Green Act della Regione Lazio. Legambiente “Proposta di legge giusta che va approvata bene e rapidamente”
Green Act della Regione Lazio. Legambiente “Una proposta di legge giusta che va approvata bene e rapidamente”
“Molto positiva la semplificazione e certezza dei tempi di approvazione dei piani di assetto dei parchi, per il rilancio delle aree protette. Si approfitti per mettere la parola fine all’epoca dell’incenerimento dei rifiuti”
Legambiente ha partecipato all’audizione in commissione ambiente e presentato le proprie valutazioni e osservazioni In Consiglio Regionale del Lazio, dove si sta discutendo della proposta di legge 402 del 26 ottobre 2017 “Disposizioni in materia di Ambiente”, il cosiddetto Green Act della Regione Lazio. Nell’articolato si propone tra le altre cose di favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili, l’istituzione delle guardie ambientali volontarie, contributi per la creazione di vasche d’accumulo idrico ai fini dell’antincendio, e soprattutto la semplificazione e certezza dei tempi di approvazione dei piani di assetto dei parchi regionali.
“Il Green Act regionale è una buona proposta di legge, giunta e consiglio regionale devono fare di tutto per approvarlo prima della fine della legislatura – dichiaraRoberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -, lasciando così un segno positivo e indelebile per la futura sostenibilità ambientale del Lazio; a partire dalla semplificazione e certezza dei tempi di approvazione dei piani di assetto dei parchi, norma che da sola imprimerebbe un’accelerazione reale allo sviluppo delle aree protette regionali e alle loro realtà di green economy. Con il dispositivo poi, oltre al rilancio delle politiche di sviluppo per le energie rinnovabili, all’istituzione delle guardie ambientali volontarie, al finanziamento per vasche d’accumulo idrico ai fini dell’antincendio e altro, la nostra regione si doterebbe dei principi Rifiuti Zero, ed è in questa direzione che vanno le nostre osservazioni e richieste di modifica, dall’articolato bisogna togliere ogni riferimento alla possibilità di recupero energetico da RUR (Rifiuti Urbani Residui), decretando per legge la parola fine alla stagione di inceneritori e termovalorizzatori con un ciclo dei rifiuti che non ci deve appartenere più e ai troppi conflitti territoriali ancora oggi scatenati da queste logiche vecchie e inquinanti”.
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