FRASCATI – EVENTO CONCLUSIVO DELLA MOSTRA OPERA DOMUS
Un sabato mattina frascatano, con una capatina in libreria e una visita nel Salone del Contemporaneo delle Scuderie Aldobrandini per l’Arte, dove è stata allestita fino a oggi, una Mostra artistica che avrebbe meritato un’apertura al pubblico, superiore ai complessivi cinque giorni, comprensivi di vernissage e finissage: realizzata grazie all’iniziativa dell’allora Assessore alla Cultura Emanuela Bruni e con il contributo della Regione Lazio era stata inaugurata il 23 ottobre 2020 e chiusa dopo solo quattro giorni a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza pandemia; alto il numero di visitatori sulle pagine virtuali del sito delle Scuderie Aldobrandini e dei sostenitori che ne hanno richiesto la riapertura.
Proprio oggi 19 giugno, giorno conclusivo della mostra, noi visitatori abbiamo avuto il privilegio della presenza di Carlo Marchetti, artista romano ideatore con Daniela Zannetti di questa collettiva di arte contemporanea “Opera Domus”; la sua guida ci ha permesso di entrare e condividere un momento nel quale sono state messe in gioco emozioni e personali sintesi evocative degli artisti coinvolti nel progetto. Una rivisitazione dello spazio abitativo distribuito in sette sale virtuali, per un itinerario ideale nel quale le opere d’arte hanno dato forma e luogo al senso di concepire la vita, in un itinerante evolversi dell’esistenza.
Una mostra che ripercorre una reale collocazione in un casale seicentesco delle campagne veliterne e che elabora un viaggio nell’idea di casa come reale uso abitativo, permeato da una speculare sensazione artistica.
Prestigiosa la presenza degli Artisti in transito partecipanti al progetto : Alessandra Di Francesco, Giorgio Galli, Carlo Marchetti, Mario Schifano, Achille Pace, Francesco Cervelli, Paolo Romani, Stefania Sabatino, Karin Lindström, Daniela Zannetti, Cecilia De Paolis, Claudio Marini, Anna Onesti, Ferdinando Gatta, e a questi, Oreste Casalini tributo “Di padre in figlio”. Grazie alle loro opere, s’evolve e prende forma il mistero dell’arte, magia d’un processo creativo ch’è sublimazione dell’essere e del divenire.
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