Festival Estivo del Litorale di Trieste – Così parlò Monna Lisa
Il 26 giugno al
Festival Estivo del Litorale di Trieste
Un omaggio al genio di Leonardo Da Vinci a cinquecento anni dalla sua morte
Il prossimo 26 Giugno al Festival Estivo del Litorale a Trieste andrà in scena “Così parlò Monna Lisa” scritto e diretto da Antonio Piccolo, uno dei più interessanti drammaturghi under 35 del panorama teatrale italiano. La Golden Show, produzione dello spettacolo, è stata finanziata dalla Regione Friuli Venezia Giulia grazie all’esito di un bando vinto essendo classificata prima per uno spettacolo sul tema di Leonardo Da Vinci nel 500° della morte.
Parigi, 1940. Celestina è una ragazza vivace, curiosa e famosa, almeno nel suo quartiere: tutti la conoscono come “La Giocondina”. Sì! Lei è la figlia di Vincenzo Peruggia, il ladro della Gioconda. Celestina ha visto Monna Lisa tante volte: sui libri, sui giornali, sulle cartoline che il papà distribuiva in giro, ma dal vivo proprio mai. Non riesce a pensare ad altro: deve assolutamente vedere dal vivo il quadro che tanto ha significato per il suo papà. Lei, però, nel Louvre non può metterci piede. Decide dunque di usare un vecchio stratagemma, chissà che non funzioni ancora! È notte, il Louvre dorme, ma due occhi penetranti sono aperti e vigilissimi: è lei, Monna Lisa, la Gioconda. La magnetica figura nel quadro osserva, scruta… Parla! “Insomma! È un vizio di famiglia, il vostro: presentarvi di notte, puntarmi una luce in faccia e restare lì imbambolati a guardarmi, senza proferir parola!”. L’ incontro è irreale, divertente, fantastico! Ma che accade? Tuonano le bombe su Parigi. Celestina è intrappolata nel Louvre, a farle compagnia l’enigmatica e altrettanto curiosa amica: “cosa accade a questo mondo? Cosa passa per la testa a quest’uomo del nuovo secolo? È un uomo nuovo, rinascente, come il mio Leonardo?”.
Un dialogo surreale in cui la fantasia e la dialettica dell’autore giocano con il fascino e i misteri che avvolgono la figura della Gioconda. Un pretesto per conoscere l’apice e il fondo dell’essere umano, dell’essere uomo: il genio di Leonardo contro la bassezza dell’uomo della guerra; lo spirito del Rinascimento contro il buio dei Nazionalismi e del razzismo.
Gli occhi della Gioconda, le parole di Celestina, le bombe su Parigi, tutto questo è: ”Così parlò Monna Lisa”.
Le scene di Eleonora Scarponi e i costumi di Antonella Balsamo, le luci di Marco Macrini. Musiche di Mario Autore, interpreti Stefania Ventura e Melissa di Genova, aiuto regia Marco Di Parma e voci Valentina Acca, Antonia Cerullo e Sara Missaglia.
Così parlò Monna Lisa
testo e regia di Antonio Piccolo
con Stefania Ventura e Melissa Di Genova
e con Antonio Piccolo
scene: Eleonora Scarponi
costumi: Antonella Balsamo
aiuto costumi :Roberta Blarasin
musiche: Mario Autore
luci: Marco Macrini
aiuto regia: Marco Di Prima
produzione: Golden Show srl Impresa Sociale Trieste in collaborazione con Teatro In Fabula
Presentazione dell’autore:
Parigi, 14 giugno 1940. In una sala del Museo del Louvre, di notte, il noto dipinto di Leonardo Da Vinci conosciuto come “Monna Lisa” o “Gioconda” prende vita e parla apertamente con le altre opere d’arte che la circondano. Non senza ironia, si lascia andare a misteriose profezie di sventura, rimbrottando gli esseri umani. Non ha tutti i torti. Da fuori, infatti, si odono i rumori della guerra: fischi, bombe, urla. I nazisti sono alle porte della città, pronti ad invaderla.
