FRONTIGNANO ART WALKS
Un itinerario artistico-culturale a Frontignano in provincia di Macerata, all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Una riflessione sul senso dell’Abitare le Terre Alte che scaturisce e si sviluppa attraverso la realizzazione di installazioni di arte pubblica open air create e realizzate da orizzontale.
PRESENTAZIONE PUBBLICA DEL PROGETTO
15 OTTOBRE 2022
CON
< INTERVENTO DELLA POETESSA RENATA MORRESI >
< OSSERVAZIONE DEL VOLO DI AEROCENE CON LORENZO MALLONI >
< INTERAZIONE PERFORMATIVA DI EFFETTO LARSEN >
Frontignano Art Walks è un itinerario artistico-culturale che si sviluppa nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini a Frontignano, la frazione più alta del Comune di Ussita (MC), che è stato uno degli epicentri dei terremoti del 2016 e 2017.
Il progetto, realizzato da orizzontale, è ideato e curato da Sineglossa, organizzazione culturale che applica i processi dell’arte contemporanea per produrre modelli di sviluppo sostenibile in risposta alle sfide globali, ed è coordinato da C.A.S.A. – Cosa Accade Se Abitiamo, associazione di promozione sociale e sede per residenze d’artista radicata sul territorio di Ussita.
Partners del progetto sono BAM! Strategie Culturali, società di Bologna che progetta percorsi e servizi strategici per organizzazioni e progetti culturali, e Go World, tour operator di incoming internazionale con sede ad Ancona.
Il progetto è supportato inoltre da importanti partner istituzionali del territorio: il Comune di Ussita, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, l’Università di Camerino e il suo spin-off GeoMORE, specializzato nelle ricerche geologiche e sismologiche.
Frontignano, ph Antonio di Cecco
Le opere fulcro di Frontignano Art Walks saranno due installazioni artistico-architettoniche fisse e due mobili realizzate da orizzontale, collettivo romano di architetti specializzato nella progettazione di spazi pubblici relazionali.
Le due mobili saranno costruite e fruite durante l’evento di presentazione del progetto, mentre le due fisse resteranno in loco per un intero anno solare e saranno collegate tra loro da un itinerario percorribile a piedi che si integrerà perfettamente con il territorio per creare dei nuovi luoghi da vivere, da scoprire, da giocare, da cui ammirare la natura o anche solo dove fermarsi a respirare. Questo itinerario sarà inserito in pacchetti turistici originali, pensati per ospitare sia la comunità locale sia chi vi transita per turismo o di passaggio e per essere vissuti con il passaggio delle stagioni in un’ottica che favorisca la presenza di un turismo consapevole, tutto sempre attraverso le leve dell’arte, dell’architettura e della rigenerazione urbana.
Nonturismo e Abitare le Terre Alte
Infatti tutto il progetto di Frontignano Art Walks si inserisce nel format Nonturismo, che promuove la valorizzazione dei territori facendo emergere un’identità condivisa dei luoghi attraverso confronti e relazioni tra le comunità che vi abitano e le persone che arrivano da fuori.
Protagoniste di questa riflessione sono le Terre Alte, vissute spesso come consolazione o rifugio rispetto ad altri centri abitati e che invece, grazie alla loro storia e alle pratiche di convivenza, possono offrire delle prospettive inedite che danno spazio alla rinascita e a nuove visioni. Capacità di reinventarsi, rapporto orizzontale con la natura, cura del territorio sono solo alcune delle incredibili Qualità dell’Abitare le Terre Alte, dove si sono individuati 5 elementi chiave che sono anche il punto di partenza per l’ideazione del progetto artistico: Maestria, Mobilità, Adattamento, Integrazione e Bellezza.
Frontignano, ph Antonio di Cecco
La presentazione del progetto
Il progetto sarà presentato il 15 ottobre a Frontignano con una giornata dedicata ad approfondire questi argomenti attraverso incontri e workshop. Queste attività sono inserite all’interno di IT.A.CÀ Festival del Turismo Responsabile, nella tappa dedicata ai Sibillini, entrando in sinergia con il tema Habitat scelto per l’edizione 2022. Il programma prende il via con un intervento, in collaborazione con La punta della Lingua, della poetessa Renata Morresi che, partendo dalla raccolta Terzo Paesaggio, scritta sul terremoto nel 2018, amplierà con un nuovo componimento poetico realizzato per l’occasione, le riflessioni verso un nuovo possibile abitare le montagne, che significa essere attrito ed essere parte, elaborare un luogo e allo stesso tempo un lutto. Contestualmente si potrà osservare in volo Aerocene, sculture aerosolari che sono in grado di librarsi in aria grazie al calore del Sole e alle radiazioni infrarosse della superficie della Terra, realizzate dall’omonima comunità artistica che sviluppa progetti di sensibilità ecologica. Segue nel pomeriggio un workshop di autocostruzione collettiva, a cura di orizzontale, realizzato insieme a ospiti e abitanti, che coinvolge la comunità nella preparazione della scenografia su cui si svolgerà la perfomance serale. Infatti la giornata si concluderà con l’interazione performativa di Effetto Larsen, a cura di Matteo Lanfranchi, Beatrice Cevolani, Roberto Rettura, Martina Rosa, che coinvolgerà gli abitanti di Frontignano, partendo proprio dal concetto di Terre Alte: le loro storie diventeranno simbolo della loro presenza nel territorio, contrapposta al passaggio effimero dei visitatori e il rapporto tra queste storie ascoltate e il territorio sarà espresso anche spazialmente, attraverso la creazione di un’immagine collettiva in cui l’assenza viene contrapposta alla presenza.
