Frascati Scherma, Spica: “Sono contenta di essere entrata a far parte di un club così importante”
Frascati (Rm) – E’ uno dei volti nuovi del settore sciabola di questa stagione. Manuela Spica è arrivata al Frascati Scherma da qualche mese, ma ora è anche formalmente una tesserata del club tuscolano. A 17 anni, affronterà il primo anno Giovani ed è pronta a togliersi diverse soddisfazioni: “Prima di venire al Frascati Scherma ero al Gymnasium Raiano, un club abruzzese della mia zona.
Da marzo scorso mi alleno con il maestro Andrea Aquili e vengo a Frascati due volte a settimana direttamente da casa: faccio un’ora e mezzo di viaggio, mi accompagna mio papà Sergio che assieme a mia mamma Lorella e a mio fratello Simone mi hanno sempre sostenuto in questa passione. Perché ho scelto Frascati? Ero venuta varie volte per alcuni allenamenti, mi sono sempre trovata bene. E poi qui ci sono molte atlete di livello assoluto, questo mi permette di crescere e migliorare: sono contenta di far parte di un club così importante”. Anche l’impatto col maestro Aquili è stato molto positivo: “Sin dalla prima lezione c’è stato subito un buon feeling, anche se all’inizio ero abbastanza agitata e timorosa di non essere all’altezza della situazione”. La Spica parla della stagione appena messa alle spalle: “Ho ottenuto un buon terzo posto agli ultimi campionati Cadetti della mia carriera, mentre nei Giovani ho avuto una giornata storta. Mi sono riscattata con gli Assoluti quando per una stoccata non sono riuscita a entrare nei sedici. Comunque sento di essere in crescita dal punto di vista tecnico e atletico, ma anche mentale. Il calendario, al momento, prevede a novembre la prova nazionale Giovani, mentre le gare all’estero sono sempre da confermare: la parte del confronto internazionale mi manca molto. Il mio obiettivo per questa stagione è quello di provare a entrare nella Nazionale Giovani per europei e mondiali, ce la metterò tutta”. La chiusura è sui suoi primi passi nel mondo della scherma: “La passione per questo sport è nata in tv, nel periodo delle Olimpiadi di Londra: successivamente ho stressato i miei genitori per portarmi in palestra. A Sulmona facevano solo la sciabola ed evidentemente questa arma era nel mio destino, perché mi è piaciuta e non ho più cambiato”.
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Area comunicazione Asd Frascati Scherma
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