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FESTIVAL EUROPEO DI POESIA AMBIENTALE*

FESTIVAL EUROPEO DI POESIA AMBIENTALE*
Dicembre 05
11:59 2020

FESTIVAL EUROPEO DI POESIA AMBIENTALE*
European Green Poetry Festival

Seconda edizione

 Dal 9 al 12 dicembre in streaming

su Festivalpoesiambientale.eu e Sapereambiente.it

dalla Biblioteca e dal Teatro del Quarticciolo
e dal Museo dell’Altro e dell’Altrove di Roma

 

Dieci poeti italiani ed europei insieme a studiosi e letterati

per lanciare insieme un messaggio a tutela del Pianeta

 

Torna, dopo la prima edizione della scorsa primavera, il Festival Europeo di Poesia Ambientale promosso da Saperenetwork. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, fa parte di ROMARAMA2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

 

L’evento – che si avvale anche del contributo scientifico del magazine culturale Sapereambiente e della rivista Insula europea – si svolgerà in streaming dal 9 al 12 dicembre, da tre luoghi simbolo della cultura popolare di Roma: la Biblioteca Quarticciolo, il Teatro Quarticciolo e il Museo dell’Altro e dell’Altrove, nel Municipio Roma V, che guarda verso la periferia orientale della città. Il pubblico potrà partecipare grazie alla diretta streaming degli eventi su www.festivalpoesiambientale.eu, www.sapereambiente.it e www.insulaeuropea.eu .

 

L’appuntamento punta a sviluppare un percorso di conoscenza e di consapevolezza sulle tematiche ambientali a partire dalla poesia, valorizzando l’enorme patrimonio letterario del nostro paese e il ruolo della città di Roma nella nascita del movimento ambientalista, a partire dalla fondazione, nel 1968, del famoso Club di Roma e dalla presentazione del rapporto “I limiti della crescita” che ha scatenato nel 1972 il dibattito sul futuro dell’umanità.

 

«La fase cruciale che stiamo attraversando, e che costringe anche il nostro Festival a realizzarsi in versione digitale, impone una riflessione profonda su come la nostra specie possa riconciliarsi con la natura, ripristinando gli equilibri globali che sono alla base del clima e della salute del Pianeta nel suo insieme, proteggendo la biodiversità che rappresenta il miglior antidoto alla diffusione delle pandemie. – spiegano Angiola Codacci Pisanelli, Marco Fratoddi e Carlo Pulsoni, direttori scientifici del Festival – Il linguaggio poetico in questa direzione è fondamentale per stimolare, dove gli argomenti della ragione non arrivano, una presa di coscienza da parte delle persone circa la centralità dell’ambiente come bene comune, patrimonio della nostra interiorità, da proteggere anche attraverso le nostre scelte individuali».

 

QUATTRO GIORNI DI INCONTRI, READING E PERFORMANCE

Tra il 9 e il 12 dicembre, dunque, saranno dieci i poeti italiani ed europei che parteciperanno agli eventi insieme a studiosi, critici e letterati che dialogheranno con loro approfondendo le caratteristiche e le finalità della poesia ambientale, ben oltre l’accezione tematica del termine: nel pieno rispetto delle misure di prevenzione della Covid-19 una parte degli eventi investiranno il territorio attraverso produzioni in video e proiezioni, trasformando quindi l’ambiente stesso in linguaggio poetico.

 

Ad aprire il Festival, mercoledì 9 alle ore 10.00, sarà una conversazione con Serenella Iovino, fra le massime studiose a livello internazionale di eco-critica, già presidente della European Association for the Study of Literature, Culture, and Environment (EASLCE) e oggi docente di Italian Studies and Environmental Humanities presso l’Università del North Carolina a Chapel Hill, negli Stati Uniti.  Il Festival entrerà quindi nel vivo con eventi in diretta nelle diverse fasce orarie, fruibili successivamente on-demand.  

