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Si è conclusa con successo la seconda missione di Sol.Id onlus in territorio Karen in questo 2018. La spedizione che aveva come obiettivo l’individuazione di un luogo adatto alla creazione di un nuovo villaggio per i rifugiati Karen che attualmente vivono nei campi profughi del confine thailandese.

“Un atto fondamentale per restituire la dignità di cittadini a chi da troppo tempo vive l’oblio di una totale privazione della propria identità “internato” in un campo profughi in un paese straniero”, afferma Alberto Palladino, Vicepresidente della onlus e responsabile del progetto Karen. “Un’azione che ci permetterà di contribuire alla nascita di quella che ci piace definire Freedom Generation, una generazione, cioè, di famiglie e bambini Karen che non nasca nei campi profughi ma sulla propria terra, e che cresca e prosperi nel rispetto della propria identità e nel solco delle proprie tradizioni. Troppo spesso i campi profughi sono stati teatro di abusi, alcolismo e sfruttamento, è tempo che i Karen tornino padroni della loro terra”.

Il progetto nasce e si sviluppa nella piena collaborazione con le autorità Karen della zona, con la KNDO e le altre istituzioni locali rappresentate dal Gen. Nerdah Mya, e si inserisce in quella visione di cooperazione allo sviluppo che da anni muove le attività dei volontari europei di Sol.Id. e che qualifica da sempre l’operato dei nostri partner in loco come Popoli Onlus che supporta la rete di scuole e cliniche su tutto il territorio Karen.