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Gli argentini, goleador in Europa

La Serie A di calcio è sicuramente il torneo più visto e seguito in assoluto nell’ambito sportivo italiano, dove i valori del Fair Play sono stati esaltati al massimo nelle recenti stagioni, con le squadre che commettono meno falli vengono premiate alla fine dell’anno.
Tuttavia, in Italia e anche in Europa è noto che la competizione che più successo riscuote tra gli appassionati di questo sport è la Champions League, nella quale a competere c’è la crème de la crème del calcio continentale. Quest’anno, con quattro italiane in lizza dopo moltissimi anni, lo spettacolo sta risultando piuttosto avvincente e tutto lascia presagire che il percorso per arrivare alla finale del Wanda Metropolitano di Madrid sarà irto di ostacoli e di sorprese. Arrivati ormai a novembre, è interessante tracciare le tendenze dei principali goleador della Champions, che spesso non sono gli stessi dei campionati nazionali, a parte alcune eccezioni, come ad esempio quella di Lionel Messi, infortunatosi al radio e indisponibile per tre settimane, ma comunque per ora il miglior marcatore della competizione. Insieme a lui, però, vi sono altri argentini che vivono per il goal e lo dimostrano in campionato e in coppa. Andiamo a vedere quali sono partendo proprio dal 10 del Barça.

Messi, goal e spettacolo

Per molti è il miglior giocatore del momento, sebbene la sfida con Cristiano Ronaldo, arrivato quest’estate alla Juventus, sia sempre aperta. Lionel Messi, numero 10 argentino del Barcellona, illumina il mondo del calcio da oltre dieci anni ad altissimo livello e anche adesso che è arrivato a compiere 31 anni continua a farlo. Sono fino ad ora 5 le reti del blaugrana in Champions League, un bottino importante se notiamo che sono arrivate solamente in 2 incontri, dato che il terzo in programma con l’Inter lo ha saltato a causa dell’infortunio sopra citato. Abilissimo nel dribbling, dalla visione di gioco eccellente e in grado di effettuare giocate imprevedibili, il nativo di Rosario è anche un marcatore implacabile. Fu nella stagione 2008-09 che l’allora allenatore del Barcellona Pep Guardiola decise di allontanarlo dalla fascia destra per schierarlo più vicino alla porta, con degli effetti positivi immediati. Impossibile dimenticare l’anno solare 2012, quando Messi andò a segno in 91 occasioni, record attuale che in pochi potranno sperare di battere in futuro. Con lui in campo il Barcellona è una delle favorite assolute alla vittoria della Champions, come ben si nota dalla quota di 6 delle scommesse sportive in data 2 novembre. E, come detto proprio da Messi nel discorso di inizio stagione, sarà la coppa dalle grandi orecchie l’obiettivo del Barça di quest’anno, il che fa comprendere l’enorme fame di goal del 10 argentino, che però ha grandi compatrioti che sanno anche loro andare in rete con continuità.

Aguero, leggenda del City

Arrivato nel lontano 2010 sulla sponda “blue” di Manchester, Sergio Aguero, detto il Kun, difficilmente avrebbe immaginato che sarebbe diventato il miglior marcatore della storia del Manchester City. Molto tecnico e veloce, il trentenne argentino nato e cresciuto calcisticamente nell’Independiente, squadra del cuore, è un habitué del goal da oltre dieci anni, praticamente da quando approdò in Europa con la maglia dell’Atletico Madrid, squadra con la quale ha vinto una storica Europa League. Sebbene in questa edizione della Champions League non abbia ancora fatto parlare di sé come l’anno scorso, Aguero sta facendo il suo in Premier League, dove fino ad ora ha messo a segno sei reti, contribuendo non poco all’attuale primo posto in classifica del City.
Esempio di dedizione e di attaccamento alla maglia, Aguero ha beneficiato anch’egli, come il suo compatriota Messi, dell’arrivo di Guardiola sulla panchina della sua squadra. Il tecnico catalano, un vero esempio di uomo di sport dai principi sani e dall’eccellente formazione e sviluppo tecnico, è stato in grado di far rendere il Kun come nessun altro. Se, infatti, in precedenza egli aveva un rendimento discontinuo nonostante i tanti goal, dopo l’approdo di Pep all’Etihad Stadium le cose sono cambiate, e il rapporto tra l’argentino e la tifoseria è migliorato ulteriormente. Aguero è inoltre il terzo marcatore di sempre della nazionale argentina, dietro a Batistuta e al suo grande amico Messi.

Il fiuto del goal di Icardi

Sebbene Messi e Aguero, comunque più grandi di lui, spicchino anche e soprattutto per la loro tecnica individuale ancor prima che per il numero di reti segnate, nell’approcciare il rapporto con il goal Mauro Icardi è probabilmente unico. Nato centravanti, il venticinquenne capitano dell’Inter è senza dubbio un rapace di area di rigore che sa prima dove andrà a finire il pallone. Autore finora di 2 reti in Champions League e di 6 centri in campionato, tra i quali spicca quello che ha permesso alla sua Inter di vincere il derby contro il Milan pochi giorni fa, l’ex sampdoriano è attualmente il centravanti più efficace di tutti per il rapporto tra palloni toccati in area e goal messi a referto. Finalmente convocato dal CT ad interim dell’Argentina Lionel Scaloni dopo anni di ostracismo in nazionale, Icardi ha come grande obiettivo quello di portare l’Inter più in alto possibile in campionato e di fare il massimo per la sua patria nella prossima coppa America, che si giocherà in Brasile nel giugno 2019. Con un ruolino di marcia così importante, vederlo segnare anche in nazionale non solo è una possibilità ma è una certezza.