Genzano – “Sostenibilità è partecipazione”: la parità di genere, per davvero, contro gli stereotipi
roseguono gli appuntamenti del Festival itinerante “Sostenibilità è partecipazione”, ideato dall’Associazione Eppur si Muove con il patrocinio dei Comuni di Ariccia, Genzano, Velletri e del Sistema Castelli Romani. La rassegna, che si focalizza sui concetti di sviluppo sostenibile, analizzando e diffondendo i valori dell’Agenda 2030 che tramite gli obiettivi – o goals – stimola le amministrazioni e i cittadini al cambiamento dello stile di vita nel rispetto di determinati requisiti, ha ospitato per la sua terza giornata una serie di relatrici di altissimo profilo per un confronto serrato e schietto sulla parità di genere. “Il tempo della parità”, questo il titolo dell’incontro, ha analizzato da diverse sfaccettature un tema reale che deve fare i conti – quotidianamente – con stereotipi, muri e ostruzionismi.
L’incontro, ospitato presso la splendida Sala delle Armi di Palazzo Sforza Cesarini, si è aperto con il benvenuto Maria Grazia Forcina dell’SCR, Giulia Briziarelli, Assessora alla Cultura del Comune di Genzano, e Daniela Di Renzo per l’Associazione Eppur si Muove. Obiettivo dell’Agenda protagonista della giornata è stato il numero 5 (parità di genere).
Ad allietare tutto l’evento hanno pensato le Tarabeddas, gruppo formato da Filiò Sotiraki (voce e kanun) e Cinzia Merletti (percussioni), che hanno stupito la platea – disposta in cerchio, proprio perché “sostenibilità è partecipazione” – con musiche mediorientali a tema mediterraneo. Il primo dibattito instaurato è stato quello intorno al libro “Scienziate nel tempo”, di Sara Sesti, collegata in video, e Liliana Moro. Maria Grazia Forcina ha introdotto con la lettura di alcune biografie di donne che hanno raggiunto traguardi importanti nel mondo della cultura sia umanistica che scientifica. Parabole umane intense, capaci di dare il via ad alcune riflessioni: lo stereotipo della donna che se dotta è brutta e non ha fascino, il problema dell’aggiungere la carriera professionale, un diritto, alle attività domestiche, un dovere. Tutti questi ostacoli ad una effettiva parità faticano a cadere perché sono estremamente radicati in una cultura patriarcale fino al midollo che “contagia” anche i più motivati assertori della parità di genere stessa. In tal senso molto significativo è stato il contributo di Sara Solinas, psicoterapeuta e consigliera comunale di Velletri nonché membro della Commissione Pari Opportunità, la quale ha sottolineato l’importanza – nel piccolo – anche del linguaggio, spesso considerato una sfumatura. A ciò si è aggiunta la condivisa necessità di istruire i più giovani, che sono molto più aperti su questi temi e possono rappresentare un seme costruttivo per il futuro.
Sulla stessa lunghezza d’onda il dibattito intorno ai due libri di Cinzia Merletti, “Mediterraneo e donna” e “Fiele e miele”, raccontati con dovizia di particolari nel dialogo con la giornalista Emilia Fragale. Due volumi che pongono l’accento sulla questione della parità di genere da un punto di vista culturale, non soltanto in Italia ma a livello globale. La donna è al centro dell’attenzione e conquista i propri diritti, esprimendosi anche da una prospettiva artistica: il primo libro rappresenta un’immersione nell’universo femminile attraverso le tradizioni e le realtà musicali mediterranee ben descritte da conversazioni e interviste che ne narrano il vissuto.
Con un brano delle Tarabeddas e un ulteriore giro di interventi (molto sentiti e partecipati sono stati i contributi del pubblico presente, tra cui la vice-Sindaca di Genzano Francesca Piccarretta e la responsabile di formazione e cultura di Club Medici Ester Dominici) si è conclusa la giornata, ed è stato davvero evocativo e toccante l’ultimo “pezzo” delle due artiste che hanno coinvolto in un’autentica esperienza sensoriale la platea aiutandola con il suono a sentirsi effettivamente “dentro al mare”. Fortunata coincidenza in questa data del Festival è stata la concomitante mostra a Palazzo Sforza – a tema Mediterraneo – di Luigi Camarilla, in una particolare e favorevole congiuntura che ha unito ancor di più le arti (musica, letteratura, educazione civica, pittura, scultura).
“Sostenibilità è partecipazione” prosegue la propria mission e si avvia alla conclusione con Domenico De Masi e Orlando Franceschelli ospiti del CREA Viticoltura-Enologia a Velletri, domenica 16 ottobre, per l’ultimo appuntamento avente come tema la felicità.
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