Festivaletteratura | SOLILOQUI di Gianluca Vassallo | dal 12 giugno a Palazzo Te, Mantova
SOLILOQUI
Mantova negli scatti di Gianluca Vassallo
La mostra organizzata da Festivaletteratura e Fondazione Palazzo Te
offre uno sguardo d’autore sulla città
in attesa della XXV edizione di Festivaletteratura a settembre 2021
12 giugno – 12 settembre 2021
Tinelli di Palazzo Te, Mantova
Un anno fa il Festivaletteratura chiamava Gianluca Vassallo per realizzare un progetto fotografico dedicato alla città di Mantova che sarebbe stato il cuore dell’Almanacco 2020, pubblicazione speciale realizzata dal festival in un periodo assolutamente fuori dal comune: un volume collettivo con il contributo di più di centosessanta autori della manifestazione.
Dal 12 giugno 2021 al 12 settembre 2021 le immagini dell’Almanacco, insieme a molte altre tracce di un emozionante reportage per immagini, giungono nelle sale di Palazzo Te protagoniste della mostra Soliloqui, organizzata da Festivaletteratura e Fondazione Palazzo Te con il sostegno di Fondazione BAM e Foscarini.
La mostra rappresenta innanzitutto un’occasione per riappropriarsi dagli spazi della città attraverso lo sguardo del fotografo, in attesa della XXV edizione del festival che si terrà a Mantova dall’8 al 12 settembre 2021. Per Vassallo l’osservazione del paesaggio urbano diventa il mezzo per leggere il paesaggio umano, e attraverso le vie e le piazze di Mantova restituisce il ritratto di una città segnata dalla pandemia ma più che mai desiderosa di riprendere in mano il proprio futuro.
Con Soliloqui si riannodano i fili di un percorso avviato lo scorso anno e che si concluderà a Festivaletteratura 2021 con un laboratorio fotografico tenuto dallo stesso Gianluca Vassallo, in cui il fotografo condividerà con il pubblico il suo personale modo di osservare il paesaggio urbano.
Per tutta la durata della mostra sarà possibile acquistare le stampe delle fotografie della serie Soliloqui firmate dall’autore: il ricavato andrà a sostegno della prossima edizione del Festival.
Per informazioni e acquisto delle stampe fotografiche di Gianluca Vassallo scrivere a spedizioni@festivaletteratura.it
La mostra Soliloqui rientra nelle azioni di Festivaletteratura nell’ambito del progetto “PARTIAMO DAL TE! Percorsi e programmi per la rigenerazione urbana da Palazzo Te alla Reggia Ducale di Mantova” sostenuto da Regione Lombardia – Piani integrati della Cultura.
La mostra è realizzata grazie al sostegno di Fondazione BAM e Foscarini.
Si ringrazia La bottega di Cavicchioni e Natali per le cornici.
Tinelli di PALAZZO TE
Viale Te, 13 – Mantova
lun 13.00/18.30
mar-dom 09.00/18.30
Ingresso gratuito per un numero massimo di 25 persone contemporaneamente
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Gianluca Vassallo (Castellammare di Stabia, 1974) è un fotografo e artista multimediale. I suoi lavori sono stati esposti in musei, gallerie e fondazioni in Europa e negli Stati Uniti. Come fotografo presta spesso il suo sguardo ad aziende del design e della moda, a condizione che si lascino osservare, senza intervenire. Il lavoro su Mantova rientra in un progetto più ampio, in cui l’osservazione del paesaggio urbano è solo un pretesto per leggere il paesaggio degli uomini, sul mondo.
Soliloqui
Nota curatoriale a cura di Emanuela Manca
Interpretare. Prendere coscienza della fitta trama di condizioni e di suggestioni che si attivano nel momento stesso in cui il fotografo è davanti a un’architettura, un paesaggio, un monumento. E raccontare, nel tempo denso e teso in cui si svolge il processo selettivo, quello che fa emergere l’immagine dal caos delle possibilità. Un gesto di salvezza da tutte le retoriche e i luoghi comuni. Nel lavoro “Soliloqui”, Gianluca Vassallo interpreta e racconta la città nella sua natura organica e urbanistica, come incarnazione fisica della struttura sociale e come atto di potere, paradigma della vita umana ma allo stesso tempo disumanizzante. Si percepisce una condizione di vuoto e sospensione di senso, che sottende alla riflessione intima che l’autore sa tradurre in immagini di grande rigore. Le scelte formali sono infatti essenziali e misurate, fondate su un minimalismo visivo di eccezionale compostezza. Ogni porzione della realtà inquadrata lascia spazio all’immaginario esprimendo in maniera decisa una qualità metaforica ed evocativa. L’architettura visiva di Gianluca
Vassallo sembra collocata in una dimensione provvisoria: tra oggettività e soggettività, un territorio obliquo tra la verità dei luoghi indagati e la visione dell’autore. Una fotografia che abita il mondo.
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