Gran Teatro Italia, stella dell’avanspettacolo
Pensiero comico n. 1
L’Isis taglia gole e teste, il mondo è minacciato, noi siamo esposti in prima linea. L’Italia proclama fieramente: «Siamo pronti ad assumere un ruolo guida».
Bello, certo, ma c’è un piccolo problema: chi mai glielo conferirà questo ruolo guida?
A parte che sulla scena internazionale siamo da sempre il Paese più doppiogiochista del pianeta, ma con chi ci presentiamo? Con il soporifero ministro Gentiloni, che si addormenta alle sue stesse parole? Con la signora Mogherini, passata a dirigere (sic!) la politica estera europea, dotata di un curriculum dalla pochezza così imbarazzante che neanche la invitano ai summit che contano?
Pensiero comico n. 2
Un Presidente del Consiglio non eletto da nessuno annuncia fieramente (pure lui!) che la ripresa è vicinissima, poiché il mercato sta per essere letteralmente invaso da un fiume di liquidità che servirà a dare fiato al credito.
Bello, certo, ma c’è un piccolo problema: i soldi andranno a finire anzitutto nelle banche le quali, non dimentichiamolo, sono pur sempre banche italiane, ossia dotate istituzionalmente di una quasi commovente vocazione alla rapina, con accenti di felice usura. Ciò vuol dire che – come sempre – chi vuole in prestito mille euro dovrà dare garanzia dimostrando di possederne almeno un milione in titoli al portatore, oppure oro, oppure diamanti. Roba seria, dunque, non immobili, i quali ormai non valgono nulla: se tu non paghi il mutuo e la banca si riprende la casa, poi quella casa a chi la vende con il mercato ormai fermo per mancanza di liquidità? Forse a chi deve fare un mutuo per comprarla?
Pensiero comico n. 3
A Roma un dilettante allo sbaraglio si spaccia per sindaco maneggiando la città più bella e gloriosa del mondo con i guantoni da pugile anziché con i guanti di velluto. Costui, però, c’è stato chi l’ha votato, anche se ora non si trova un suo elettore manco a pagarlo. Vecchia abitudine italica, del resto. Caduto il fascismo, spuntò fuori una tale quantità di antifascisti (che lo erano stati però ‘in segreto’) che il mondo si stupì del fatto che un tal regime fosse durato ben vent’anni. Con lo stesso meccanismo, Berlusconi è stato ugualmente venti anni al potere, ma ufficialmente con il consenso di nessuno.
Pensiero comico n. 4
Perché dunque stupirsi se sulla scena internazionale ci trattano a pesci in faccia e/o poco più di una colonia equatoriale?
Pensiero comico n. 5
Qualcuno ricorda il mitico giornale comunista Paese Sera? Il grande Fortebraccio aveva una penna genialmente corrosiva e una volta scrisse un pensiero che ora voglio aggiornare all’attualità. «Davanti a Montecitorio arriva un’auto blu vuota, si aprono gli sportelli e non si vede nessuno. Ne escono i ministri Mogherini e Gentiloni, insieme al sindaco Marino».
Pensiero comico n. 6
Dopo la devastazione operata da un pugno di barbari ubriachi del Feyenoord, l’ambasciatore olandese ha incontrato il signor sindaco di Roma. L’ambasciatore con somma tranquillità e sorriso beffardo ha affermato: «L’Olanda non ha intenzione di pagare un solo euro per i danni causati dai tifosi». A ciò l’intrepido sindaco, sprezzante del pericolo e al colmo dello sdegno, con voce tonante ha eroicamente risposto: «Ne prendo atto». Fine dello spettacolo. Cala il sipario.
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