Grottaferrata – Andrea Appetito. E’ uscito il suo ultimo romanzo “Tomàs”
Andrea Appetito geologo dell’animo moderno
E’ uscito il suo ultimo romanzo “Tomàs”
Non è facile raccontare la trama di “Tomàs”, l’ultimo romanzo di Andrea Appetito (Effigie, pagg. 170, 15 euro). Invece è facilissimo leggerlo perché la sua scrittura è piana e assolutamente coinvolgente. Verrà presentato giovedì 19 gennaio, alle 18, a Grottaferrata nella libreria Adeia e giovedì 26 gennaio, alle 19,30, a Roma nella libreria Giufà di San Lorenzo. Al primo incontro, oltre all’autore, parteciperanno Antonio Veneziani, Valentina Anza Moreno e Claudio Marrucci; al secondo, sempre insieme allo stesso autore, interverranno Massimo Bucchi e Mariano Sabatini. Perché la sua scrittura è piana e coinvolgente? Perché possiede una musicalità che incolla il lettore alla pagina, lasciandolo però libero di vagare con la fantasia e di inventarsi nuove storie. In una città sul mare il sogno di un autocrate ambizioso e senza scrupoli sta per realizzarsi. L’apparizione di una nave misteriosa segna l’inizio di un’ondata di violenza che scuote la città fino alla sua distruzione. Sette personaggi ne raccontano gli ultimi eventi con punti di vista diversi. Ciò che li accomuna è il loro rapporto con Tomàs, un ragazzo scomparso all’improvviso proprio dopo l’apparizione della nave. Tomàs è il tassello mancante di una trama che vede coinvolti il passato dell’autocrate e l’organizzazione dei suoi oppositori. Sullo sfondo, una storia d’amore perduto dai risvolti inquietanti, amicizie spezzate e sogni infranti. Un Tomàs però c’è: potere, paura, ritorsioni, incontri, scontri, sogni e anarchia. Ma soprattutto c’è una scrittura che rende appassionanti le avventure narrate. Qualcuno potrebbe parlare di post-apocalittico, non è così: il libro racconta l’oggi con una attrazione quasi maniacale per le piccole cose. Scrive l’autore: ”La Città bruciava. Molti cercarono rifugio nel vecchio porto. Come formiche si caricavano sulle spalle tutto quello che potevano. Anche i vecchi e i bambini. Ogni tanto si fermavano per raccogliere qualcosa, ma senza mai voltarsi indietro”. Secondo il poeta Antonio Veneziani, «Tomàs è un romanzo coraggioso e l’autore è un geologo dell’animo moderno, che racconta, senza false reticenze, che le vite non sono mai, assolutamente mai, come sembrano. E questa frase lo dimostra: “Speravo che si aprisse sotto di me un baratro, un inferno in cui nascondermi e da cui rinascere dopo molte generazioni”».
Andrea Appetito insegna filosofia e storia in un liceo. Ha pubblicato “Cluster Bomb” (Altrastampa) e un racconto nell’antologia su Roma “Allupa allupa” (DeriveApprodi). Ha scritto “L’eredità”, un testo teatrale tradotto in portoghese e messo in scena a Rio de Janeiro. Ha realizzato insieme a Christian Carmosino il film-documentario “L’ora d’amore” in concorso al III Festival internazionale del film di Roma. Con Gianluca Solla ha scritto “Senza nome”, un breve saggio tradotto in spagnolo e pubblicato nel libro collettivo “El impasse de lo politico” (Bellaterra). E’ co-autore della sceneggiatura “Emma e Maria” finalista del Premio Solinas del 2014. Ed è presente nell’antologia “Sorridi: siamo a Roma” (Ponte Sisto).
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