Una bella ragazza, intanto, fa irruzione nel museo, entrando da una finestra. È Celestina Peruggia, figlia di Vincenzo, autore del celebre furto della Gioconda del 1911. La vivace ragazza lombarda è al Louvre per ripetere le gesta del padre: vuole rubare il famoso dipinto, per salvarlo dalle mire dei nazisti. Ma non ha fatto i conti con due casi eccezionali: uno, la Monna Lisa è lì, viva, in carne ed ossa, pronta a difendersi, spalleggiata da altre opere parlanti; due, nei corridoi del museo si aggira anche il direttore Jaujard, che dirige le operazioni di salvataggio e di trasporto di tutte le opere d’arte.
“Così parlò Monna Lisa” è un dialogo surreale e brillante, che passa con disinvoltura dal comico al drammatico, e viceversa; è un gioco che si rivolge a più destinatari, adulti e ragazzi, esperti e meno esperti; è uno spettacolo ritmato che comunica sia alla sfera intellettuale che a quella emotiva. Un pretesto per conoscere l’apice e il fondo dell’essere umano, per parlar del senso dell’arte, per usare il genio di Leonardo come arma contro le armi della guerra.
Nata a Londra nel 1965 da genitori napoletani, Stefania Ventura è attrice, regista, autrice. Ha studiato all’Accademia Galante Garrone di Bologna. Ha lavorato, tra altri, con Roberto De Simone e Mico Galdieri; la ditta Garinei e Giovannini con Johnny Dorelli e Paola Quattrini, per la regia di Pietro Garinei; con Paolo Ferrari prima e Carlo Croccolo dopo, per le regie di Livio Galasso; con Adriana Asti e Paolo Bonacelli, per la regia di Giorgio Ferrara; con Aldo Giuffré per la sua stessa regia; con Peppe Barra per varie sue regie. Dal 1989 in poi lavora per le compagnie di Luca De Filippo e di Luigi De Filippo: negli ultimi dieci anni, in particolare, come comprimaria di Luigi, interpretando al suo fianco, nelle ultime due stagioni, Concetta Cupiello in Natale in casa Cupiello di Eduardo.
Nata ad Avellino nel 1983, Melissa Di Genova è attrice, danzatrice e organizzatrice teatrale. Dal 2008 al 2013 ha lavorato nel Teatro dell’Osso (di cui è cofondatrice). Ha lavorato anche con Giancarlo Nanni, Paolo Lista e Rosario Giglio. Dal 2015 fa parte di Teatro In Fabula, con cui ha preso parte, come attrice e talvolta anche come coautrice e coregista, a diversi spettacoli, tra cui L’uomo di fumo (Teatro Bellini, 2016), Pulcinella e la scatola magica (Giffoni Film Festival 2018), S’ha da fare, All’apparir del vero. Dialogo di Giacomo Leopardi e della Morte (Napoli Teatro Festival 2018).
Nato a Napoli nel 1987, Antonio Piccolo è attore, regista e drammaturgo. Ha lavorato, tra gli altri, con Francesco Saponaro, Enzo Moscato, Teatro di Legno, Marina Confalone, Aniello Mallardo. Nel 2010 è tra i fondatori del collettivo Teatro In Fabula con cui, tra gli altri, ha messo in scena – come attore e/o regista – Due fratelli di Paravidino, Le 95 tesi. Una storia di Lutero (vincitore del progetto “Napoli Città Giovane” promosso dal Comune di Napoli) e Il Grigio di Gaber-Luporini. Con Emone. La traggedia de Antigone seconno lo cunto de lo innamorato (Einaudi, 2018) ha vinto il Premio PLATEA di Nuova Drammaturgia: lo spettacolo è stato prodotto e distribuito dai Teatri Nazionali di Napoli, Torino, Roma, Bologna. Con All’apparir del vero. Dialogo di Giacomo Leopardi e della Morte (Napoli Teatro Festival 2018) ha ottenuto il III posto al Premio nazionale di drammaturgia “Scena & Poesia”; il terzo testo, Il Sogno di Morfeo, è finalista al Premio Giovanni Testori 2018. Al Napoli Teatro Festival 2019 debutterà Orgoglio e pregiudizio, suo adattamento teatrale dal noto romanzo di Jane Austen, per la regia di Arturo Cirillo.
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