FOTOGRAFIA EUROPEA 2020 | dal 17 aprile al 24 maggio 2020 a Reggio Emilia “FANTASIE Narrazione, regole, invenzioni”
XV edizione
Preview e opening 17-18-19 aprile 2020
Il festival Fotografia Europea torna ad animare Reggio Emilia e dedica
la sua XV edizione alla fantasia nel centenario della nascita di Gianni Rodari.
I progetti inediti di Joan Fontcuberta e Alex Majoli,
la mostra tra pittura e fotografia alla Fondazione Palazzo Magnani,
la Russia paese ospite grazie alla collaborazione con il Museo Ermitage di San Pietroburgo, un ricco programma di eventi e oltre 300 mostre del Circuito Off,
ecco FOTOGRAFIA EUROPEA 2020
“La fantasia è la facoltà più libera delle altre, |
Dal 17 aprile al 24 maggio 2020 torna a Reggio Emilia FOTOGRAFIA EUROPEA, uno dei Festival di fotografia più interessanti in Italia, per il terzo anno organizzato con la Direzione Artistica di Walter Guadagnini. Il festival, promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, dedica la sua XV edizione al tema FANTASIE. Narrazioni, regole, invenzioni, che come un filo rosso attraversa mostre, conferenze, spettacoli e workshop che ne compongono il ricco programma. “Mettiamo la cultura al posto giusto, cioè fuori posto – dice Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia – provochiamo, muoviamo l’acqua, ascoltiamo, creiamo confronto, contaminiamo i saperi. A Reggio Emilia questa è la strada intrapresa per la cultura. E Fotografia Europea, che giunge felicemente alla sua quindicesima edizione e costituisce una punta di diamante nell’offerta culturale della città e un festival di riferimento internazionale, non sarà esente da questo approccio. Fotografia Europea si ispira a ‘FANTASIE. Narrazione, regole, invenzioni’ nel centenario di Gianni Rodari e Loris Malaguzzi, nella città dell’infanzia e dell’educazione; vi accosta la mostra storica a Palazzo Magnani, i progetti inediti di Joan Fontcuberta e Alex Majoli. La Russia sarà paese ospite grazie alla collaborazione con il Museo Ermitage di San Pietroburgo, in una città, la nostra, aperta al mondo. Mostre, eventi, incontri per attrarre, far pensare e anche ‘rivoluzionare’ e ‘contaminare’ lo spazio urbano, dalle sedi espositive di maggior prestigio ai caffè e alle strade. Innovazione e legame di comunità, come nei migliori festival”. La kermesse, prodotta dalla Fondazione Palazzo Magnani (comitato scientifico composto da Marzia Faietti, James Bradburne, Vanni Codeluppi, Marina Dacci, Walter Guadagnini, Gerhard Wolf) con la Direzione Artistica di Walter Guadagnini, ha come obiettivo quello di creare un appuntamento di respiro nazionale e internazionale che consolidi un lavoro permanente sulla fotografia. Invitando artisti di fama internazionale, protagonisti della cultura e del sapere, coinvolgendo le principali istituzioni culturali e spazi espositivi della Città e della Regione, FOTOGRAFIA EUROPEA richiama ogni anno a Reggio Emilia un pubblico ampio ed eterogeneo, fatto di addetti ai lavori ma anche di curiosi e appassionati. Forte della collaborazione istituzionale con la Regione Emilia-Romagna, il festival ha da cinque anni creato una rete con le più importanti istituzioni culturali regionali: dalla Collezione Maramotti di Reggio Emilia al MAST di Bologna, dallo CSAC di Parma alla FMAV e alle Gallerie Estensi di Modena e a Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea di Rubiera (RE). La XV edizione di Fotografia Europea propone un nucleo di MOSTRE fotografiche straordinarie, a partire dall’esposizione di Palazzo Magnani – i cui dettagli verranno svelati nei prossimi giorni – che sarà dedicata al rapporto della fotografia con il mondo della musica, con i suoi codici e i suoi simboli e che, grazie ad una tecnica originale, tra pittura e fotografia ha cambiato radicalmente la concezione del ritratto fotografico. Anche quest’anno i suggestivi spazi dei Chiostri di San Pietro saranno l’epicentro del Festival con cinque esposizioni: Controvisioni. Dalla fantasia alla fantasmagoria, mostra antologica appositamente ideata per questa edizione del festival, dal grande fotografo, ricercatore e scrittore spagnolo Joan Fontcuberta (Barcellona, 1955) da sempre interessato al confine sottile tra realtà e illusione; Silence di Jitka Hanzlová (Nachod – Repubblica Ceca, 1958) con le sue fotografie silenziose e pittoriche; L’Isola, un’installazione audio-video di Vittorio Mortarotti (Torino, 1982) e Anush Hamzehian (Padova, 1980), che raccoglie le ultime immagini e i suoni di una comunità che sta scomparendo; Chas Chas, di Luis Cobelo (Venezuela, 1970), il ritratto di un mondo in cui la