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Frascati Valadier, Bianchi, Pertini, parcheggi  estetica e varie amenità

Aprile 14
12:38 2019

Troppo spesso è invalso l’uso a Frascati da parte delle amministrazioni che si succedono, di mutare le denominazioni di strade e piazze, per lo più all’insaputa dei cittadini e senza validi motivi, per non dire dell’attribuzione di manufatti, monumenti e strutture varie a personaggi che non ne sono affatto autori.

Cominciamo col Valadier. Il noto architetto era nato a Roma nel 1762 ed a lui si devono numerose opere ad Urbino, Cesena, L’Aquila, Spoleto, ecc. e ovviamente soprattutto a Roma, in particolare nell’architettura di alcune piazze. Lavorò anche a Frascati, dove soggiornava spesso e aveva acquistato nel 1803 – un piccolo edificio in via del Sanguineto (ora via Manara, angolo con via Mameli), come si legge in un documento di quell’anno: -“il cav. Giuseppe Valadier acquistò dal Sig. Giovanni Bottoni il casino situato nella Città di Frascati in via del Sanguineto composto di tre piani, pianterreni, grotta, giardino peschiera acqua, camera per riporre gli agrumi, pergola, casa per uso del guardarobba, stalla e rimessa…per il prezzo di romani scudi quattromila”. Di questo palazzetto furono soprattutto i figli a farne alcune modifiche. A Giuseppe Valadier si deve anche il progetto – del 1828 – poi non attuato, della ristrutturazione delle carceri nel Palazzo Magistrale di Frascati, così come il progetto per la nuova facciata della chiesa delle Scuole Pie, un disegno che però fu attuato per san Pantaleo a Roma. Giuseppe Valadier moriva nel 1839 e qualche tempo dopo i figli ed eredi, Antonio e Luigi, alienarono l’edificio di Frascati, unitamente al mobilio ivi esistente a favore del Ven. Monastero di San Gregorio Illuminatore dei RR. Padri Antoniani armeni per il prezzo di tremilaseicento scudi pagati in tre rate”.

Da qualche tempo a questa parte – inaugurate in pompa magna qualche anno fa – si sono ‘battezzate’ al nome dell’architetto le mura di via del Castello come ‘Mura del Valadier’; eppure già da tempo storici locali e studiosi, avevano decisamente e chiaramente dimostrato che tali mura, edificate per la costruzione della panoramica Via Pensile (attuale Viale Regina Margherita ), non si dovevano al genio del Valadier ma ad un altro noto architetto meno celebrato ma non meno importante: Salvatore Bianchi, il quale progettò queste mura, portate poi a termine con altri valenti ingegneri (come Giammarioli, Viviani, Guidi, Luzi). Salvatore Bianchi nato a Roma nel 1821, fu valente architetto e tra le sue opere c’è il progetto della Stazione Termini, iniziato, ma non da lui terminato a causa della breccia di Porta Pia. Al Bianchi si deve l’Ospedale del Celio e, nella città tuscolana, fu consulente per diverse perizie di edifici e lavori, ma soprattutto progettò il cimitero di Frascati (1865). Dovrebbe pertanto essere veramente il caso di chiamare queste mura di Frascati col nome del vero autore, mura che tra l’altro furono terminate (1889) solo dopo la morte dell’architetto, avvenuta a Roma nel 1884.

 

Un altro sito storicamente conosciuto è quello della stazione di Frascati. La piazza antistante, da oltre 100 anni, era denominata ‘Piazzale della Stazione’, finché a qualcuno in anni recenti è sembrato ‘naturale’ appiopparvi la nuova denominazione di ‘piazzale Pertini’. Ora, con tutto rispetto per il defunto ex presidente della Repubblica, non gli si poteva intitolare una di quelle nuove vie, magari dalle parti di quelle lottizzazioni avviate dagli stessi amministratori che hanno voluto cambiare nome alla piazza della stazione? E che dire della via dedicata da oltre trent’anni al vescovo Budelacci che ora viene chiamata ‘Via Celli, già Budellacci’, sbagliando anche il cognome!? Del resto il campo sportivo ‘Mamilio’ (già esistente con tal nome negli anni ’20 e quindi per quasi un secolo!), fu ribattezzato recentemente come Campo ‘Amedeo Amadei’, quando il noto calciatore non era ancora defunto!

