Frascati, arriva un imperdibile week con l’arte outsider
Week end all’insegna de “L’Arte come responsabilità sociale” alle Scuderie Aldobrandini di Frascati. A conclusione dell’omonima mostra sull’arte Outsider, realizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Banca d’Italia, sono in calendario due appuntamenti per avvicinarsi al mondo della creatività.
Sabato 9 novembre alle ore 17 nell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini ci sarà l’anteprima nazionale del film-documento “ULTRABLU: lo specchio dell’arte” del videomaker Gian Luca Lulli. A seguire dibattito con il Prof. Saverio Mollicone e gli artisti dell’atelier Ultrablu. Gian Luca Lulli evidenzia come in campo artistico e culturale la neurodiversità costituisce una risorsa specifica dell’essere umano, portatrice di bellezza, rinnovamento e arricchimento. Il filmato racconta la storia, unica nel suo genere, dell’atelier e casa editrice Ultrablu, dove artisti dello spettro autistico creano e lavorano in modo paritario con artisti “normali”. Uno spazio che mette a contatto artisti e autori, tutti giovani sotto i trent’ anni, con difficoltà nell’area neuro psichica, oltre a artisti e autori neurotipici, senza una suddivisione gerarchica, ma solo esaltando la particolarità e l’immaginario di ogni individuo. Qui gli artisti collaborano tra di loro in maniera spontanea senza porsi domande sulla diversità e senza un atteggiamento competitivo, permettendo un dialogo e un legame profondo tra gli artisti che emerge nel lavoro di ciascuno.
Domenica 10 novembre ore 17,30 nell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini è invece previsto il concerto Cosmic Sband & Friends, un gruppo di circa 40 elementi che si esibisce in un repertorio di musica pop. L’evento è organizzato dall’Associazione Alchimia che opera da 17 anni nei Castelli Romani, e dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Roma 6.
«L’Amministrazione comunale – spiega Emanuela Bruni, Assessore alle Politiche Culturali – nella convinzione che i linguaggi artistici sono un intreccio creativo senza alcuna barriera, ha voluto e sostenuto queste manifestazioni e la mostra con l’ambizione di poter contribuire a rinnovare un approccio socio-culturale verso tutta l’arte ed in particolare quella definita outsider. Un pensiero del resto che arriva da lontano, dagli anni Cinquanta del 900 con la nascita dell’Art Brut (arte cruda), definizione di una produzione artistica senza schemi e preconcetti, perché come sosteneva già allora il pittore Jean Debuffet: “la vera arte è sempre là ove non la si attende. Là ove nessuno pensa a lei, né pronuncia il suo nome”. In sintesi cercare di focalizzare l’attenzione sulla necessità di condividere e vedere oltre i limiti della più consueta esperienza artistica, cosi come Edward Munch spiegava: “La mia arte è in realtà una confessione fatta spontaneamente, un tentativo di chiarire a me stesso in che relazione sto con la vita. Fondamentale una specie di egoismo, ma non perdo la speranza che grazie ad essa riuscirò ad aiutare altri a vedere più chiaro».
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