Football Club Frascati, Carosi e i portieri: “Colpito dallo spirito dei piccoli e dai mezzi dei grandi”
Frascati (Rm) – E’ ormai una colonna e una presenza costante dello staff del Football Club Frascati. Francesco Carosi (per tutti Franco) è al suo quinto anno all’interno del club tuscolano e anche in questa stagione i portieri del settore giovanile agonistico… sono nelle sue mani. “Quanto è cresciuta questa società in questo periodo – esclama Carosi – Quando sono arrivato qui c’erano pochi bimbi di Scuola calcio e un solo gruppo di agonistica, oggi a Frascati c’è una realtà consolidata resa ancor più forte dalla sinergia con la Lupa. Ma il clima sereno con cui si può lavorare in questo ambiente è sempre lo stesso ed è davvero piacevole”. Carosi ha messo la sua notevole esperienza a disposizione del Football Club Frascati anche in questa stagione: “Ho un buonissimo rapporto con tutti i tecnici, c’è un confronto costante. Lo stesso posso dire di Mamhoud Ramadan Elkoumi (per tutti “Mimmo”, ndr) che cura i portierini della Scuola calcio. E poi c’è il grosso lavoro del direttore tecnico Gianfranco Di Carlo che segue con particolare attenzione la crescita di tutti i ragazzi e nello specifico dei nostri numeri uno”. Il gruppo di portieri si allena specificatamente con Carosi (in due fasce orari differenti) presso l’Otto Settembre, nei giorni di lunedì e mercoledì. “I più piccoli mi hanno colpito per il senso di appartenenza alla società e per lo spirito di gruppo e la coesione coi loro compagni. Abbiamo ben sei portieri del 2008: tre vengono dalla Scuola calcio e li ho allenati anche due anni fa, vale a dire Valerio Bocci, Matteo Realacci e Giacomo Palmieri. Un altro, Diego Filipponi, arriva dalla Scuola calcio della Lupa e altri due ovvero Marco Cirillo e Davide De Santis vengono da fuori e sono al primo anno qui. Poi c’è il 2007 Marco Florio, che spesso è aggregato ai più grandi negli allenamenti, ma anche il 2006 Riccardo Romeo e il 2005 Luca Pierelli che hanno mostrato una grossa crescita tecnica e mentale, oltre che fisica. Infine c’è il 2002 Edoardo Boi che ha davvero grandi potenzialità e una struttura molto importante”.
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