GENZANO – ESPLOSIONE A PIAZZA BUTTARONI, NUOVO INCONTRO CON LE FAMIGLIE EVACUATE
“Ieri sera io e l’assessore Dosti, alla presenza di tutte le forze politiche, abbiamo incontrato le famiglie evacuate a seguito dell’esposizione nel Condominio Margherita avvenuta la notte di sabato 13 ottobre.
In queste settimane c’è chi ha trovato una soluzione autonoma e chi ha chiesto il supporto del Comune. Noi abbiamo cercato di fornire tutto l’aiuto possibile: abbiamo attivato una rete solidale per garantire a tutti vitto e alloggio. Abbiamo sospeso la Tari, introdotto l’affitto a canone concordato e previsto un contributo per la caparra di un affitto per le famiglie più disagiate. Ma non ci siamo fermati qui, abbiamo chiesto alla Regione un contributo ordinario per affrontare questa fase, ci è stato detto che non è possibile e così ne abbiamo chiesto uno straordinario. Ho contattato l’Ater, che gestisce le case popolari, per sapere se ci sono alloggi provvisori disponibili, anche nei Comuni limitrofi.
Molto è stato detto, e scritto, spesso in modo impreciso. Il palazzo crollato non è un immobile comunale, ma privato: per questo motivo i lavori sono stati avviati da una ditta incaricata dall’amministratore di condominio. Ho letto che la mia priorità è il ripristino della viabilità: in realtà la mia priorità è la sicurezza della cittadinanza, dell’intera popolazione. E se c’è un disagio cerco di risolverlo.
Il messaggio che vogliamo esprimere è che il Comune c’è. Per questo motivo ora che si avvicina la scadenza del 15 dicembre, dead line indicata dalla cooperativa Alteya per lasciare l’istituto di ospitalità religiosa di Ariccia, abbiamo deciso di incontrare uno per uno i cittadini, come peraltro già fatto dal corpo della Polizia locale. Vogliamo conoscere i loro reali bisogni e fare ciò che è in nostro potere per farli tornare alla normalità. La solidarietà non conosce colore politico, per questo mi rammarica la strumentalizzazione di questa situazione, così difficile e delicata”.
È quanto dichiara il Sindaco di Genzano di Roma, Daniele Lorenzon, in una nota.
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