 

Molti gli appuntamenti in programma, a partire dall’eco-reading che coinvolgerà in tempo reale, giovedì 10 dalle ore 18.30, Antonella Anedda (Italia), Mariangela Gualtieri (Italia), José Manuel Lucía Megías (Spagna), Eliza Macadan (Romania), Valerio Magrelli (Italia) e Jarosław Mikołajewski (Polonia): sei voci da quattro diversi paesi del Continente che interagiranno e s’integreranno per lanciare insieme un messaggio centrato sulla protezione della casa comune, il pianeta  di cui siamo custodi.  Interviste e letture coinvolgeranno invece nella fascia oraria 11.30 -13.00 figure come Eleonora Rimolo (mercoledì 9), Maria Grazia Calandrone (giovedì 10), Giuseppe Bellosi (venerdì 11) e la francese Laure Gauthier (sabato 12). A condurre gli incontri saranno Angiola Codacci Pisanelli, giornalista dell’Espresso che segue in particolare le tematiche culturali e letterarie, e Ilaria Dinale, divulgatrice e studiosa nel campo del rapporto fra poesia e social network.

 

Alcune opere di video-poesia saranno inoltre proposte al pubblico sia on-line, sia negli spazi fisici interessati dal Festival nei modi in cui questo sarà possibile vista l’emergenza sanitaria: una produzione di Saperenetwork in prima assoluta con Giuseppe Cederna, l’attore e scrittore, nonché appassionato di montagna, che esplorerà insieme al regista Simone Corallini gli spazi pubblici – e non solo – del Quarticciolo intessendoli di letture, riflessioni e brevi conversazioni con i residenti, creando un dialogo poetico con le architetture e le comunità che abitano questa borgata concepita negli anni Quaranta, oggi crocevia fra molti mondi diversi. E ancora una miscellanea di performance video-acustiche di Laure Gauthier che saranno proposte, dopo l’intervista al mattino, in chiusura del Festival (sabato 12, ore 18.30) sulle pareti del MAAM: il Museo dell’Altro e dell’Altrove, straordinario spazio di residenza e creatività nato nel 2009 sull’ex-stabilimento della Fiorucci, testimonianza di una città possibile nel segno delle contaminazioni umane e artistiche, dove la poesia ambientale s’ibriderà con le molte installazioni già presenti. Sempre in un video inedito la narrazione poetica di Andrea Satta, storica voce del gruppo musicale Têtes de Bois, da sempre impegnato sui temi dell’ambiente e della solidarietà, che racconta con “Di tutto un Po” (giovedì 10, ore 16.00) un viaggio fra amici, con famiglie e bambini, in bicicletta dal Monviso all’Adriatico lungo gli argini del fiume, tra incontri casuali, eclissi di luna, vecchi in attesa della sera… Un’immersione accompagnata da letture e brani musicali per scoprire un ambiente nel quale biodiversità e reminiscenze letterarie si mescolano in un flusso unico al ritmo dei pedali.

 

Ma il Festival Europeo di Poesia Ambientale rappresenta anche un’opportunità di formazione e approfondimento letterario. In programma, infatti, uno speciale dedicato a Gianni Rodari nel centenario della nascita, con alcune letture a sfondo ambientale dell’attrice Federica Migliotti rivolte ai giovanissimi, una conversazione fra la giornalista e pedagogista Stefania Chinzari e Tania Convertini, docente di lingua e cultura italiana a Dartmouth College (Stati Uniti) sul rapporto fra Rodari e la natura, quindi una conferenza di Tito Vezio Viola, bibliotecario ed esperto di letteratura per ragazzi, sul rapporto fra lo scrittore di Omegna (ma molto legato a Roma, dove ha vissuto trent’anni) e la scienza, introdotto dal giornalista Michele D’Amico.

