Festival di Musica Sacra nel Duomo dell’Assunta a Rocca di Papa
Una serata, venerdì 27 dicembre, dedicata alla musica e al canto, nel suggestivo Duomo dell’Assunta a Rocca di Papa: ne seguiranno altri due sabato 28 in serata e domenica 29 alle 12 00, durante le quali il Festival di Musica Sacra vedrà musicisti provenienti dalla Russia, dall’Ucraina, dalla Lettonia, dall’America, tutti di fama mondiale, uniti nella musica, esibirsi in concerto di musica sacra e classica. Un messaggio di pace e di intenti, quali quello di trasmettere attraverso le note e loro strumenti musicali, quel senso di fratellanza oltre ogni barriera.
Brani immortali come l’Inverno tratto da Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi; Aria sulla quarta corda e Jesus bleibet meine Freude ( Gesù rimane la mia gioia ) di Johann Sebastian Bach, eseguita al piano da Tatjana Reali; Divertimento in Re Maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart; Messa da Requiem Ingemisco di Giuseppe Verdi interpretata dal baritono Stefano Rossi; Danza russa dal Lago dei cigni e Danza tratta dallo Schiaccianoci di Pëtr Il´ič Čajkovskij; Meditation dal Thais di Jules Massenet con Valery Vorona, Rettore del Conservatorio Ippolitov Ivanov di Mosca, al violino; Stille nacht di Joseph Mohr e Franz Xaver Gruber, internazionale canto di Natale austriaco, interpretato nelle diverse lingue, compresa la nostra Astro del ciel dal tenore Ribeiro Ferreira e il Quintetto che ha accompagnato i diversi brani appena descritti, formato da Svetlana Bezotosnaya al violino, Iana Mishina al violino, Anastasia Pyshnaia alla viola, Anna Bobrova al violoncello, Ellina Kani al piano.
Il programma della serata è stato introdotto da un momento di condivisa emozione quando il tenore Dmitri Ribeiro Ferreira accompagnato dalla piccola grande orchestra del Quintetto ha intonato il canto Madonnella, tramandato nel tempo a Rocca di Papa, da una generazione all’altra, grazie alla devozione popolare dei fedeli.
Una piccola icona dall’incarnato pallido, lo sguardo rivolto verso il basso, la delicata mano che indica devotamente un inchino verso il Creatore: un’aureola di stelle d’oro unite da un filo sottile e sui capelli castani pettinati con una scriminatura centrale, una corona d’oro. È l’immagine della devozione e dell’umiltà questo piccolo quadro a olio su tela, dipinto da Pietro Labruzzi, modella una giovanissima ragazza di Rocca di Papa; venne stato donato alla Chiesa da un cittadino, Paolo Carnevali, nel 1791. Il culto della Madonna della Pietà ebbe un picco crescente quando il piccolo quadro venne ritrovato intatto, dopo il crollo del Duomo nel 1814, lesionato dal sisma avvenuto qualche anno prima.
La profonda devozione verso questa Madonnina fece sì che venisse collocata sull’altare centrale, al posto del grande quadro dell’Assunta e successivamente venisse contornata da una gloria di angeli. Da allora, ogni terza domenica di settembre con una grande partecipazione dei fedeli, la Madonna della Pietà viene calata, condotta in processione e successivamente ricollocata al suo posto. Tra le tante preghiere e invocazioni un canto coinvolgente ed emozionante riempie l’anima e commuove i presenti: nasce dal cuore, popolare e semplice manifestazione di vera fede… Madonnella.
Proprio questa cerimonia e questo dolce canto, commovente e coinvolgente nella sua semplicità, tramandato nei secoli, hanno fatto sì che la nostra concittadina Tatjana Reali, pianista e musicista, organizzasse con il parroco Padre Thomas questa sentita manifestazione alla quale ha preso parte il nostro Vescovo Monsignor Stefano Russo, alla guida delle diocesi Velletri-Segni Frascati, alla presenza delle Autorità cittadine. A S. E. Monsignor Russo è stato donato, al termine della prima serata, lo spartito del canto devozionale Madonnella, scritto ed eseguito da artisti professionisti.
Un brano in passato eseguito dal Concertino Gli Screpanti, banda musicale di Rocca di Papa e nel 2010 oggetto di un Progetto bandito dalla Regione Lazio con l’obiettivo di recuperare tradizioni popolari musicali e cantate interpretate da cori o bande.
Anche in quella occasione, parroco Don Massimiliano Paié, il coro Ottava Nota con il compianto presidente Eugenio Ferrario e il maestro del coro Fabio De Angelis, registrarono il canto di alcune fedeli presenti in Duomo per il Rosario: da quella registrazione i componenti del Coro Ottava Nota e dal coro Giovanile Diapason realizzarono un video che venne inviato e inserito tra i canti popolari, secondo il progetto della Regione Lazio, nel sito Musiche nel Lazio: una splendida iniziativa che dal 2007 al 2012 ha consentito di raccogliere e catalogare, come precisa il responsabile Maurizio Cristofori, oltre seicento video sulla musica, danza e in generale sul folklore laziale.
Un progetto che però trovò ostacolo nell’inerzia politica dell’epoca per cui il brano cantato, non è rintracciabile nei video You tube, come un tempo. Ben venga questa bellissima iniziativa degli illustri musicisti proiettati, con questo Festival, in un sublime connubio di musica, arte e fede: lo spartito donato al nostro Vescovo troverà certamente collocazione adeguata nella Curia di Frascati, qualcosa di documentato che nel tempo avrà modo di essere tramandato e diffuso, apprezzato e riproposto anche alle generazioni a venire. Quella devozione di un tempo e la grande fede dei nostri avi in questa sacra immagine della Pietà compie ancora oggi piccoli miracoli, testimoniando quella religiosità che il tempo non ha scalfito, nonostante l’attuale laicità che nel materialismo e nella crisi vocazionale sembrano allontanare questa società, distratta da tecnologia e social, dalla preghiera e dalla spiritualità.
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