Le opere
L’ideazione e la realizzazione delle opere di Frontignano Art Walks sono nate nel corso dei workshop e laboratori che si stanno tenendo a Frontignano da aprile 2022 e andranno avanti fino a ottobre 2022 dove, in quello che è stato un vero cantiere di pensiero, si è giunti a una progettazione partecipata tra gli architetti e la comunità insieme alle maestranze locali, con il contributo della Sezione di Geologia dell’Università di Camerino, il Comune di Ussita, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e gli ospiti temporanei o in residenza nello spazio di C.A.S.A.
Grande attenzione è stata riservata alla ricerca dei materiali da utilizzare, privilegiando scelte ecosostenibili e di riciclo con un occhio di riguardo per le materie provenienti dal territorio e dai precedenti modelli di sviluppo che lo hanno attraversato.
Il percorso di Frontignano Art Walks inizia da Acqua Friddula, nome con cui è conosciuto un punto panoramico affacciato sulla Val di Bove dove scorre un ruscello. L’installazione omonima non andrà ad alterare l’esperienza che è già possibile fare, bensì la amplificherà creando cinque sedute adagiate sul declivio e adeguate alla pendenza, realizzate in ferro e legno, da cui sarà possibile vivere un’unione con la natura e un’esperienza contemplativa uniche nel loro genere, anche in solitudine.
Tra le case e la strada si trova una lingua di prato su cui sorge solitario un fontanile in cemento in disuso, che serviva per mandrie e pastori e che è stato progressivamente abbandonato. E si chiama appunto Fontanile la seconda opera del percorso che vuole trasformare in un luogo pubblico quello che ora è uno spazio di risulta. Riportando qui l’acqua si vuole dare vita a una nuova coabitazione tra tutti gli abitanti del bosco che arriveranno pian piano, in un’ottica interspecista dove le differenze porteranno a nuove relazioni e nuovi equilibri. Insetti, uccellini, piccoli mammiferi sono i destinatari principali di questa installazione, dove potranno abbeverarsi e riposare insieme agli esseri umani che qui troveranno delle sedute in legno dove fermarsi, giocare o ammirare il paesaggio.
Oltre ad Acqua Friddula e Fontanile saranno realizzate due opere mobili: quella per la performance di Effetto Larsen e una seconda frutto di un workshop di costruzione partecipata che avrà luogo nelle giornate precedenti e consiste in alcuni tavoli realizzati con legni di scarto, che si fanno simbolo dell’abitare e del paesaggio circostante, grazie all’intervento artistico e illustrato di Lorenzo Bartolucci. L’opera sarà inaugurata il 15 ottobre e sarà utilizzata per il pranzo con gli abitanti e gli ospiti dell’evento e diverrà, nel giorno successivo, la base materiale del tavolo di lavoro con la rete de Lo Stato dei Luoghi Alti.
Il centro focale attorno a cui si sviluppa tutto il progetto è Frontignano, una frazione di Ussita in provincia di Macerata nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che fino alla metà del Novecento era una distesa di campi destinati a pascolo e coltivazione e il cui abitato nasce e si sviluppa a partire dagli anni ‘60/’70 come comprensorio turistico di seconde case, villaggi residenziali e strutture ricettive legate agli impianti da sciistici molto frequentati. Tra il 2016 e il 2017 proprio qui ci fu uno degli epicentri dei terremoti che hanno scosso la Regione, in seguito ai quali una decina di persone hanno scelto di vivere a Frontignano per tutto l’anno proprio in virtù della Qualità dell’Abitare le Terre Alte che questo progetto vuole promuovere e far conoscere.
“Si doveva ricostituire un’intera comunità dopo gli eventi sismici che avevano sconvolto il territorio e abbiamo colto l’occasione per ripensare il vero senso del vivere la montagna” – racconta Federico Bomba, director di Sineglossa – “Frontignano Art Walks è la possibilità per chi esplora questi luoghi da nonturista di immaginarsi cosa significa vivere le Terre Alte, che hanno qualità molto specifiche rispetto a quello che significa vivere in qualsiasi altro contesto. Frontignano con le sue caratteristiche speciali ci ha fatto decidere fosse il luogo più giusto per ripensare le montagne e il modo per viverle in maniera autentica”.
www.frontignanoartwalks.it
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