 

Ogni anno inoltre il Festival Europeo di Poesia Ambientale sceglierà un autore della tradizione letteraria europea di cui approfondire l’opera e per questa prima edizione è stato individuato Giorgio Caproni, il poeta livornese che con i suoi “Versetti quasi ecologici” ha portato a sintesi, nella parte conclusiva della sua produzione, un’attenzione verso i luoghi della realtà, i paesaggi della sua Toscana prima e poi della città elettiva Genova, con le valli circostanti, che ne ha segnato profondamente la poetica: sarà Luca Zuliani, docente di linguistica italiana all’Università di Padova e fra i massimi studiosi dell’opera di Caproni, a dialogare on line con il pubblico e con i lettori della Biblioteca del Quarticciolo (venerdì 11, ore 16.00). Sempre fra gli approfondimenti, infine, un confronto con Niccolò Scaffai, docente di letterature comparate all’Università di Siena, tra i più affermati studiosi nel campo della letteratura ambientale e autore due anni fa del volume “Letteratura e ecologia. Forme e temi di una relazione narrativa”, che risponderà alle domande della giornalista Valentina Gentile proprio sul tema centrale del Festival, vale a dire la specificità della poesia ambientale (venerdì 11, ore 10.30).  E per concludere un’antologia ragionata di letture estrapolate dal Novecento italiano ed europeo a cura di Giannermete Romani, educatore ambientale che utilizza la poesia per strutturare i propri percorsi sul paesaggio e sulla sua evoluzione, insieme a Sarah De Marchi, attrice ed educatrice, che esploreranno insieme il rapporto fra umano e naturale attraverso la poesia.

 

Ma non finisce qui. Nei prossimi mesi infatti il Festival prevede incontri e laboratori presso la Biblioteca del Quarticciolo con eventi divulgativi in occasione delle Giornate mondiali e altri appuntamenti di rilievo per la cultura ambientale.

 

 le biografie dei protagonisti 

Antonella Anedda (Anedda Angioy) è poetessa, traduttrice e autrice di prose e saggi. Di origine sardo-corsa, è nata a Roma dove attualmente vive. Laureatasi in storia dell’arte all’Università di Roma “La Sapienza”, si è successivamente specializzata a Venezia ed Oxford e, nel 2019, ha ricevuto dall’Università della Sorbona un dottorato honoris causa per l’opera letteraria. Nel corso della sua carriera ha collaborato con celebri artisti quali Paolo Fresu e Jenny Holzer ed è stata tradotta in varie lingue da poeti del calibro di Jamie McKendrick, Jean-Baptiste Para ed Eiléan Nì Chuillenàin. È stata insignita di numerosi premi prestigiosi come il Montale, il Viareggio e il Bodini. Tra le sue raccolte poetiche si ricorda la più recente, Historiae, edita da Einaudi nel 2018. 

 

Giuseppe Bellosi (Maiano di Fusignano (RA), 1954) è studioso di dialetti, letteratura dialettale e tradizioni popolari; dal 2015 al 2018 è stato membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna. Il suo impegno per il territorio gli è valso nel 2000 il Premio Guidarello per la sezione «Romagna. Studi e ricerche». Oltre a numerose pubblicazioni di carattere saggistico ed antologico, si è personalmente cimentato nella poesia dialettale realizzando varie raccolte; la sua opera più recente è il poemetto Requiem (La Mandragora, 2014). Franco Brevini lo annovera tra i principali poeti dialettali del Novecento. 

 

Maria Grazia Calandrone (Milano, 1964) è autrice di poesia, prosa e saggistica, attiva negli ambiti del giornalismo, della radiofonia, dell’insegnamento e del volontariato. Collaboratrice, tra le molte testate, del «Corriere della Sera», è anche conduttrice presso RaiRadio3. Si occupa principalmente di divulgazione di poesia, anche attraverso laboratori gratuiti presso scuole, carceri e DSM. Tra le sue numerosissime pubblicazioni si ricordano la più recente, Il giardino della gioia (Mondadori, 2019), e Gli scomparsi (Pordenonelegge-Lietocolle, 2016), vincitore del premio Dessì per la poesia nel 2017. 

