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Alla figura e all’opera di Giuseppe Verdi uomo politico, deputato e senatore a vita del Regno d’Italia, è stato dedicato un incontro alla Camera dei Deputati organizzato nella “Sala della Regina” mercoledì 27 novembre dall’Associazione Musicale “G. Carissimi”: la Presidente Dora Liguori ha tenuto una conferenza-concerto sul tema “On. Verdi… un politico sconosciuto!” durante la quale sono state eseguite famose arie verdiane.

A conclusione delle celebrazioni dell’anno dedicato al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, si è esplorato un nuovo capitolo della vita e dell’arte del “cigno di Busseto”, noto a pochi. La stessa Professoressa Dora Liguori ha spiegato i motivi di questa iniziativa culturale che lega la storia dell’opera italiana al mondo politico e alla nascita dell’Unità d’Italia: “In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi molto è stato fatto per celebrare il grande musicista, ma assolutamente nulla per ricordare degnamente il suo impegno e il suo percorso politico come deputato, nel 1861, e senatore a vita, nominato nel 1874, nonché consigliere provinciale di Piacenza e consigliere comunale di Villanova. Senza questo approfondimento, infatti, non si raggiungerebbe neppure una sia pur minima comprensione o conoscenza dell’uomo Verdi. Perché per il musicista la politica, intesa come passione e impegno civile, almeno per la prima parte della sua vita, ha costituito un modo importante del suo essere italiano. Va ricordato che proprio in tale qualità di senatore stilò una bozza di Riforma dei Conservatori di Musica, nonché promosse poi, quale Consigliere provinciale di Piacenza, la costruzione di un Ospedale. L’impegno filantropico di Giuseppe Verdi si concluse a Milano con la creazione, a sue spese, della “Grande Casa di Riposo”. Per questo possiamo dire che il musicista, essendo a somiglianza di Garibaldi più uomo d’azione che di parole, non fu un vero impegnato in politica, nel senso abituale che si da a questa partecipazione, bensì un uomo impegnato soprattutto nel sociale e che, come magistralmente disse D’Annunzio: soffrì ed amò per tutti”. Gli interventi musicali sono affidati alle voci delle soprano Romina Casucci e Monica Cucca, del mezzosoprano Antonella Carpenito, del tenore Claudio Minardi e del baritono Dario Ciotoli accompagnati al pianoforte da Chiara Migliari, che eseguiranno una antologia delle pagine più famose tratte dalle opere di Verdi, tra cui Trovatore, Rigoletto, Traviata e Don Carlos, mentre il Quartetto d’Archi di S. Pietro a Majella di Napoli – formato da Federica Severini e Riccardo Zamuner violini, Natale Atripaldi viola e Giovanni Sanarico violoncello – eseguirà il primo tempo del Quartetto in mi minore.
La conferenza-concerto si è svolta su inviti, alla presenza dell’On. Simone Baldelli Vice Presidente della Camera, dell’On. Sandra Zampa (Circoscrizione XI Emilia-Romagna) e del Dott. Gaetano Daniele Assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Napoli.
L’evento si è svolto con il Patrocinio della Camera dei Deputati.

DORA LIGUORI

Dora Liguori, scrittrice, musicista e regista. Già presidente del “Consiglio Superiore per l’Alta Formazione Artistica e musicale” attualmente presiede l’Unione degli Artisti e la storica Associazione Musicale G. Carissimi di Roma.

Titolare della cattedra di canto, presso il Conservatorio di S. Cecilia – Roma ha tenuto anche corsi di “Drammaturgia” presso il Politecnico di Vibo-Valentia e di “Storia del Teatro”.

In qualità di musicista ha svolto un’intensa attività nei maggiori teatri e sale da concerto italiane ed estere. Collateralmente all’attività teatrale e concertistica ha svolto attività di regia, critica e ricerca musicale con particolare attenzione alla “Scuola napoletana” del ‘700 e del primo ‘800.

E’ autrice di libretti d’opera e di versioni ritmiche di opere dal francese all’italiano oltre alla revisione di opere buffe del ‘700 napoletano.

Dirige due giornali dedicati alla critica e alla formazione artistica ed ha scritto numerosi saggi attinenti le normative riguardanti lo stato dell’Arte nel nostro Paese.

Appassionata di storia è autrice di saggi e romanzi quali: “Memento Domine” che ha ottenuto il premio “Tommaso Pedio” e il premio “Hera-Mediterraneo”. Il libro è stato anche presentato a Francoforte.

Sempre di argomento storico il romanzo su “Sibylla d’Altavilla, contessa di Conversano”, una preminente figura di donna del Medio-Evo. Il romanzo ha ottenuto critiche entusiastiche in Italia e in Francia ed è stato seguito da un saggio sulle origini dei “saperi” riferito alla nascita delle Università in Francia quali “Facoltà delle Arti”, un’idea laica forse dovuta al pensiero, appunto, di Sibilla di Normandia.

Inoltre ha pubblicato un libro di racconti del Sud “Storie di piccola gente” e una biografia-romanzo su “Carlo Gesualdo, principe di Venosa, principe dei musici”, nonché due saggi uno su “Teatro e Lirica” e il secondo, ancora sul Risorgimento italiano, ovvero “Quell’amara unità d’Italia”. All’interno del saggio sull’Unità d’Italia viene dedicato uno studio all’impegno politico dei musicisti e in particolare di Verdi quale deputato e senatore, nonché consigliere provinciale.

In ultimo un libro di poesie “Rime … da cani” (contro l’abbandono e a testimonianza del suo amore per gli animali).