Giornata internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne
25 novembre: altra data che vorremmo non ricordare
Cinquant’anni fa tre delle quattro sorelle Mirabal, eroine della lotta di liberazione della Repubblica Domenicana dal dittatore Trujillo (1930-1961), furono fermate da agenti militari mentre andavano a far visita ai loro mariti in carcere. Furono torturate, chiuse in una macchina e fatte precipitare in un burrone. Dedè, l’unica sorella fortunosamente sopravvissuta ha collaborato con Julia Alvares alla stesura del libro “Il tempo delle farfalle” pubblicato per la prima volta in Italia nel 1998 da Giunti editore, nel quale viene narrata la vita e la lotta delle sorelle Mirabel; e dal 1998 l’Onu ha reso indelebile il loro ricordo proclamando per il 25 novembre, anniversario della loro morte, la Giornata internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne.
Perché la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.
Perché la violenza contro le donne è una conseguenza della discriminazione contro le donne.
Perché la violenza contro le donne ostacola e impedisce il progresso in molte aree, sopratutto l’eliminazione della povertà, la lotta all’HIV/AIDS, la pace e la sicurezza.
Perché la violenza contro le donne e le bambine non è inevitabile.
Perché la violenza contro le donne continua ad essere una pandemia globale.
“La violenza contro le donne e le ragazze non è confinata a specifiche culture, regioni o paesi, o a particolari gruppi di donne all’interno della società. Le radici della violenza contro le donne risiedono in una discriminazione persistente contro le donne e le ragazze”, ha scritto il WHO (World Health Organization)
I dati Onu dicono che il 70% delle donne durante la propria vita ha subito violenza sessuale o fisica e fra le donne di età compresa tra i 15 e 44 anni, gli atti di violenza causano più morti e disabilità del cancro, della malaria, degli incidenti stradali o di guerra.
Pensiamo al femminicidio: in Italia nell’ultimo anno sono stati più di 150; negli Usa 1/3 delle donne uccise ogni anno lo sono per mano dei propri partner; in Sud Africa una donna su sei, in India ogni giorno 22 donne muoiono per problemi legati alla dote, in Guatemala, in media, 2 donne ogni giorno……
Ogni anno circa 800 mila persone sono vittime di tratta (cifra stimata) e l’80% sono donne; donne che si vuole mantenere povere e vulnerabili per portarle nei paesi ricchi e metterle sul mercato, per lo più allo scopo dello sfruttamento sessuale. E’ una delle forme moderne di schiavitù!
Ho la nausea a pensare poi alle mutilazioni genitali femminili, alle varie forme di violenza sessuale contro donne, ragazze e bambine, alle molestie sessuali di vario genere, allo stupro come strumento di guerra, alle spose bambine……Tratta, femminicidio, stupro, o anche solo molestie,…. donne che non hanno diritto a vivere liberamente il loro essere donne. Violenze che non conoscono confini e non legate a classi sociali, razza, fede e cultura. Siamo donne, sì, ma siamo sopratutto persone, esseri umani. E’ tanto difficile da comprendere? Sembra di sì, considerata l’evoluzione in crescendo delle violenze.
Uomini, maschi, mariti, compagni, partner….perché non incominciate a interrogarvi su questi dati, ed è troppo chiedervi un cambio di mentalità?
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