“Giornata in memoria di Felix”
In varie citta’ d’Italia, da nord a sud, da est a ovest, il 20 ottobre 2007 sono organizzati presidi informativi, con raccolta firme contro la vivisezione, nell’ambito dell’iniziativa internazionale “Giornata in memoria di Felix”, il macaco tenuto prigioniero e ucciso poche settimane fa nei laboratori della Oxford University. L’iniziativa è promossa dalla Campagna inglese “Speak – la Voce per gli Animali” e coordinata in Italia da AgireOra Network. Gli ultimi mesi di Felix sono stati pieni di sofferenza. Gli hanno tagliato il cranio e gli hanno impiantato elettrodi nel cervello, ai quali era collegato un apparecchio fissato sulla sua testa. La sua sofferenza deve essere stata insopportabile, ma lui non aveva nessuno che lo confortasse. Era circondato solo da una gabbia spoglia. Non aveva compagni che potessero abbracciarlo per alleviare la sua pena. E’ rimasto solo fino al giorno in cui ai suoi torturatori non serviva più. Quel giorno, nell’estate del 2007, l’hanno ucciso. La Campagna per Felix è stata iniziata in memoria di questo povero animale, la cui sofferenza rappresenta quella di tutti gli animali mutilati e uccisi all’Università di Oxford. Lo scopo della campagna è porre fine allo sfruttamento degli animali in questa università.
Alcuni esempi di esperimenti crudeli e inutili effettuati presso la Oxford University:
Nel 1977 alcune scimmie sono state lobotomizzate (è stata loro rimossa una parte del cervello). Lo stesso professore sta continuando a infliggere danni al cervello ad altre scimmie anche oggi. Un esperimento pubblicato nel 2003 mostra che quel professore ha deliberatamente danneggiato il cervello di due scimmie e le ha tenute imprigionate per 10 anni, continuando a fare esperimenti su di loro e poi le ha uccise.
Nel 1980, a due scimmie, madre e figlio (cucciolo) è stata asportata una parte del cervello. Parte dell’esperimento consisteva nel forzare le scimmie a mangiare le loro feci. Lo stesso professore lavora ancora oggi all’Università di Oxford e continua a fare esperimenti simili.
Una ricerca pubblicata nel 2002 descrive un esperimento in cui a dieci gattini di 5 settimane sono state cucite le palpebre di un occhio e lasciate chiuse per 10 giorni. A 5 dei gattini l’occhio è poi stato riaperto mentre l’occhio sano è stato operato per renderlo strabico. Due settimane dopo ai gattini è stato aperto il cranio per esporre la parte del cervello responsabile della visione. Il ricercatore che ha svolto questo esperimento è ora a capo del Consiglio della Ricerca Medica britannico.
Questi esperimenti sono solo la punta dell’iceberg e migliaia di animali di ogni specie stanno oggi soffrendo nell’Università di Oxford, e in tutte le università di tutto il mondo.
La lotta per Felix è una iniziativa concreta con uno scopo pratico ben preciso, ma simboleggia anche la lotta per tutti gli animali imprigionati nella università di tutto il mondo, Italia compresa, per esperimenti del tutto INUTILI scientificamente, quando non dannosi (come spesso accade).
Affermano gli attivisti contro la vivisezione: “Ai presidi del 20 ottobre, che si terranno in tutto il mondo, verranno distribuiti volantini alle persone e verrà chiesto a tutti di firmare due petizioni: una contro il laboratorio di vivisezione della Oxford University e una a livello europeo per la sostituzione degli esperimenti su animali con metodi davvero scientifici senza animali. Invitiamo tutte le persone sensibili al problema a partecipare e a venire a firmare la petizione”.
Al presidio sara’ mostrato ai passanti il video della campagna Speak, doppiato in italiano per l’occasione, che illustra la lotta degli attivisti inglesi e mostra le immagini di Felix prigioniero.
Comunicato di:
AgireOra Network
www.agireora.org – info@agireora.org
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