Filippine: molti feriti ancora senza assistenza medica
Photo (c) Erik de Castro / Reuters courtesy of Trust.org A Tacloban, molti feriti sono stati portati proprio presso l’aeroporto, dato che le strutture sanitarie sono state danneggiate o distrutte e le attrezzature mediche spazzate via dalla tempesta. Un’équipe di MSF contribuirà a fornire assistenza medica presso l’aeroporto e supportare un ospedale ancora funzionante. Altre équipe hanno in programma di spostarsi in barca e in elicottero nelle zone circostanti – in particolare verso le isole a ovest di Cebu e verso la città di Guiuan, ad est – per fornire assistenza medica d’emergenza. Sono ancora poche le informazioni disponibili circa l’entità dei danni in molte aree rurali e remote a causa dell’interruzione delle comunicazioni che ancora non sono state ripristinate.
“La situazione è catastrofica – è il caos totale”, dichiara Gabriele Eminente, direttore generale di MSF Italia. “L’accesso è estremamente difficile e impedisce alle persone di ricevere aiuto. La nostra priorità è quella di raggiungere le persone nelle aree più isolate, perché generalmente sono gli ultimi a ricevere aiuti di prima necessità”. Nei prossimi giorni, il personale di MSF sul campo raggiungerà le 100 unità – tra medici, infermieri, chirurghi, logisti, psicologi ed esperti di potabilizzazione dell’acqua. Otto aerei carichi di aiuti – tra cui materiale medico, logistico, kit igienico-sanitari – stanno per raggiungere le Filippine dai centri di smistamento di MSF. “Ci sono feriti che non hanno ancora ricevuto assistenza medica”, spiega Natasha Reyes, coordinatore per l’emergenza di MSF nelle Filippine. “Con così tante case e palazzi crollati a causa dei forti venti, ci aspettiamo di assistere persone con lesioni di notevole entità. Anche le piccole ferite possono potenzialmente causare gravi problemi se si infettano, cosa che potrebbe rapidamente avverarsi dato che da diversi giorni ormai le persone non hanno accesso alle cure mediche”. La priorità di MSF è di far fronte alle esigenze mediche più urgenti e immediate, tra cui vaccinare le persone contro il tetano. “Dopo di ciò, c’è comunque ancora tantissimo da fare: dai ripari, all’acqua, al cibo”, conclude Reyes. “Le persone hanno perso tutto”.
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