FINALMENTE LE PRIME ANALISI DELL’ARPA SUI RIFIUTI CONFERITI AD ALBANO GRAVISSIME IRREGOLARITA’
FINALMENTE LE PRIME ANALISI DELL’ARPA SUI RIFIUTI CONFERITI AD ALBANO GRAVISSIME IRREGOLARITA’: PRESENZA DI ZINCO IN MISURA DOPPIA RISPETTO AI LIMITI DI LEGGE MA AD ALBANO COSA E’ STATO CONFERITO? FORSE LE SCORIE DELL’INCENERITORE DI COLFELICE?
L’Arpa Lazio ha finalmente comunicato gli esiti sui campionamenti dei rifiuti sversati nella discarica di Albano.
I rifiuti conferiti il 16 agosto 2021 dalla società pubblica AMA Spa di Roma sono risultati in regola.
Invece, i rifiuti conferiti il 3 agosto 2021 dalla società privata SAF Spa di Colfelice, in provincia di Frosinone, hanno evidenziato gravissime irregolarità.
In particolare, la relazione dell’Arpa “evidenzia la non conformità, in violazione dei limiti previsti, per la concentrazione di Zinco, rinvenuto in concentrazione di 9,6 mg/l, rispetto ad un valore limite previsto di 5 mg/l”.
Un nostro esperto ha sottolineato che “l’elevata presenza di zinco, fuori dai limiti previsti dalla legge, dimostra che ad Albano non sono stati conferiti rifiuti urbani, bensì pericolosi rifiuti industriali. In particolare, a Colfelice è in funzione un inceneritore e le scorie da inceneritore contengono sicuramente zinco. Se nei rifiuti solidi è presente zinco anche in tracce potrebbe essere un rifiuto tagliato (miscelato) con scorie provenienti da un inceneritore di rifiuti solidi urbani o con rifiuti provenienti da un impianto industriale”.
Adesso le istituzioni (Regione, Area Metropolitana, Comune, ARPA) devono spiegare ai cittadini quale tipologia di rifiuto è stata conferita nella discarica di Albano e perché è presente lo zinco in quantità superiori ai limiti di legge.
Adesso è chiaro il motivo per cui dallo studio epidemiologico condotto dal nostro partito emerge che tra le 500 persone che vivono entro 500 metri dalla discarica di Albano la mortalità per tumori ai polmoni è il 330% superiore rispetto alla media regionale e la mortalità per tumori allo stomaco, al colon, all’ano è il 219% in più rispetto alla media regionale.
Ma come è possibile che l’impianto di Colfelice abbia potuto sversare rifiuti ad Albano?
Non dipende certo dall’ordinanza del Sindaco di Roma Raggi, bensì questi rifiuti pericolosi ci sono stati regalati dal Presidente della Regione Lazio Zingaretti, che con la sua ordinanza regionale del 16 luglio 2021 ha aggiunto alle 1.100 tonnellate di rifiuti decisi dal Sindaco di Roma altre 140 tonnellate al giorno per il periodo dal 16 al 25 luglio e altre 80 tonnellate al giorno per il periodo dal 26 luglio al 2 agosto.
Di fronte a queste gravissime irregolarità che mettono a rischio il territorio, l’ambiente e la salute dei cittadini, il Partito Comunista chiede di nuovo al Sindaco Borelli di firmare l’ordinanza di chiusura definitiva della discarica di Albano a tutela della salute pubblica.
Questa vicenda dimostra che la gestione dei rifiuti non può essere affidata ad operatori privati senza scrupoli, ma deve rimanere saldamente nelle mani di aziende pubbliche.
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