocare un’opera in travertino fregiata da una celebre frase della Lubich, scelta appositamente da colei che è succeduta a Chiara alla presidenza del Movimento dei Focolari, Maria Voce: «Amare tutti, amare sempre, amare per primi». A seguire la firma Chiara Lubich, incisa con la sua calligrafia, quasi a sigillo di un patto con la città. All’apice il simbolo di un mondo, composto da strisce dei sette colori dell’arcobaleno, a significare l’apertura all’umanità.

Quindi nel marzo del 2010, secondo anniversario della scomparsa di Chiara Lubich, l’intitolazione del giardino alla presenza dell’allora sindaco Mauro Ghelfi.

“Sono particolarmente lieto e grato tanto al Consiglio comunale quanto al Movimento del Focolare, rappresentato dall’amico De Maina, per la nuova attualizzazione, anche nella nostra città, della vita, dell’opera e del messaggio di protagonismo spirituale e sociale che Chiara ha diffuso attraverso il suo impegno quotidiano per la pace e la fraternità tra persone e popoli” dichiara il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti.

“La riscoperta particolarmente e gradita di un piccolo gioiello nel cuore della nostra città, intarsiato della partecipazione e del sentimento popolare di cittadine e cittadini dediti alla conservazione di un bene comune quale può essere il Giardino Chiara Lubich, è la prova del nove di come l’impegno chiami impegno e i sentimenti migliori, per quanto possano essere travisati o passare talora inosservati, non produrranno mai effetti collaterali negativi ma solo momenti di lieta condivisione capaci di rafforzare non solo la fratellanza tra esseri umani ma, nel modo più autentico, genuino e, se vogliamo, anche molto laico, risvegliano un senso di bellissima appartenenza alla comunità”.

Restiamo comunità d’altra parte – aggiunge ancora Andreotti – fu l’appello alla speranza che, in un momento di disperazione quale fu l’inizio del primo lockdown, ci sentimmo di rivolgere come Amministrazione ai nostri concittadini. Un appello in nome del quale, proprio nel corso dei difficilissimi quindici mesi trascorsi tra isolamento e paura, ci siamo spesi affinché il miraggio di restare uniti ci aiutasse a esorcizzare il drammatico distanziamento sociale imposto dalle circostanze. A giudicare dal risveglio del Giardino Chiara Lubich – conclude il sindaco – si può ben dire che la missione si stia positivamente compiendo”. 

                                                                                                         L

 Daniele Priori                                                                                    

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