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Frascati. Protagonisti dell’8 Settembre 1943. Alvarez e Basilisco

Frascati. Protagonisti dell’8 Settembre 1943. Alvarez e Basilisco
Settembre 05
15:37 2018

     Una fotografia del 1954 di p. Alvarez in cui  si vede chiaramente la menomazione dell’indice della mano. A destra, Padre Bruno Basilisco nel 1989.

 

Ricorre il 75° anniversario del bombardamento su Frascati dell’8 settembre 1943. Più volte sono stati ricordate alcune figure che dopo il tragico evento si misero a soccorrere le vittime di allora. Ma di due protagonisti in particolare vorrei brevemente far memoria recuperando solo qualche dato dalle biografie che tracciai qualche tempo fa (finora inedite): i padri Giuseppe Alvarez Laso e Bruno Basilisco, claretiani. E’ soprattutto grazie al padre Alvarez, se abbiamo avuto la prima diretta e più ampia testimonianza scritta (Tra le macerie di Frascati. Ricordi personali) mediante la quale si sono potute conservare e trasmettere le memorie tragiche vissute nell’immediatezza della tragedia.    Alvarez nel 1960 pubblicherà un altro libro su quelle vicende, Cristo entre escombres. Mis Recuerdos de guerra (Cristo tra le macerie. I miei ricordi di guerra), Nato a Città del Messico il 7 aprile 1913 da Emanuele Alvarez Icaza e Maria Laso, a 11 anni entra nella Congregazione dei Missionari del S. Cuore di Maria padre Giuseppe, nel 1926 a causa della rivoluzione e della persecuzione che fece chiudere collegi e seminari è costretto a fuggire rifugiandosi in una ‘hacienda’ (fattoria), per riparare poi nel Texas dove riuscì a terminare il postulantato. Il 15 settembre del 1929 prese i voti religiosi e quindi partì per la Spagna, poi, nel 1935 venne inviato a Roma dove frequentò l’Università Gregoriana conseguendo la laurea in teologia e matematica, avendo già conseguito in precedenza quella in filosofia. Fu ordinato sacerdote il 25 ottobre del 1936 e celebrò la prima Messa sulla tomba di san Pietro in Vaticano.

Insegnò per poco tempo ad Albano e nel 1942 fu trasferito a Frascati dove insegnò filosofia, quando nel 1943 fu sorpreso dal bombardamento alleato sulla città. Qualche tempo dopo, prima di lasciare Frascati per tornare in Messico, fu ricevuto in Comune dove gli fu consegnata dalla Giunta Aldobrandini una medaglia con l’effige della ‘Madonna del dito’ con una dedica e la data del bombardamento. Questa particolare medaglia fu assegnata per la memoria del fatto che Alvarez durante l’opera di soccorso delle vittime e recupero delle salme, aveva subito sotto una pietra l’amputazione della falange del dito indice della mano destra. Dal Messico fu comunque spesso in contatto col vescovo ausiliare Budelacci (che gli aveva dato l’imprimatur per il libro sulla Filosofia della Matematica in San Tommaso), e solo poche volte, passando per Roma a motivo dei suoi lavori e impegni, faceva un salto a Frascati. In patria, a causa di una appendicite acuta degenerata in peritonite, fu operato d’urgenza, ma al colmo di una crisi forse inconsapevolmente si strappò i punti di sutura, per cui pur nuovamente operato non sopravvisse all’intervento, morendo il 9 agosto del 1965.  In quanto a Bruno Basilisco anch’egli soccorritore delle vittime della guerra, dopo le vicende belliche fu trasferito con diverse incombenze in varie parti d’Italia, tornando spesso a Frascati e offrendo la sua testimonianza. Friulano – era nato a Monfalcone (Gorizia) nel 1912 – fu ordinato sacerdote nel 1939 ad Albano e nominato vice parroco a S. Maria delle Mole (Marino) dal 1940 al 1943. Ma lui a Frascati nell’Istituto dei Claretiani vi era presente già dal 1928, restandovi, a parte il tempo dedicato all’espletamento di vari incarichi, fino al 1945. Poi andò a Rocca di Fondi nel 1945 e successivamente a Colonna, Trieste, ecc. Nel 1972 fu a Roma alla basilica del S. Cuore Immacolato di Maria a piazza S. Euclide, retta dai Missionari figli del S. Cuore Immacolato di Maria.

Celebrò a Trieste il 50° di sacerdozio, e poi venne anche a Frascati dove, il 6 luglio del 1989, il sindaco Romani gli offrì una medaglia d’oro ricordo. Basilisco morì a Trieste nel 1994 e le sue spoglie furono successivamente traslate a Frascati nella tomba del cimitero locale sulla cui lapide si fa memoria anche di padre Alvarez. Con loro non va dimenticato Padre Raffaele De Ghantuz Cubbe (1904–1983) che fu rettore del Collegio gesuita di Mondragone ed il cui nome nel 2010 verrà inserito da Israele nell’elenco dei ‘Giusti tra le nazioni’ per aver nascosto tre bambini ebrei nel Collegio sottraendoli ai nazifascisti.

 

 

 

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