Firmata altra missione NASA- ASI. L’Italia sempre più nello spazio
Charles Bolden per la NASA e Roberto Battiston per l’ASI hanno firmato un’estensione della missione NASA-ASI “Swift Gamma Ray Burst Explorer”, per la ricerca degli straordinari scoppi di raggi gamma nello spazio, rafforzando reciprocamente la fruttuosa cooperazione Italia-USA nel campo della ricerca astrofisica.
L’incontro ha sottolineato l’impegno di entrambe le nazioni per l’esplorazione umana dello Spazio e altre iniziative internazionali, sia a livello bilaterale dell’Italia e degli Stati Uniti e sia attraverso il contributo italiano all’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea. I responsabili dei programmi spaziali hanno riconosciuto l’importanza della Stazione Spaziale Internazionale come un trampolino di lancio per l’esplorazione umana verso Marte e hanno espresso un forte sostegno per il suo continuo funzionamento.
Charles Bolden si è congratulato con l’Italia per il lancio imminente della prima astronauta italiana sulla Stazione Spaziale, Samantha Cristoforetti. “Apprezziamo la nostra partnership con l’Italia – ha dichiarato Bolden – ed i progressi che sta apportando nella scienza e nel volo spaziale umano. È essenziale avere partner così forti nella nostra avventura verso Marte. Non vediamo l’ora del lancio della missione di Samantha Cristoforetti, come prima astronauta italiana, e di molti altri primati nella nostra futura collaborazione con ASI”.
La prima donna astronauta italiana, Samantha Cristoforetti, capitano pilota dell’Aeronautica Militare, è l’astronauta italiana dell’ESA che condurrà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per la Missione dell’ASI “FUTURA” alcuni esperimenti italiani, da lei stessa presentati alcuni giorni fa in un incontro a Roma con la stampa.
Sono otto i progetti italiani di ricerca scientifica e tecnologica, che l’ASI sta sviluppando per la Missione “FUTURA” e saranno svolti dalla nostra astronauta Samantha nei sei mesi di permanenza a bordo della ISS: cinque progetti saranno dedicati allo studio della fisiologia umana in condizioni di assenza di peso, due progetti di ricerca effettueranno analisi biologiche su campioni cellulari che si manterranno in microgravità; infine sarà sperimentato a bordo un processo di produzione automatizzato per la realizzazione di oggetti 3D, come stampa 3D, in assenza di gravità. La Missione “FUTURA”, la seconda missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana, partirà il 23 novembre 2014 a bordo di una navetta Sojuz dal poligono russo di Baikonur, in Kazakhstan. portando nello spazio fin dentro la Stazione Spaziale il settimo astronauta italiano, ma questa volta sarà una donna, Samantha, la prima italiana. Oltre a “FUTURA”, sono già previste altre due missioni italiane nello spazio in collaborazione con la NASA e l’ESA sulla Stazione Spaziale tra il 2018 e il 2019, come ha confermato il Presidente dell’ASI Roberto Battiston: “per dare a tutti gli astronauti che sono in servizio la possibilità di volare e svolgere ciò per cui sono stati scelti fra migliaia e migliaia di candidati. Avendo a disposizione queste persone eccezionali vogliamo dare loro opportunità eccezionali”.
“Abbiamo una lunga e forte tradizione di cooperazione con la NASA – ha affermato Battiston – e l’incontro di NASA e ASI di oggi è una prova ulteriore del riconoscimento delle competenze dell’Italia nelle attività spaziali. Nuovi settori di cooperazione sono nel nostro futuro. L’ASI è molto interessata ad esplorare nuove aree di cooperazione bilaterale per lo studio e l’esplorazione degli asteroidi e il monitoraggio, la protezione e la mitigazione dei detriti spaziali, e nuove idee per esperimenti di microgravità a bordo della Stazione Spaziale”.
Nell’incontro, inoltre, si sono esaminate nuove opportunità per un’ulteriore cooperazione nel settore aeronautico, nella scienza e nella tecnologia, nell’ambito dell’accordo quadro, già firmato a marzo 2013, tra Italia e Stati Uniti sullo Spazio Civile, il “Framework Agreement on Civil Space”.
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