Giorgio Lupano e Angelica Ippolito hanno aperto la “Campaniliana” 2021
Convegno inaugurale per la “Campaniliana”, rassegna nazionale di letteratura e teatro dedicata al genio di Achille Campanile. Nell’Auditorium della Casa delle Culture di Velletri sono stati ospiti Angelica Ippolito e Giorgio Lupano per parlare dello stato di salute del teatro umoristico fra passato e presente.
È emersa una conversazione, coordinata da Vera Dani e con l’intervento di Rocco Della Corte, davvero intensa fra aneddoti, esperienze personali e formazione professionale dei due ospiti. Angelica Ippolito ha sottolineato la difficoltà di rappresentazione dell’umorismo, per il quale è necessario conoscere bene i tempi di scena oltre che le battute. Giorgio Lupano, che ha recentemente messo in scena uno spettacolo tratto dai testi di Campanile, si è invece soffermato sulla raffinatezza del genere umoristico che senz’altro presuppone un coinvolgimento graduale del pubblico, da “portare dentro il testo”.
Eduardo, maestro di Angelica, esordì proprio con un teatro umoristico e ha sempre scritto testi che fanno senz’altro sorridere ma poi anche riflettere. Stesso destino per Achille Campanile, il quale tuttavia ha lavorato in maniera forse diversa sul linguaggio. Entrambi i relatori hanno tuttavia evidenziato l’esigenza di un teatro umoristico, sia da parte degli autori che gli attori, quale argine ad una comicità spicciola e talvolta basata più sull’esagerazione che sul contenuto: parafrasando Achille Campanile, l’umorismo fa il solletico al cervello rispetto alla comicità che invece solletica la pancia.
Molto toccante, in apertura, l’omaggio a Piera Degli Esposti. Gaetano Campanile l’ha ricordata come “una donna di famiglia”, mentre Pino Strabioli in video ha elogiato quella capacità espressiva unica di un’attrice ineguagliabile, completa e dalla immensa personalità.
Al termine del convegno spazio ad una finestra istituzionale: il presidente del Consiglio Comunale Sergio Andreozzi e la vice-Sindaca Giulia Ciafrei hanno consegnato ad Angelica Ippolito la cittadinanza onoraria di Velletri, in virtù del forte impegno civile che insieme al compagno Gian Maria Volontè ha profuso all’interno della comunità. La Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura, invece, ha assegnato un premio alla carriera (realizzato dall’orafo Duilio Leo) alla stessa Ippolito, con il consigliere Carlo Guglielmi a consegnarlo all’attrice, visibilmente commossa.
La “Campaniliana”, che nonostante il lunedì pomeriggio ha radunato oltre settanta presenti in platea, prosegue con un appuntamento teatrale: sabato 30 ottobre alle 18, per la regia di Giacomo Zito, al Teatro Artemisio-Volonté va in scena “38 giorni per cambiare vita” di Giuseppe Della Misericordia, opera che fu segnalata dalla Giuria al premio Campanile 2020.
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