Frascati, alla scoperta del cielo d’inverno alle Scuderie Aldobrandini
La magia degli spettacoli nel Planetario entra in scena a Frascati durante le festività natalizie. Dal 29 dicembre al 4 gennaio l’Associazione Tuscolana di Astronomia “Livio Gratton” (ATA), in collaborazione con il Comune di Frascati – Assessorato alla Cultura, propone presso le Scuderie Aldobrandini un ricco programma di spettacoli nel Planetario digitale itinerante intitolato “Sotto le stelle dell’Epifania” per scoprire, emozionandosi, le meraviglie del cielo d’inverno.
Sotto la cupola di 7 metri di diametro del Planetario, formidabile strumento di simulazione del cielo, in grado di ospitare fino a 50 persone, gli esperti operatori dell’Associazione illustreranno al pubblico il cielo invernale con l’ausilio di foto spettacolari e di video immersivi a 360 gradi. “Il periodo delle festività natalizie, con il suo carico di riferimenti storico-culturali presenta, anche se con un clima più disagevole, un cielo stellato di eccezionale interesse e normalmente meno conosciuto dal grande pubblico”, spiega il Presidente dell’Associazione Luca Orrù.
Articolato e suggestivo il programma degli spettacoli nel Planetario. “Oltre alle tipiche costellazioni autunnali – invernali (Pegaso, Andromeda, Perseo, Orione, Toro e Gemelli) sarà possibile ricostruire, grazie alla eccezionale efficacia divulgativa e didattica del Planetario, il cielo e le configurazioni celesti del passato, in particolare quelle della natività di Gesù, consentendo così alla cittadinanza di rivivere il Natale e l’Epifania, anche, letteralmente, sotto le stelle”, prosegue il Presidente.
Gli spettacoli multimediali, di grande impatto emozionale, regaleranno quindi al pubblico un’esperienza indimenticabile e dal forte contenuto educativo. “Nel planetario lo spettacolo del cielo stellato, parte del panorama naturale, entra in diretto contatto con il pubblico, con l’intento di emozionarlo e di invogliarlo a interessarsi alla scienza, al suo metodo, alle sue scoperte e alle incredibili ricadute che ha avuto nella vita di tutti i giorni”, conclude Orrù.
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