Fiera di Calcutta, l’Italia ospite d’onore
L’Italia è stato il paese ospite d’onore alla Fiera del libro di Calcutta. La più importante manifestazione del settore editoriale in India si è svolta dal 25 gennaio al 5 febbraio. In un padiglione di 500 metri quadrati, le istituzioni italiane locali – il Consolato Italiano a Calcutta e l’Ambasciata d’Italia a New Delhi – hanno curato l’organizzazione e l’allestimento della mostra, offendo spazio a più di 500 libri inviati a Calcutta dagli editori che hanno collaborato all’iniziativa.
Dalla narrativa alla saggistica, dalla letteratura per bambini alla produzione universitaria, ai testi per l’insegnamento dell’italiano, gli espositori hanno rappresentato una vasta panoramica della produzione editoriale classica e contemporanea. In esposizione anche libri di autori italiani tradotti in inglese. Moltissimi sono stati gli scrittori italiani presenti di persona, fra i quali Dacia Maraini, Alessandro Baricco, il giornalista Beppe Severgnini, Valerio Massimo Manfredi, Angela Staude Terzani, Sandra Petrignani, Italo Spinelli, Maria Pace Ottieri. Gli autori hanno incontrato il pubblico – accorso numeroso alla manifestazione – e sono stati i protagonisti di dibattiti a tema sul ruolo degli scrittori e sull’importanza sociale e culturale della letteratura. La manifestazione ha creato un’importante occasione d’incontro e di confronto interculturale, attraverso il dialogo pubblico intessuto tra autori indiani e italiani. Dacia Maraini, sostenitrice del ruolo di testimonianza che deve avere lo scrittore, ha dialogato con Mandira Sen, scrittrice di libri bilingue (indiano e inglese) per bambini. Alessandro Baricco ha incontrato Kunal Basu, autore di racconti come Racists – che narra di un esperimento condotto da due scienziati razzisti che allontanano dalla civiltà una ragazza bianca e un ragazzo di colore, costringendoli a vivere in un’isola disabitata, per il solo gusto di scommettere sulla validità delle proprie teorie sulla superiorità della razza – nonché di The Japaneese Wife, diventato anche un film – in cui le vicende dei vari personaggi si sviluppano in uno scenario politico e di lotta per la conquista della libertà che è capace di evocare contemporaneamente gli eventi di Piazza Tienanmen e le lotte dei rivoluzionari di Calcutta. Mahasweta Devi, nota scrittrice, poetessa e attivista politica, è stata l’interlocutrice di Italo Spinelli. Maria Pace Ottieri ed Elisabetta Rasy hanno incontrato Supriya Chaudhuri, scrittrice in lingua bengali (come Mahasweta Devi) e docente di letteratura all’Università di Calcutta che, con la sua formazione anglosassone, rappresenta uno dei più fertili punti di contatto fra tradizioni letterarie così diverse. Shenan Karunatilaka, scrittore freelance e autore di fiction, ha incontrato il giovane romanziere fiorentino Pietro Grossi. Valerio Manfredi, archeologo e apprezzato autore di romanzi, per non smentire la sua fama di docente universitario, ha tenuto una lectio magistralis. Anche la musica delle due nazioni ha dialogato, grazie alle esibizioni di Cesare Picco, Guido Modarelli e Ganesh Del Vescovo. In collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Nuova Delhi, gli organizzatori della fiera del libro hanno proposto anche una rassegna di film italiani. Oltre all’arte e alla cultura, a rappresentare la scienza è intervenuto l’astronauta italiano Paolo Nespoli – che lavora per la NASA – per parlare della sua ultima missione nello spazio. Lo scienziato Tomaso Belloni, anche lui presente, ha tenuto una conferenza sul contributo italiano alle recenti scoperte astrofisiche. Alla manifestazione ha preso parte anche una delegazione dell’Associazione Italiana Editori (AIE). Giacomo Sanfelice di Monteforte, ambasciatore italiano in India, ha partecipato all’inaugurazione della kermesse assieme al primo ministro del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee. L’affluenza di pubblico ha superato le aspettative degli organizzatori.
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