“Gli ulivi di Trequanda” di Corrado Ajolfi, il futuro post pandemico in un romanzo
In tutte le librerie Gli Ulivi di Trequanda, Intrecci Edizioni, il nuovo romanzo di Corrado Ajolfi in cui la pandemia e le sue conseguenze caratterizzano il futuro fino al 2070. Un libro che nasce come risposta narrativamente creativa e politicamente scorretta alla pandemia in cui siamo ancora profondamente immersi. Lanciando uno sguardo molto oltre le contingenze e ipotizzando uno scenario del tutto futuribile in cui finalmente si troveranno risposte e reazioni a un sistema apparentemente inattaccabile.
La protagonista è Costanza Vannucci la cui vita si divide tra Italia, Svizzera e Cina: rimasta sola dopo la morte dei genitori e dei nonni a causa della pandemia che – dal 2020 per 7 anni ha decimato un terzo della popolazione mondiale – viene accudita dallo zio Kevin, un diciottenne che sacrifica i suoi sogni per consentirle di proseguire gli studi e laurearsi in Scienze Biologiche. In una realtà globale ancora stordita dalle conseguenze a lungo termine del contagio, Costanza conduce delle indagini personali, prima in un laboratorio svizzero e successivamente in Cina, alla ricerca delle radici di quella immane catastrofe e dei suoi drammatici effetti. Con il sostegno dello zio e di un suo collaboratore con velleità investigative verrà pian piano a capo di un sistema medico/scientifico ed economico intricato e pericoloso. Tanto da minacciare la sua stessa vita e indurla a far perdere le sue tracce. Una storia coinvolgente nella quale il ricorso ai flashback consente di ripercorrere la storia familiare di Costanza con una visione del suo futuro e quello dell’intero scenario mondiale.
Non mancherà il racconto della storia sentimentale della protagonista che terrà il lettore col fiato sospeso fino al finale, decisamente sorprendente.
Corrado Ajolfi, cardiologo di Parma, è da sempre un appassionato di narrativa. Da piccolo, infatti, destinava una quota della sua paghetta settimanale per acquistare i libri del Club degli Editori. Durante il liceo ha iniziato a scrivere poesie e un romanzo autobiografico. Il tutto quasi interamente a mano.
Sposato con un medico, ha un figlio e una nipotina di otto anni a cui si è ispirato per il personaggio di Costanza.
Per oltre vent’anni si è dedicato ad una grande passione artistica, la fotografia, partecipando a concorsi ed esposizioni a Parma, Piacenza e alla Galleria San Felice di Milano. Nei primi anni ‘80 ha anticipato i tempi dotando il reparto in cui lavorava di una cartella clinica informatizzata, addestrando i colleghi medici e il personale infermieristico al suo corretto utilizzo. Con il pensionamento, è riemerso il primo amore per la narrativa, così ha ricominciato a scrivere romanzi e racconti.
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