FURIA E BIANCOSPINO NEI NOSTRI BOSCHI – ROCCA DI PAPA IN FIABA
Già solo all’arrivo, tra il tramonto all’orizzonte e le fronde degli antichi lecci che fanno ombra nei giardinetti di Rocca di Papa, tra foto di vaporose spose, un cuore si staglia agli occhi di chi si prepara per la serata del 29 giugno.
Rocca di Papa è in festa dal 25, in occasione dei 500 anni dalla fondazione della Confraternita del Ss.mo Sacramento nel lontano 1518, festeggiamenti che culmineranno il 1 luglio con la celebrazione del Santo Patrono, San Carlo Borromeo.
In questi giorni molti eventi stanno coinvolgendo i cittadini della nostra bella Rocca, tra la Caccia al tesoro, i canti e gli spettacoli musicali e di varietà, come quello che mercoledì scorso ha fatto scoprire un Federico Pizzicannella, nostro concittadino, ottimo, versatile attore, intrattenitore, cabarettista in I Sogni nun so’ desideri, so’ sogni, lo strano viaggio de Giggetto con Ilenia Simonetti e Rosy Messina.
Ieri pomeriggio, invece, le piazze principali del paese, i nostri giardini e il Piazzale Claudio Villa sono stati palcoscenico di una simpaticissima e maliziosa Cammesella napoletana con una splendida Alessia Tino al suono dei nostri Screpanti; insieme alle bravissime allieve della Soul Dance di Arianna Rufini hanno bissato e animato il pomeriggio, in attesa dell’evento clou serale, incentrato su quello che è il dolce tipico tradizionale di Rocca di Papa, la Ciambella degli sposi.
Sul palcoscenico, all’imbrunire, ecco aprirsi il grande libro illustrato con i boschi della nostra Rocca e, come per magia, snodarsi tra le pagine, la storia di Furia e Biancospino… prendono forma i personaggi guidati dalla voce narrante dell’autrice, giovane poetessa e scrittrice Aurora De Luca, per l’occasione coinvolgente cantastorie: un racconto che conduce indietro nel tempo, in un mondo di fantasia, quando Rocca di Papa fantasiosamente era abitata da dame e cavalieri, in un castello con Re e Regina e la giovane principessa Biancospino, interpretata da Lucrezia Trinca.
E’ l’amore che muove i sentimenti e la narrazione, ma come in tutte le favole ecco comparire la malvagia Tanato, una strega mirabilmente interpretata da Alessia Tino, avvolta in un viola che ammalia: la sua magia rischia di far morire la povera Biancospino, ma sarà proprio l’amore di Furia – Emanuele Cipolletti – con l’aiuto del Mago Fornaio, un convincente, paterno Fabrizio Castri, a offrire l’antidoto per debellare il maleficio: la croccante, calda e ricca di benefico amore, Ciambella degli sposi.
Il lieto fine con la gioia di Re Olmo e della Regina Ginestra, interpretati da uno straordinario Massimo Onesti e da un’amorevole Clementina Vittucci, sarà condivisa da tutti i sudditi, piccoli e grandi, compresa Fedora, dama di compagnia – Assunta Sciamplicotti – e le stesse guardie Elettra Casali e Caterina Di Giammarco.
Tutti bravissimi, ma è dietro le quinte che dobbiamo trovare, con altri collaboratori, tra i quali Daniele Fei per le musiche, la vera protagonista di questo evento: la straordinaria Danira Sciamplicotti, creativa costumista e scenografa. Suoi i meravigliosi costumi indossati dai personaggi e le originali suppellettili di scena, compreso il grande libro sfogliato durante lo svolgersi della narrazione. Una donna che della creatività ha fatto armonia e amore, coinvolgendo nella sua impetuosa cromatica personalità tutti coloro che hanno preso parte a questo evento, al quale un numeroso pubblico ha regalato ripetuti, calorosi, meritatissimi applausi. E non finirà qua: la Sfilata delle Spose ci attende…
La serenata conclusiva degli Screpanti serviva proprio per propiziarne la festa nuziale con le squisite ciambelle e… massera, Eviva i sposi! Giù risate con la Strana Compagnia!
(foto Paola Rufini)
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