Genzano – Il depuratore dei Landi è pronto all’avvio
Il depuratore dei Landi è pronto all’avvio:
una pagina nuova per l’ambiente e per i cittadini
Il sindaco Gabbarini: “Si tratta di una scelta di civiltà che abbiamo voluto fortemente”
Il depuratore dei Landi è prossimo alla partenza: in un incontro pubblico, venerdì scorso, l’amministrazione comunale di Genzano di Roma ha presentato ai residenti le modalità di allaccio e i lavori da fare. In questo modo, finalmente, i cittadini potranno avere un servizio per cui pagano il gestore, nel rispetto dell’ambiente in cui vivono.
Per l’Acea Ato2 erano presenti l’ing. Ranalletta, dirigente del servizio di depurazione del gestore, l’ing. Dante e il geom. Canestri, preventivista e responsabile dei sopralluoghi per l’ufficio territoriale di Frascati.
I funzionari di Acea Ato2 hanno spiegato alle persone presenti tutti i passaggi, rispondendo anche a molti dubbi e domande dei residenti. A coordinare l’incontro, Paolo Previtali, delegato del sindaco per la Frazione Landi.
“Finalmente possiamo avviare un’opera pubblica di grande importanza dopo anni di stallo – ha detto Paolo Previtali -. Abbiamo voluto che ci fosse un incontro pubblico per poter spiegare ai cittadini quello che accadrà. Siamo riusciti a portare a termine un lavoro lasciato indietro ma che invece, questa amministrazione, nel rispetto del programma elettorale, ha voluto concludere per il bene del territorio e dei residenti della Frazione.”
“Dopo quattro anni siamo riusciti a chiudere un lavoro vecchio, frutto di una scelta di civiltà, che noi abbiamo fortemente voluto – ha detto il sindaco Flavio Gabbarini -. Ci sono sicuramente altri investimenti da fare e li faremo, ma l’importante è partire. Devo ringraziare Acea Ato2 perché ha fatto un investimento sul territorio per finire il depuratore, oltre a quelli già utilizzati per togliere l’arsenico dall’acqua e la messa a norma e in funzione di altri depuratori. Durante le conferenze dei sindaci, più volte abbiamo chiesto con forza che questo lavoro venisse completato, per il bene dell’ambiente e della cittadinanza. Queste sono opere che può fare una grande società, i comuni non hanno le competenze e la tecnologia per affrontarle”.
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