fantasia non ha limiti e “ciò che si è perso si ritrova”; infine Sirius, di Anna Szkoda (Tychy, Polonia, 1982), progetto fotografico dedicato a un caso giudiziario incredibile nella Germania dei primi anni Ottanta. Al Teatro Valli, invece, trova casa un progetto inedito di Alex Majoli (Ravenna, 1971): Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Reggio Parma Festival hanno infatti invitato il fotografo a riflettere sul rapporto tra il Teatro e la città e alle sue possibili interconnessioni. La mostra, presentata in anteprima a Fotografia Europea, permette inoltre ai visitatori di scoprire spazi solitamente non aperti al pubblico, in uno scambio osmotico tra teatro e vita. Paese ospite di FOTOGRAFIA EUROPEA 2020 è la Russia: a Palazzo da Mosto tre progetti a cura di Dimitri Ozerkov, capo curatore Dipartimento Arte Contemporanea Museo Ermitage di San Pietroburgo. Dalle sperimentazioni dei Fratelli Henkin, il cui archivio è stato recentemente scoperto, alle ricerche di due giovani fotografi sulle comunità e sulle trasformazioni urbane nella Russia contemporanea. A Spazio Scapinelli le tre mostre personali dei vincitori della open call lanciata dal festival: Atlas di Alessandra Baldoni (Perugia, 1976) che costruisce una mappa di analogie con immagini eterogenee disposte in dittici e trittici, The Denial I – A Family Portrait di Alexia Fiasco (Parigi, 1990), un viaggio fotografico alla scoperta delle proprie origini, e Valparaiso di Francesco Merlini (Aosta, 1986), un percorso di confronto con le proprie memorie familiari e i luoghi dell’infanzia. Infine il Progetto Speciale diciottoventicinque, dedicato alla formazione di giovani aspiranti fotografi che, guidati dalla tutor Sara Munari, hanno lavorato per la creazione di un’opera collettiva. Con la mostra Chi sono io? Rappresentazione dell’infanzia tra Otto e Novecento la Biblioteca Panizzi propone un racconto dell’infanzia attraverso le fotografie storiche del suo prezioso archivio, mentre linguaggi e contenuti dell’universo adolescenziale sono protagonisti del progetto Under the Same Roof, presentato dallo Spazio Gerra. Ai chiostri di San Domenico in mostra Giovane Fotografia Italiana, il progetto, alla sua ottava edizione, che valorizza i talenti della fotografia italiana contemporanea under 35. RECONSTRUCTION espone le opere di Domenico Camarda, Irene Fenara, Alisa Martynova, Francesca Pili, Vaste Programme (Leonardo Magrelli, Alessandro Tini, Giulia Vigna), Martina Zanin, Elena Zottola, scelti da una giuria internazionale composta dai curatori Ilaria Campioli e Daniele De Luigi e dai rappresentanti dei festival partner Circulation(s) – Festival de la jeune photographie européenne (Parigi), Festival Panoràmic di Granollers (Barcellona) e Brighton Photo Biennal. Alle mostre si affianca un calendario di EVENTI che si svilupperà soprattutto nelle tre giornate inaugurali – 17, 18, 19 aprile – ma che accompagna il Festival anche nelle settimane successive, fino al 24 maggio: conferenze, incontri, visite guidate con gli artisti, presentazione di libri, book signing, letture portfolio, workshop, un bookfair dedicato agli editori indipendenti, spettacoli pensati per alimentare un confronto culturale che partendo dalla fotografia affronti anche temi trasversali. Tra le novità di questa edizione la commistione tra immagini e musica elettronica dal titolo Fotonica, una declinazione musicale di Fotografia Europea con la direzione artistica di Max Casacci, produttore e fondatore dei Subsonica, in collaborazione con The Italian New Wave, il format di Club To Club Festival che promuove la nuova creatività musicale italiana attraverso showcase ed iniziative uniche. Il CIRCUITO OFF – la sezione indipendente che ogni anno vede il fiorire spontaneo di centinaia di mostre cittadine in negozi, ristoranti, studi, cortili e case private, sedi storiche, spazi normalmente chiusi al pubblico, senza contare la preziosa partecipazione delle gallerie d’arte – anche quest’anno presenta progetti di fotografi professionisti accanto a giovani alle prime esperienze, appassionati e associazioni. Parte di questo circuito è anche il progetto OFF@school che coinvolge le scuole di tutta la provincia di Reggio Emilia. La rassegna di Fotografia Europea, con le sue mostre e le decine di appuntamenti che si sviluppano in seno ad essa, presenta Reggio Emilia all’appuntamento di Emilia 2020, la ricca offerta culturale costruita intorno alla nomina di Parma a Capitale Italiana della Cultura 2020 per promuovere l’intera area turistica emiliana. |
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