 

Giuseppe Cederna (Roma, 1957) è attore di cinema e teatro, nonché scrittore e viaggiatore. Figlio dell’intellettuale Antonio Cederna, esordisce nel 1982 in Cercasi Gesù di Luigi Comencini, per poi trovarsi a lavorare più volte al fianco di Gabriele Salvatores e di registi del calibro di Mario Monicelli ed Ettore Scola. Spesso impegnato in letture pubbliche, parla di vita vissuta e di viaggi all’interno dei suoi libri: Il grande viaggio (2004, da cui è stato tratto l’omonimo spettacolo teatrale) e Piano americano (2011), editi Feltrinelli, e Ticino. Le voci del fiume, storie d’acqua e di terra (2009), realizzato insieme a Carlo Cerchioli e pubblicato da Excelsior 1881. 

 

Tania Convertini, nata a Locorotondo (BA) e cresciuta a Milano, vive attualmente negli Stati Uniti dove insegna lingua e cultura italiana presso il Dartmouth College (NH). Studiosa di pedagogia, nuovi media ed educazione, ambiti nei quali ha realizzato numerose pubblicazioni, si è recentemente occupata dalla figura del maestro Alberto Manzi, responsabile dell’educazione linguistica di milioni di italiani attraverso la televisione degli anni Sessanta. Scrive inoltre di cinema e cultura ed è appassionata di viaggi. 

 

Laure Gauthier è poetessa e autrice di racconti e saggi; figura eclettica del panorama artistico-culturale francese, vive e scrive a Parigi. Nelle sue performance la poesia si mescola alla musica e all’arte, con installazioni sonore e luminose e collaborazioni con compositori contemporanei all’insegna dello sperimentalismo. Tra le sue opere più recenti si ricordano kaspar de pierre (La lettre volée, 2017) e je neige (entre les mots de villon) (LansKine, 2018). Grazie alle traduzioni di Gabriella Serrone è possibile leggere alcuni suoi componimenti anche in italiano in La città dolente (Macabor, 2018; testo a fronte). 

 

Mariangela Gualtieri (Cesena, 1951) è una scrittrice, drammaturga e poetessa italiana. Laureatasi in architettura presso l’Università Iuav di Venezia, nel 1983 fonda assieme a Cesare Ronconi il Teatro Valdoca, collettivo molto attivo nei settori poetico, artistico, musicale e teatrale. L’interesse nei confronti della poesia è alimentato dalla collaborazione con numerosi autori di spicco, come Milo De Angelis, Mario Luzi, Amelia Rosselli e Franco Fortini. Il suo esordio come poetessa risale al 1992 con Antenata (Crocetti), esperienza che la porta a pubblicare con Einaudi; la sua raccolta più recente è Quando non morivo (Einaudi, 2019). È autrice anche di testi teatrali come Caino (Einaudi, 2011).

 

José Manuel Lucía Megías (Ibiza, 1967) è un poeta e docente universitario spagnolo, professore presso l’Universidad Complutense de Madrid. Esperto della vita e dell’opera di Miguel de Cervantes, ha pubblicato molti saggi in merito. Dal 2000 ad oggi ha realizzato inoltre 11 raccolte poetiche, tradotte in arabo, francese, ebraico e inglese; il suo libro Trento o el triunfo de la espera (2007) e altri suoi versi sono stati tradotti in italiano da Claudia Dematté. Coinvolto anche in attività teatrali, dal 2008 collabora con l’Università degli Studi di Bari negli incontri di poesia spagnola contemporanea organizzati biennalmente. 

 

Eliza Macadan (Judeţul Bacău, 1967) è un’importante poetessa e traduttrice romena. Di madrelingua moldava, conosce moltissime lingue – romeno, francese, russo, inglese – tra cui l’italiano, a cui è molto legata per aver trascorso in Italia dieci anni. La sua ricchissima produzione poetica le è valsa numerosi riconoscimenti a livello internazionale, tra cui si ricorda la vittoria del premio Leon Gabriel Gros nel 2014 con Au Nord de la Parole e la posizione di finalista ai premi Camaiore e Fabriano nel 2015 con la raccolta Anestesia delle nevi. Oltre che in romeno, scrive i suoi componimenti anche in francese e in italiano; tra le sue più recenti pubblicazioni in Italia troviamo Pianti piano (Passigli Editori, 2019).