Non parliamo (stavolta, per fortuna, ancora non realizzata) della stramba idea di un personaggio politico che anni fa aveva proposto di cambiare le denominazioni di altre vie ‘storiche’ come l’antica ‘via delle fratte’, perché evidentemente non gli sembrava un nome molto gentile e nemmeno era intitolata a moderni personaggi… D’altronde nel campo del ‘bel parlar gentile’, ormai da anni c’è una via ‘Pietra Porzia’ che ovviamente sembra più chic ed elegante che non ‘via Prataporci’ com’era da antichissima data!

In quanto all’intitolazione dell’aula del Consiglio comunale a Falcone e Borsellino, sembra più una moda che non un vero omaggio e riconoscenza a questi personaggi cui era più opportuno intitolare una via (nuova e importante), visto che la sala consiliare poteva benissimo essere intitolata a personalità di rilievo nate a Frascati e già note anche a livello nazionale e internazionale? Si continuerà ancora su questa strada?

Ma l’ignoranza ‘culturale’ nelle amministrazioni è notevole. D’altronde da un po’ di tempo a questa parte sotto gli occhi dei cittadini, girano pseudo-periodici che riportano fatti storici grossolanamente errati o addirittura interviste strampalate, senza che nessuno intervenga a…correggere l’errore: ed allora ci si potrebbe permettere modestamente di chiedere che almeno di questi bollettini, pro-loco, e quant’altro si pubblichino bilanci e fonti sostenitrici onde si sappia se anche l’amministrazione ne ha qualche parte, e comunque sarebbe il caso che almeno qualche volta si intervenga a smentire queste ormai periodiche e reiterate fakes-news che rendono una cattiva pubblicità per Frascati. Inoltre sembra che si vogliano celebrare certi eventi e figure storiche solo qualora se ne ricavi qualche beneficio (non vogliamo dire economico) per gli organizzatori dell’avvenimento.  Ma a costoro, perché non si chiede anche di ‘ripulire’ striscioni e scritte più o meno pubblicitarie per Frascati dopo la fine di certi ‘eventi’? Oltre allo striscione carnevalesco finalmente rimosso, che dire degli adesivi su diverse ‘mattonelle’ della Passeggiata che ricordano (forse agli ‘smemorati’?) che quattro o cinque anni fa ci fu la ‘notte’ della ricerca?

Si deve però anche dare atto all’amministrazione che alcune pattuglie della polizia urbana hanno finalmente messo in atto quello che è del resto il loro dovere: dirigere traffico e affibbiare qualche sacrosanta multa agli automobilisti che parcheggiano dove capita e a proprio piacimento, spesso provocando ingorghi e pericolose situazioni anche ai pedoni. Eppure proprio in questi casi c’è chi ritiene che queste ‘infrazioni’ avvengono perché non ci sono parcheggi! Ma se Frascati, è, la città che ne ha di più tra i paesi limitrofi! Non trasformiamo la città in una ‘parcheggiopoli’. Basterebbe gestire meglio i parcheggi e magari disporre di qualche ‘navetta’ che convinca a lasciare la macchina nel proprio garage! E non diamo assurde giustificazioni a chi vuol per forza fare la spesa parcheggiando con nonchalance e malamente di fronte a certi negozi commerciali, per non voler fare quattro passi a piedi. Un altro esempio eclatante è quello riportato altre volte per lo stadio comunale: in certi casi – e non si parla certo in occasione degli avvenimenti sportivi – si vedono macchine parcheggiate in curva e con divieto di sosta e di fermata, perché costa fatica parcheggiare dieci metri più avanti dove il parcheggio è completamente libero e gratuito! fare a piedi qualche passo in più pare costi fatichi anche a certi pseudo-atleti. Per cui ben vengano finalmente gli ‘ordini’ emessi da qualche assessorato affinché Frascati sia più vivibile al di là dell’essere ‘smart’ o quant’altro aggettivato: occorre verificare che ciascuno sappia fare finalmente il proprio dovere e che la ‘macchina amministrativa’ funzioni a regime anche verificando quanto e come i rispettivi ‘dipendenti’ effettuino il proprio compito, come in effetti ‘alcuni’ hanno sempre fatto.

E per concludere, come abbiamo aperto questo pezzo, con il gusto estetico frascatano  chiediamo a quale assessorato è venuto in mente ormai da tempo di far installare  – soprattutto nei giorni festivi e non solo – uno o più gazebi di fronte alla storica settecentesca Fontana monumentale di piazza San Pietro? I turisti ne sono oltremodo contenti nel fotografare i…manufatti!

 

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