Filosofia a scuola: parte il premio Labico Pensa
Imparare a pensare! Questo lo spirito con cui parte la prima edizione del concorso dedicato agli studenti destinato quest’anno alle classi II e III della secondaria del locale istituto comprensivo.
L’assessorato alla Cultura del Comune di Labico nel corso degli ultimi anni, a seguito della specializzazione in una materia specifica – la filosofia- assegnata dal Sistema Bibliotecario dei Monti Prenestini alla biblioteca comunale, ha iniziato ad acquisire libri in materia di filosofia sia divulgativa, rivolta ai bambini e ragazzi, sia testi scientifici per lo studio delle scuole superiori ed universitario.
E’ stato quindi “naturale” che tale assessorato abbia accolto, ritenendola di altissimo valore culturale e sociale, la proposta presentata dal Prof. Arnaldo Colasanti, docente universitario, critico letterario, scrittore e conduttore televisivo per la realizzazione dell’evento: “Labico pensa”, che prevede il coinvolgimento delle scuole labicane e del territorio oltre che di nomi importanti del mondo della filosofia italiana.
Il ruolo della filosofia nel delicato processo di formazione della persona è, ad oggi, ampiamente riconosciuto a livello internazionale e nazionale. Essa è intesa come dialogo filosofico piuttosto che come storia delle idee, stimola la naturale propensione dei ragazzi alla riflessione al dialogo, alla capacità di argomentare e alla meraviglia, un’attitudine che il più delle volte si condensa nella domanda “perché?”. Dare spazio a questi interrogativi, soprattutto nel contesto didattico, contesto di incontro e crescita per eccellenza, risulta di fondamentale importanza per accompagnare lo studente nel suo percorso di scoperta di sé, degli altri e del mondo che lo circonda.
In un periodo storico in cui informazioni, notizie e opinioni viaggiano ad altissima velocità, il dialogo filosofico può fornire degli strumenti in grado di aiutare i ragazzi a comprenderle e analizzarle, provando così a dare senso – individualmente e
collettivamente- alla realtà che li circonda. Le abilità acquisite facendo filosofia, in questo senso, non sono soltanto spendibili nel contesto scolastico, dove dimostrano di avere un’influenza positiva sul processo di apprendimento, ma anche nella vita relazionale e cognitiva.
Ampio apprezzamento va, come sempre, all’ufficio Cultura e alla dott.ssa Maria Grazia Toppi per la professionalità con la quale affrontano le diverse sfide.
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