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In uno spazio espositivo pieno di amici, cari e conoscenti, e con la gradita presenza addirittura di Valeria e Maurizio giunti ad omaggiare Edmondo da Milano, si è svolto l’appuntamento, pensato da ACAB e famiglia Galli-Leoni, proprio per ricordare la traccia profonda che Edmondo Galli ha lasciato su questa terra. Fin dalle prime ore del pomeriggio, si è creata una folla vociante che ascoltava in sottofondo (proprio come fosse la personale colonna sonora di Edmondo) canzoni di Fabrizio De Andrè selezionati da Giorgia. Molti gli incontri ed i ricordi. Perfino il tempo, piacevolissimo, per qualche partita a “bigliardino” che è a disposizione dei frequentatori dello spazio espositivo del Bar Mameli 11B che accoglie con autentico mecenatismo questa iniziativa di ACAB. Molti i commenti di chi si soffermava a guardare una fotografia piuttosto che un’altra. Apprezzatissime le due foto, rigorosamente selezionate da Edmondo stesso come sue due creature, che hanno vinto negli anni settanta e ottanta, una (volto di Giorgia) un concorso della Banca Commerciale Italiana; e l’altra (tra nuovo e antico. Biblioteca di Villa Desideri a Marino, particolare) un concorso indetto dalla ProLoco e dal Comune di Marino. Poi, attorno alle 18.00, ci sono stati tre interventi di amici, conoscitori, frequentatori di Edmondo: Ivano Olivetti, Alessandro Coloni e Maurizio Aversa. Il coordinatore dell’associazione ACAB ha messo in rilievo come “la vita di Edmondo, non sia stata una vita vissuta solo di affetti e sentimenti privati, cose sicuramente importanti e che molti uomini e donne sulla terra racchiudono nella loro vita. Edmondo ha messo le sue passioni, le sue conoscenze, le proprie capacità, al servizio della comunità. Sia essa stata composta di lavoratori ed operai quando ha svolto il suo ruolo di rappresentante sindacale a Pomezia; sia essa composta di cittadini e di compagni e compagne, quando è stato segretario della sezione Comunista a S. Maria delle Mole. In tutto ciò Edmondo ha lasciato una traccia da seguire, come ad esempio, il suo chiodo fisso, oggi sempre più attuale, sulla questione della evasione fiscale e della giustizia sociale da perseguire tramite la perequazione del prelievo fiscale: chi ha di più dia di più; chi ha meno, meno”. Ivano Olivetti, che con altri ha anche potuto affiancare Edmondo nella passione per la fotografia, creando un gruppo apposito, ha voluto sottolineare “un aspetto fondamentale dell’essere, dell’agire, del vivere di Edmondo. Nei confronti sulle cose della vita, o su qualsiasi questione, come in particolare sulle questioni sociali e politiche, dove il confronto poteva essere duro; mai e poi mai, si è potuto assistere ad un litigio, ad un alterco. Con Edmondo, anche lo scontro più cruento non poteva altro che venire assorbito dal suo grande equilibrio”. Alessandro Coloni ci ha tenuto, anche col racconto di aneddoti – come la vicenda di un errore di gestione circa prenotazioni alberghiere che, in un gruppo di amici, avrebbero penalizzato qualcuno, dove subito Edmondo si era reso disponibile a risolvere l’incidente offrendo il suo alloggio – sottolineare proprio il carattere generoso, altruista con cui Edmondo si poneva con gli amici, con i conoscenti che necessariamente dopo averlo conosciuto sarebbero diventati amici. Così come viene ricordata la sua presenza, man mano che si cresceva, da adolescenti in questa piccola landa, come davanti a comportamenti non sempre lineari di qualche ragazzetto, c’era sempre Edmondo pronto a rimettere in riga, a non far degenerare atteggiamenti che difficilmente sarebbero poi stati recuperati. Insomma, il ricordo di Edmondo non può che fregiarsi dell’uomo davvero generoso”. I partecipanti hanno apprezzato con un grande applauso partecipativo e di dedica ad Edmondo Galli le parole che lo hanno voluto ricordare e che lo faranno vivere per lungo tempo ancora in questa comunità sociale e di amici.