Gli studenti alla “festa della pastorizia”
La simpatica iniziativa – sostenuta dal Comune insieme alla Comunità Montana Castelli – ha trasformato la piazza comunale in un laboratorio artigianale a cielo aperto, dove i pastori di Artena – veri pastori con tanto di campanaccio, verga e pentolone – hanno preparato il formaggio fresco, illustrando al microfono i vari passaggi della preparazione. Ad ascoltarli, a partire dalle 9.00 di mattina c’erano le classi di scuola media dell’Istituto Gulluni accompagnati e coordinati dal professor Jovino, che poi hanno lavorato il formaggio in apposite formine, che hanno tenuto per sé da portare a casa in ricordo e testimonianza del lavoro svolto. A portare una nota aggiuntiva di colore e di festa sono stati i piccoli della Materna dell’Istituto delle Suore della Divina Provvidenza, che hanno fatto il loro ingresso in piazza vestiti da pastorelli intorno alle dieci. La loro apparizione ha suscitato una grande entusiasmo nella piazza, dove nel frattempo si erano assemblati tanti genitori, cittadini e amministratori locali, tra cui il sindaco di Colonna Augusto Cappellini e il Presidente della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini Giuseppe De Righi, che hanno portato il loro saluto ai presenti. “Sono iniziative divertenti e insieme utili – hanno detto- per far conoscere a voi giovani le nostre tradizioni più profonde e antiche. Per questo ci piace aiutarle e sostenerle”.
Il comune di Colonna ha una lunga tradizione agricola, come ha ricordato il Sindaco, che ancora oggi perdura nella produzione di kiwi, pesche e uva Italia. La tradizione permane anche nelle famiglie, con la coltivazione di piccoli orti, vigne e uliveti per il fabbisogno personale. “La Comunità Montana – ha aggiunto De Righi – è particolarmente impegnata a salvaguardare questi mestieri e a valorizzare i prodotti di questo territorio che sono speciali per qualità e varietà e costituiscono un elemento strategico per l’ economia intera dell’area”.
La Festa della Pastorizia è continuata fino a mezzogiorno, concludendosi con la tradizionale “colazione del pastore” a base di ricotta. “I ragazzi sono stati entusiasti di questa esperienza – ha commentato il professor Jovino – e spero che questa iniziativa possa avere delle repliche con la partecipazione di più scuole e magari toccare anche altri mestieri della campagna e dell’artigianato nostrano”.
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