Grazie a Giornalisti nell’Erba e Carlsberg Italia 8 giovani provenienti da tutta Italia potranno vivere EXPO da inviati
Milano, 1 aprile 2015 – “Adesso lo possiamo dire: siamo stati davvero spietati. Legati a doppio filo dai temi del coraggio e del cibo del/per il futuro, abbiamo chiesto ai partecipanti di produrre un’inchiesta, un articolo in inglese, l’analisi di una tabella dati, un video, post di facebook e twitter. Il tutto in un solo mese di tempo.” commenta così Paola Bolaffio, Direttore di Giornalisti Nell’Erba, la fase di selezione di “Feed your future – Il coraggio di raccontare i numeri”, contest nazionale di Giornalisti Nell’Erba #gNeLab e Carlsberg Italia che con Birrificio Angelo Poretti sarà la Birra Ufficiale di Padiglione Italia.”Tanta la voglia di fare e di fare bene, numerose le richieste di delucidazioni e consigli, con tanti di loro abbiamo avuto un rapporto quotidiano. Tutto ques to entusiasmo ci ha fatto affezionare, ma solo 12 di loro ce l’hanno fatta, gli 8 inviati e le 4 ‘riserve'”.
L’obiettivo del contest è stato quello di selezionare 8 inviati under 30 che, per tutto il periodo di EXPO 2015, in collegamento diretto con la redazione centrale di gNe, andranno a caccia di notizie su qualità, innovazione, sostenibilità e #greenicità ed avranno così modo di raccontare da protagonisti il grande evento.
I VINCITORI
Percorrendo lo stivale da sud a nord troviamo Giuseppe Toninelli, detto Peppe, 28 anni, siciliano Doc e amante delle produzioni biologiche e Laura Isola, di Lecce, la più giovane: dovrà superare la maturità prima di raggiungere il Padiglione Italia. Buona la risposta del Lazio con ben 4 inviati: arriva dai Castelli Romani la 27enne Azzurra Giordani, con la sua indagine sulla sostenibilità di una dieta insettivora. Elaborato in francese quello di Rachele Bevacqua, 22 anni di Roma, che per la sua inchiesta è volata fino a Parigi. Romana anche Sara Leone, che per la sua lotta contro lo spreco alimentare ha realizzato la video intervista al Banco Alimentare di Milano. E poi c’è il futuro ingegnere gestionale Luca Masoero, di 19 anni. Di Arenzano in provincia di Genova è il 26enne Gabriele Vallarino e da bravo ligu re esperto di pesto, non poteva che presentare un basilico più green che mai. Infine da Tradate, Martina Cavallaro, 23 anni, già diverse volte vincitrice del premio GNE e borsista per il corso euromediterraneo di giornalismo ambientale Laura Conti.
Importante supporto al progetto lo daranno i quattro rinforzi: Ludovica Criscitiello, 28 anni da Avellino, giornalista professionista e penna de La Nuova Ecologia. Matteo Isidori, 24 anni di Roma, aspirante giornalista che con gNe ha già seguito il ciclo di workshop “Si fa presto a dire green”. Giordana Maddalena, 25 anni di Monte Porzio Catone, studentessa di Scienze della Comunicazione all’Università Tor Vergata. Infine, da Bisceglie, Francesco Regano, 22 anni, studente di lettere moderne con il pallino per il cibo sostenibile.
