Fiume Esino: emergenza pesci
Nel mese di luglio la Riserva Naturale Ripa Bianca di Jesi ha realizzato un censimento della popolazione di pesci presente nel tratto di Esino al suo interno, nell’ambito delle attività periodiche di monitoraggio dell’area protetta e del sito Natura 2000.
Dall’indagine, effettuata dal dott. De Paoli, in tre stazioni differenti, è emerso un quadro molto critico per la rarefazione di pesci in generale, per la completa alterazione delle strutture di popolazione di cavedano e barbo, per la mancanza della lasca, specie che sarebbe invece caratteristica del tratto, e per la presenza sporadica e occasionale dei piccoli bentonici (ghiozzo e cobite). In una stazione di censimento la densità numerica è diminuita di oltre 40 volte rispetto all’indagine del 2007. Sono presenti anche patologie (ulcere batteriche) presenti su di un congruo numero di individui, in particolare cavedani; dette patologie sono solitamente associate a scarichi organici non depurati o parzialmente depurati.
Semplificando, la quantità di pesce riscontrata è molto poca e di scarso valore ecologico, con un netto peggioramento rispetto ai risultati riscontrati nel precedente censimento. Una prima analisi dei dati consente di supporre che tale fenomeno non né riconducibili alla predazione di uccelli ittiofagi presenti nella Riserva ma a un generale e cronico decadimento della qualità biologica delle acque del fiume Esino, probabilmente esteso anche al tratto di fiume al di fuori dell’area protetta.
Al fine di indagare ulteriormente sulle cause di tale fenomeno, la Riserva ha inviato una lettera alla Regione Marche, Polizia Provinciale, Carabinieri Forestali e ARPAM, con la richiesta di ricevere dati aggiornati su tutto il fiume Esino relativi alle indagini delle comunità di pesci, qualità delle acque e potenziali fonti di inquinamento presenti e di effettuare ulteriori censimenti ittici al di fuori del territorio della Riserva.
Comunicato a cura di: David Belfiori Direttore Riserva Naturale Ripa Bianca di Jesi
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