Figurine – Commodo
Pazzo no, almeno non quanto il suo predecessore Nerone che pazzo lo era per davvero, visto che assassinò la madre, Agrippina, soltanto per vedere l’effetto che fa. Ma anche a Commodo pare che qualche rotella non girasse nel verso giusto. E dire che era figlio di Marco Aurelio, l’Imperatore- filosofo, uno dei massimi esperti dello Stoicismo, che non a caso è stato messo a dirigere il traffico su Piazza del Campidoglio.
Estroso, ecco. Sembra che sia grazie a lui che a Roma rifiorirono le orge e i baccanali coi fichi secchi, il miele sulle salsicce e i pappagalli arrosto. Nel 190, dieci anni dopo la sua ascesa al rango di Imperatore, una parte della città brucia, soprattutto le borgate, e si subodora il suo zampino. L’occasione gli fornisce il destro per tentare la carta delle riforme giocando con le parole e con i soldi: l’Esercito si chiamerà Commodiano e così la Flotta, il Senato e i mesi dell’anno, e si assicurerà la fedeltà del popolo con elargizioni e prebende (e meno male che non c’era Twitter…). Il suo autoritarismo unito al disprezzo verso i senatori e all’andazzo di vestirsi da gladiatore e combattere contro le bestie feroci al Colosseo, determinarono la sua fine. Fu ucciso, manco a dirsi, da un sicario mandato dal Senato. Nacque a Lanuvio nel 161, presumibilmente dove ora c’è il Tram.Pazzo no, almeno non quanto il suo predecessore Nerone che pazzo lo era per davvero, visto che assassinò la madre, Agrippina, soltanto per vedere l’effetto che fa. Ma anche a Commodo pare che qualche rotella non girasse nel verso giusto. E dire che era figlio di Marco Aurelio, l’Imperatore- filosofo, uno dei massimi esperti dello Stoicismo, che non a caso è stato messo a dirigere il traffico su Piazza del Campidoglio. Estroso, ecco. Sembra che sia grazie a lui che a Roma rifiorirono le orge e i baccanali coi fichi secchi, il miele sulle salsicce e i pappagalli arrosto. Nel 190, dieci anni dopo la sua ascesa al rango di Imperatore, una parte della città brucia, soprattutto le borgate, e si subodora il suo zampino. L’occasione gli fornisce il destro per tentare la carta delle riforme giocando con le parole e con i soldi: l’Esercito si chiamerà Commodiano e così la Flotta, il Senato e i mesi dell’anno, e si assicurerà la fedeltà del popolo con elargizioni e prebende (e meno male che non c’era Twitter…). Il suo autoritarismo unito al disprezzo verso i senatori e all’andazzo di vestirsi da gladiatore e combattere contro le bestie feroci al Colosseo, determinarono la sua fine. Fu ucciso, manco a dirsi, da un sicario mandato dal Senato. Nacque a Lanuvio nel 161, presumibilmente dove ora c’è il Tram.
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