Frascati, Lega: Contraddetto il programma elettorale sulla STS
Frascati, Lega: Contraddetto il programma elettorale sulla STS. La Sindaco ne prenda atto e ne tragga le conseguenze
La giunta Sbardella tramite un comunicato stampa del Comune di Frascati ha reso nota la scelta di esternalizzare i servizi della STS dei parcheggi e delle riscossioni con relativo bando da attuare, che comprenderà tra le specifiche anche il trasferimento del personale dei suddetti servizi ad aziende terze. Tale “dolorosa scelta”, si legge, è stata deliberata a causa e conseguenza del dissesto finanziario del comune di Frascati e riguarda dei servizi ritenuti “appetibili” da terzi. Scelta che riteniamo sia stata obbligata e giustificata dalla necessità di porre mano al dissesto finanziario. Ma, ci sono due “ma”, grandi almeno quanto Palazzo Marconi.
Il primo, è che questa esternalizzazione è quella che stava attuando il precedente Sindaco prima di essere sfiduciato dal notaio da parte della sua maggioranza e dall’opposizione, di cui l’ex consigliere d’opposizione ora attuale Sindaco faceva parte. Opposizione che peraltro partecipò attivamente alle proteste insieme ai dipendenti della STS e nelle quali si chiedeva di non esternalizzare i servizi.
Il secondo, risiede nel Programma di mandato dell’attuale Sindaco, prot. n.0042756 depositato il 19.09.2021, che di fatto è il programma di governo dell’attuale Giunta di Frascati. Nell’ultimo paragrafo, intitolato “Nuove economie e prospettive – FRASCATI NELL’EMERGENZA” leggiamo:
“La bocciatura del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale ha posto l’Ente in una condizione prossima al dissesto. In attesa delle motivazioni della Corte dei Conti sulla mancata approvazione e, quindi, nella profonda incertezza sul destino del nostro Comune, è nostra intenzione affrontare con la massima serietà e concretezza le enormi difficoltà economiche”; e a seguire, viene preso un “impegno” specifico sulla STS così definito: “Valorizzazione della Multiservizi Azienda Speciale (S.T.S.) attraverso una riorganizzazione del personale e dei servizi esistenti che non dovranno essere esternalizzati ma concorrere a un miglioramento del bilancio dell’Azienda”
Come si evince, nella precedente consiliatura la non esternalizzazione dei servizi della STS fu uno dei cavalli di battaglia dell’opposizione dell’attuale Sindaco contro il precedente, nonostante l’essere consapevoli del (quasi certo allora) dissesto finanziario. Pur tuttavia, in campagna elettorale presero comunque un chiaro ed inequivocabile impegno, quello di “non esternalizzare ma valorizzare”, che, sottolineiamo ancora una volta, è uno dei punti forti sui quali sono stati votati e hanno vinto.
E’ inutile ribadire che promettere quanto non si può mantenere, accade in soli due casi: quando sei molto sicuro di poterlo fare e scoprire poi di non poterlo fare, oppure enunciare volontà irrinunciabili per attirare consenso. In entrambi i casi, ed a prescindere dalle intenzioni, avendo contraddetto un preciso impegno elettorale preso, la conseguenza è la medesima: si è fallito, ed è necessario prenderne atto.
Vorremmo sommessamente ricordare alla sig.a Sindaco che sebbene la vittoria elettorale sancisca la legalità del mandato, tale mandato viene legittimato dal rispettare il “patto” con gli elettori rappresentato dal programma di mandato, perché i cittadini non hanno votato solo la figura del Sindaco, ma anche il suo programma di governo della città. Disatteso il quale, viene meno il patto con gli elettori.
Nessuno in democrazia ha il “diritto” di governare a prescindere, soprattutto se prima promette una cosa e poi è costretto a rimangiarsi la promessa. Il programma di mandato è la roadmap da seguire su cui si è stati votati. Un conto dunque è il non raggiungimento di un risultato, un conto è rimangiarsi completamente un impegno preso, oltretutto uno dei punti “forti” proposti, a pochi mesi dall’investitura, non importa se costretti o meno.
La conseguenza dovrebbe essere quella di prendere atto di aver fallito su un punto fondamentale del proprio programma, e in un paese normale, di fare un passo indietro e dare di nuovo la parola agli elettori. La città non ha bisogno di rimpasti, di azzeramenti di Giunta, di allargamenti di maggioranza: ha bisogno di un nuovo programma di mandato elettorale, ed i cittadini hanno il diritto di scegliere tra almeno due proposte alternative di gestione della città e di risanamento dei suoi mali, che siano più aderenti alla realtà e meno alle promesse elettorali.
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