Per i giovani inviati inizia ora la fase formativa, attraverso webinar e corsi pratici di 120 ore (tra esperienza ad Expo, incontri web e laboratorio attivo sul campo), con giornalisti ed esperti che forniranno tutte le nozioni più pratiche per condurre un’informazione corretta e smart. Si inizierà con la correzione del lavoro svolto per il contest a cura del direttore gNe Paola Bolaffio, per comprendere le norme redazionali e imparare anche dai propri errori! Ci sarà poi la lezione con Alfredo Macchi, inviato di Mediaset, che donerà pillole di esperienza pratica per concepire al meglio un servizio video. Capire chi si ha di fronte e saper condurre un’intervista non sarà più un problema, grazie alla lezione del consulente scientifico, nonché direttore di QualEnergia, Sergio Ferraris. Per praticare il live journal ism sarà necessario comprenderne anche gli strumenti grazie a David De Angelis, direttore artistico gNe, che spiegherà i software più utili. E ancora, come navigare nel mondo dei social network senza annaspare? Lo spiega Ilaria Romano, social media strategist gNe e team tutor. Nella preparazione dei giovani inviati non può mancare l’Azienda che permetterà loro di vivere l’esperienza di Padiglione Italia ed EXPO da vicino, rappresentata dalla vulcanica Laura Marchini, Corporate Affairs Manager Carlsberg Italia. Il suo compito sarà quello di svelare i segreti di una comunicazione efficace come quella adottata da Carlsberg Italia per tutti i suoi marchi, in primis Birrificio Angelo Poretti, delineando le differenze tra giornalismo e pubblicità. Infine, Fabio Iraldo, docente Management ambientale Scuola Sant’Anna di Pisa e capo ricercatore di sustainable management allo IEFE-Bocconi che ha valutato la LCA (life cycle assessment) dei prodotti Carlsberg e che introdurrà i vincitori ai concetti della greenicità, vera nemica del greenwashing.
Per un progetto di nuovi giornalismi, la miglior cornice per la prima presentazione ufficiale non poteva che essere il Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia: mercoledì 15 aprile alle ore 14 all’Hotel Sangallo, fari puntati su #gNeLab, nuovi giornalismi e uno sguardo… #oltre, il panel a cura di giornalisti Nell’erba.
“Il contest ‘Feed your future – Il coraggio di raccontare i numeri’ ci ha permesso di raccogliere una delle grandi sfide offerte dalla presenza di Birrificio Angelo Poretti a Padiglione Italia, quella del Vivaio” – dice Alberto Frausin, AD di Carlsberg Italia – “E non ci siamo tirati indietro, anzi. Per noi rappresenta l’occasione di avere il coraggio di gettare le basi per il futuro di tutto il Paese, partendo dall’offrire un’opportunità unica a dei giovani giornalisti ambientali, permettendogli di formarsi sul campo e, a loro volta, trasmettere quanto impareranno a tutti i loro coetanei affinché siano cittadini e consumatori informati e consapevoli”.
Giornalisti Nell’Erba.
È un progetto nazionale e internazionale di giornalismo e comunicazione ambientale per giovani e giovanissimi. È l’informazione ambientale da un punto di vista fresco e credibile. È informazione ambientale e scientifica tradotta in lingua universale. I gNe sono i media e i traduttori per una divulgazione efficace.
È Formazione, Eventi, Laboratorio permanente, Giornale online. È un Premio nazionale di giornalismo ambientale. È agenzia educativa intergenerazionale, interprofessionale, interregionale, inter… nazionale in cui grandi insegnano ai giovani, giovani ai grandi, professori si confrontano con giornalisti e imprenditori… È luogo dove gli insegnanti possono aggiornarsi costantemente a contatto con ambiti diversi: giornalismo, informazione ambientale, tecnologia, scienza… Le loro professionalità arricchiscono la rete gNe e loro si arricchiscono del progetto. gNe si inserisce in un vuoto nelle discipline della scuola e della formazione (educazione ambientale e tecniche di comunicazione) e “costringe” i giovani a familiarizzare con il linguaggio essenziale e gli strumenti giornalistici e tecnologici in maniera professionale. Mette in contatto i giovani e giovanissimi con i grandi del giornalismo, delle imprese, delle istituzioni, del mondo economico, della ricerca, e viceversa. È palestra per autentiche esperienze sul campo, con l’affiancamento di professionisti, strumenti e supporti.
