Genzano, Palazzo Sforza Cesarini: Un’Àncora per non dire più Ancóra
Un pomeriggio emozionale a Genzano, nell’ambito degli eventi dedicati alla Giornata Internazionale della Donna: nella suggestiva Sala delle Armi del Palazzo Sforza Cesarini, sotto l’egida della Biblioteca comunale Carlo Levi e il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, sabato 9 marzo il gruppo Ensemble Sinetempore Harp Attack ha realizzato un originale incontro musicale: “Un’Àncora per non dire più Ancóra, cambiare accento per cambiare prospettiva”. Non si tratta semplicemente di una questione di accenti tonici: chiaramente riferito alla Donna e alla sensibilizzazione contro ogni violenza e sopraffazione, quattro terapeute e musiciste hanno eseguito con arpe celtiche e altri strumenti sonori particolari, brani tratti dal canzoniere popolare internazionale: storie legate alla tradizione, racconti nei quali si punta l’indice sulla violenza, sui soprusi e le mortificazioni subite nei secoli dalle donne.
Accompagnate dalla musica popolare tramandata nel tempo, le dottoresse e terapeute Giulia Bertinetti e Sira Sebastianelli, entrambe provenienti dal Lazio, dalla toscana Elisa Malatesti musicista e cantante diplomata al conservatorio di Livorno e, proveniente dalla Svizzera, dalla dottoressa Monica Molo, hanno interpretato con voce e strumenti, tali ballate. Una performance che si fa riflessione condivisa con tutti noi, un pensiero che coniuga psicoterapia e musica.
In prima fila, tra i posti occupati dal pubblico, una sedia vuota: sulla spalliera una giacca rossa… si tratta, come recita il depliant, di un POSTO OCCUPATO, dedicato alle innumerevoli donne vittime di violenza; un paio di eleganti décolleté rosse sembrano indicare l’invisibile loro presenza, sacrificali vittime di femminicidio. Un progetto quello presentato questa sera, che vuol offrire stimoli e strumenti validi per una prevenzione attiva attraverso nuovi linguaggi e nuove prospettive. Un’àncora da gettare, affinché violenza non si ripeta ancòra!
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