Gran teatro, inevitabile sospensione visto il mancato pagamento
“In riferimento alla recente sospensione delle attività del Gran Teatro di Roma, gestito dalla Società Grandi Teatri Srl, l’amministrazione del Municipio Roma XV tiene a precisare che tale sospensione deriva dal fatto che la struttura del Gran Teatro, attualmente posizionata nell’area Saxa Rubra, tra Viale Maurizio Barendson e Largo Sandro Ciotti, occupa attualmente abusivamente detta area.
Infatti, in seguito alla mancata corresponsione, da parte della Grandi Teatri Srl, della somma di Euro 93.080,50 per la concessione di suolo pubblico sino al 28 febbraio 2015, la struttura permane abusivamente in detta area.
Da fine maggio 2011, data in cui il Gran Teatro è stato trasferito dall’originale sito di Viale Tor di Quinto all’attuale di Saxa Rubra, secondo indicazione dell’Amministrazione Centrale, i nostri Uffici hanno rilasciato concessioni di O.S.P. temporanea (Occupazione di Suolo Pubblico temporanea), in attesa di autorizzazione, da parte del competente Dipartimento Centrale capitolino, volta alla trasformazione della struttura Gran Teatro da temporanea a permanente.
Vista la mancata autorizzazione, la Grandi Teatri ha comunicato al Municipio Roma XV, in una nota risalente a dicembre 2014, che avrebbe proceduto alla rimozione definitiva di tutte le strutture nell’area di Saxa Rubra, richiedendo il rinnovo della concessione fino al 28 febbraio 2015, per consentire lo svolgimento della stagione teatrale programmata.
Dal primo marzo 2015 la struttura è diventata abusiva e il canone sopra indicato, ad oggi, non risulta pagato, per cui il provvedimento di interruzione delle attività del Gran Teatro è stata inevitabile.
Tali specifiche sono mirate a sottolineare che questa amministrazione, viste le condizioni descritte, sta semplicemente applicando la legge, anche se non intende privare il territorio di un presidio culturale così importante.
Vorremmo ricordare che la nostra Giunta, con una mozione risalente al 2014, ha sottolineato l’importanza del Gran Teatro, non solo dal punto di vista culturale, ma anche come presidio di riqualificazione urbana di una zona periferica particolarmente delicata. Dal momento in cui la mozione è stata approvata, abbiamo costantemente inviato note e lettere agli uffici capitolini centrali per sollecitare il rilascio del diritto di superficie: le ultime note risalgono a maggio, settembre e ottobre del 2015. Nonostante i numerosi incontri tenutisi presso gli Uffici competenti in Campidoglio, convocati dietro nostre richieste, non abbiamo avuto alcun riscontro, anche a causa delle numerose problematiche in materia di patrimonio, mobilità e urbanistica. L’ultimo atto dell’amministrazione capitolina è stata la memoria di giunta comunale del 21 ottobre 2015, in cui si deliberava una linea guida per l’assegnazione temporanea dell’area in questione per un periodo non superiore agli 8 mesi, previa regolarizzazione dei pagamenti dei canoni precedenti.
Vogliamo precisare anche come l’amministrazione del Municipio Roma XV abbia sempre dimostrato ampia disponibilità nei confronti del Gran Teatro a ricercare soluzioni: non solo abbiamo provveduto a fare tutto il possibile affinché gli uffici Centrali di Roma Capitale rilasciassero l’autorizzazione, ma la società ha avuto l’opportunità di usufruire di compensazioni, le ultime delle quali sottoscritte anche direttamente con il Municipio, che le hanno permesso di non pagare l’O.S.P., ma di corrispondere servizi per la città in misura corrispondente. Da parte della società non abbiamo però riscontrato la stessa disponibilità: ne è dimostrazione il mancato pagamento ad oggi del canone di concessione.
Vorremmo infine sottolineare che le recenti dichiarazioni di alcuni esponenti dell’ex amministrazione, schieratisi in difesa del Gran Teatro, risultano quanto mai inopportune, viste le scelte inappropriate nella gestione sia del trasferimento della struttura da Viale Tor di Quinto all’attuale di Saxa Rubra che nel consentire la permanenza della stessa attraverso il rilascio di OSP temporanee, contribuendo soltanto a rendere intricata e di difficile soluzione la vicenda
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