È RETE. Mette in relazione diretta ed attiva aziende, stampa nazionale, istituzioni, profit e no-profit, scuole, insegnanti, educatori, divulgatori, ricercatori e partecipanti. È Comunicazione.
È “la redazione più agguerrita per ciò che riguarda l’ambiente … completo cambiamento di prospettiva nella comunicazione della sostenibilità” (Edelman), “chiave di lettura universale delle questioni ambientali” (Ansa), “corazzata di giornalismo ambientale” (La Stampa), “veri e propri equipaggi per il cambiamento” (Corriere della Sera), “concorso in cui vince sempre il futuro migliore” (Il Fatto quotidiano).
È la più giovane e grande redazione Ambiente del mondo.
Giornalisti Nell’erba è un progetto dell’associazione di promozione sociale Il Refuso che vanta i riconoscimenti della Presidenza della Repubblica, delle Presidenze del Senato e della Camera, del Ministero dell’Ambiente, e le partnership con il consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa (FNSI), Federazione Italiana Media Ambientali (FIMA), ANSA, Lega Navale Italiana, La Nuova Ecologia, QualEnergia, GreenMe e tanti altri.
gNe
Giorgia Burzachechi
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La storia del Birrificio Angelo Poretti inizia ufficialmente in Valganna il 26 dicembre 1877, data della prima “cotta” che segna l’avvio di un amore lungo più di 130 anni. Angelo Poretti parte giovane da Varese, gira l’Europa e scopre la birra. Impara le ricette e i segreti del mestiere dai migliori mastri birrai di Austria, Boemia e Baviera e poi decide di importarla e diffonderla in Italia, riadattandola al gusto nazionale. Costruisce il suo birrificio in Valganna, scelta per l’acqua purissima delle sue fonti, elemento indispensabile per una vera birra di qualità.
Con grande coraggio e spirito imprenditoriale, in breve tempo fa arrivare dall’estero macchinari innovativi, materie prime di altissima qualità e mastri birrai di comprovata esperienza. L’impresa conquista in breve tempo una grande popolarità e nel 1881, in occasione dell’Esposizione Universale di Milano, l’elegante chalet svizzero che ospita l’azienda varesina è letteralmente preso d’assalto da una folla di visitatori che vuole assaggiare la pilsner italiana.
Angelo Poretti non ha figli e, alla sua morte nel 1901, il birrificio passa nelle mani dei nipoti Angelo Magnani e Edoardo Chiesa che realizzano l’edificio che ancora oggi ospita le unità produttive dell’azienda. Dopo i nipoti arriva un’altra generazione d’imprenditori lombardi, i Bassetti, che acquistano l’azienda e ne rilanciano l’attività.
Nel 1975 l’azienda firma un importante accordo con la United Breweries di Copenaghen per la produzione e commercializzazione in Italia dei marchi danesi Tuborg e Carlsberg. Da quel momento si avvia una partnership che si rafforza nel 1982 col passaggio del 50% delle azioni dell’azienda al gruppo danese. Nel 1998, con la cessione di un ulteriore 25% del capitale, la ragione sociale cambia in Carlsberg Italia sino ad arrivare alla completa acquisizione nel 2002.
Nel 2011 Carlsberg Italia avvia una rivoluzione nel mercato della birra, sviluppando e lanciando DraughtMasterTM Modular 20, il nuovo sistema di spillatura che utilizza i fusti in PET al posto dei tradizionali in acciaio e che non utilizza CO2 aggiunta. Questo nuovo sistema di spillatura permette di offrire al consumatore una birra di estrema qualità e di ridurre contemporaneamente l’impatto ambientale durante le fasi d’infustamento, distribuzione e consumo presso il punto vendita.
Nel 2015 Birrificio Angelo Poretti è stata scelta da Padiglione Italia per rappresentare l’eccellenza birraria italiana in qualità di “Birra ufficiale del Padiglione Italia a Expo 2015”.
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