FORNI CREMATORI. SERVE UNA LEGISLAZIONE SPECIFICA
FORNI CREMATORI. ZEPPIERI: «SERVE UNA LEGISLAZIONE SPECIFICA E UNA MORATORIA CHE INTERROMPA LE COSTRUZIONI IN ESSERE».
«Nella Regione Lazio si stanno costruendo un numero imprecisato di forni crematori – afferma la Consigliera regionale del Polo Progressista Alessandra Zeppieri – senza però che vi sia una legge specifica al riguardo. Questo comporta che molto spesso questi impianti sorgano in luoghi poco idonei, senza che vi sia una Valutazione di Impatto Ambientale, nonostante siano stati assimilati dal Consiglio di Stato agli inceneritori, e non rispettando i reali fabbisogni dei territori».
«L’esempio più lampante – dichiara la Zeppieri – è il Comune di Montasola: paesino del rietino di appena trecento persone dove si sta costruendo un forno crematorio, che dovrebbe effettuare 6mila cremazioni l’anno, di fianco a una zona archeologica dove persiste anche una chiesa del 1200. I permessi, almeno quelli fin qui richiesti dalla legge, sono stati dati ma sembra lampante la sproporzione dell’opera rispetto al numero di abitanti e la mancanza di un’adeguata normativa che disciplini il tema».
«Abbiamo presentato una “question time” in Consiglio – conclude la Consigliera – per sapere quali siano le intenzioni della Regione Lazio al riguardo e in approvazione di Bilancio 2024 presentammo anche un emendamento specifico. Credo infatti non sia solo necessario chiedere l’intervento del Governo centrale affinché modifichi la legge e assoggetti i forni crematori a Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazioni Ambientali Strategiche (VAS), ma che si applichi una moratoria affinché gli impianti che si stanno costruendo vengano bloccati fino a quando la legislazione non sarà chiara in merito. Ne va della salute delle cittadine e dei cittadini e ne va della salvaguardia dei territori».
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