 

Valerio Magrelli (Roma, 1957) è una delle figure di maggior spicco nel panorama poetico italiano contemporaneo. Filosofo per formazione, si è occupato nel corso degli anni di letteratura, teatro, saggistica e traduzione. Attualmente docente ordinario di letteratura francese presso l’Università degli Studi “Roma Tre”, ha precedentemente diretto la serie trilingue della collana «Scrittori tradotti da scrittori» Einaudi. È stato insignito di numerosi premi prestigiosi, tra cui il Premio Antonio Feltrinelli per la poesia dell’Accademia Nazionale dei Lincei (2002), il Premio Opera Italiana, il SuperMondello e il Mondello Giovani (2013). Tra le tante, si ricordano le sue pubblicazioni più recenti: Le cavie: poesie, 1980-2018 (Einaudi, 2018), Il commissario Magrelli (Einaudi, 2018) e Sopruso: istruzioni per l’uso (Einaudi, 2019).

 

Jarosław Mikołajewski (Varsavia, 1960) è un poeta, saggista, giornalista e traduttore polacco. Da sempre appassionato di letteratura e lingua italiana, ha studiato italianistica e si è occupato di Dante, Leopardi e Pavese nonché di numerosi poeti contemporanei. A lui si deve la diffusione delle traduzioni di molti autori italiani in Polonia, a partire dal 1988 in cui ha fondato l’officina MAJ, in reazione alle politiche oppressive del generale Jaruzelski. La sua prima pubblicazione, la raccolta poetica A świadkiem śnieg [E testimone la neve] (1991), gli è valsa il premio Iłłakowiczówna per il miglior esordio dell’anno. Tra le sue traduzioni dall’italiano al polacco, si ricordano Pinocchio, Il quaderno di quattro anni di Montale e alcuni componimenti di Antonella Anedda e di Valerio Magrelli.

 

Eleonora Rimolo (Salerno, 1991) è la giovane poetessa che nel 2019 si è aggiudicata il premio “Pordenonelegge poesia” grazie alla sua ultima raccolta, La terra originale (Pordenonelegge-Lietocolle, 2018). Ha di recente conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Salerno e a maggio del 2020 ha visto pubblicato il suo volume I mille volti di Lidia: genesi e sviluppo del personaggio con EdiSud Salerno. Attualmente dirige la sezione online della rivista letteraria «Atelier» e la collana “Poesia” di Delta 3 Edizioni. Nel 2019 è stata inserita nella raccolta Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90. Vol. 1 che Giulia Martini ha curato per Interno Poesia. 

 

Andrea Satta è un cantautore, scrittore e pediatra italiano. Cresciuto nella periferia di Roma, dove attualmente continua a lavorare, è da sempre appassionato di ciclismo, geografia e canzone francese. Nel 1992 assieme ad alcuni amici fonda i Têtes de Bois, di cui è il cantante; si tratta di un gruppo folk-rock, noto in particolar modo per l’iniziativa del “palco a pedali” (ideato da Satta stesso): un eco-spettacolo interamente alimentato dal pubblico, che pedala sulle proprie biciclette durante tutto lo show, ricaricando delle dinamo e producendo così l’energia necessaria all’illuminazione e all’amplificazione del palco. 

 

Niccolò Scaffai è docente di Critica letteraria e letterature comparate presso l’Università di Siena, dove dirige il Centro Interdipartimentale di Ricerca Franco Fortini in Storia della tradizione culturale del Novecento; dal 2010 al 2019 è stato professore di Letteratura contemporanea presso l’Università di Losanna. Specializzato in letteratura del Novecento, stilistica, teoria della letteratura e comparatistica, ha dedicato molta attenzione anche al tema dell’ecologia letteraria. Si ricordano in questo ambito le sue pubblicazioni Letteratura e ecologia. Forme e temi di una relazione narrativa (Carocci, 2017, finalista al Premio Città di Como nel 2018) ed Ecopoetry. Poesia del degrado ambientale (numero monografico di «Semicerchio. Rivista di poesia comparata», LVIII-LIX, 1-2, 2018).

 

 

 

 

 

 

 

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