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Femminicidio, “Sorreggimi. Il peso di essere Donna”

Novembre 27
18:58 2023

Femminicidio, “Sorreggimi. Il peso di essere Donna”

la nuova opera di Sara Zanin

 

A Trastevere l’opera di Sara Zanin contro la violenza sulle donne, una riflessione che va oltre il patriarcato.

 

Roma 24 nov. 2023. A pochi giorni dall’omicidio di Giulia Cecchettin e in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), l’artista e performer Sara Rossa Zanin ha voluto testimoniare con l’opera “Sorreggimi. Il peso delle Donne”, il suo dolore per l’ennesimo femminicidio e per lo status della donna oggi.

L’opera dell’artista è un sommesso grido di dolore capace di sprigionare una forte angoscia, quella di vivere con il peso di tutte le difficoltà dell’essere donna. Una grande buccia di banana rossa, che simboleggia una vagina, viene sorretta da un’esile figura femminile, metafora della fatica che la donna deve sopportare nella sua esistenza oggi. L’opera va oltre le polemiche degli ultimi giorni sul tema dell’italico patriarcato, lo ingloba senza rinunciare alla denuncia di quella parte del problema legata alla libertà di autodeterminarsi. La Zanin ci dice che alla donna, qualsiasi scelta faccia, non è concesso vivere una vita senza il peso di una definizione che le cataloga, come si fa con le cose da possedere.

“Ogni donna può rivedersi in quelle braccia esili che sorreggono la sua caratteristica biologica, ognuna con la propria fatica, con il suo personalissimo peso e quella consapevolezza di chi sa che dovrà affrontarlo ogni giorno. Non esiste solo la violenza fisica, noi subiamo violenza ogni volta che, chi si relaziona a noi, ci considera solo femmine, come se questo fosse tutto”, commenta la Zanin.

L’opera si trova in Piazza di San Cosimato, a Trastevere, luogo scelto dall’artista per rivolgersi ai ragazzi, tanti minorenni, che la sera si incontrano per stare insieme.

“Spero che l’opera possa far capire ai ragazzi che, le ragazze che incontreranno quella sera, magari innamorandosi tra loro, non sono cose da possedere, ma sensibili esistenze che vogliono vivere libere da definizioni”, conclude la Zanin.

 

Nota Biografica

Sara Zanin nasce nel 1992 a Conegliano (TV).

Vive e lavora a Trastevere – Roma. Ciò che preme all’artista è lo sforzo verso l’istinto umano, il suo non raggiungimento e la sua mutazione. Si è diplomata al Liceo Artistico Statale di Treviso e laureata in Design Idustriale all’ISIA Roma Design, sede di Pordenone, ha frequentato il Biennio in R.U.F.A. Rome University of Fine Arts.

Lavora, principalmente, la pittura, l’incisione e l‘installazione.

Partendo dalla tematica dei Disturbi dell’Alimentazione e della nutrizione si è concentrata sul tema della Percezione e della sua costante distorsione, nel legame indissolubile tra Corpo e Anima.

 

Ideatrice della “banana peel concept, nata da un’elaborazione personale di Sara Zanin, formulata attraverso l’incontro (quasi) causale con una buccia di banana, eletta a proprio alter ego. Un evento sui generis, dall’afflato iniziatico, che si inserisce a monte delle sue passate ricerche artistiche sul rapporto ambivalente fra corpo e cibo, e successivamente nella ricerca della presenza umana che nella buccia di banana si fa testimonianza e valore di “ciò che resta”.

“Non c’è niente di più profondo della pelle” afferma Paul Valéry.

La buccia è l’estremizzazione di questo principio, una pelle che ha assolutizzato la propria superficialità diventando testimonianza umana.

 

ESPOSIZIONI

 

2023_Bipersonale, “Come Bestie\ Umanità bestiale”, Tralevolte, P.za San Giovanni in Laterano, Roma.

2022_Performance, “io e te”, Studio Buccia, Via dei Fienaroli, Roma.

2021_Performance, “rivestiti!”, Fuori Festival, 64 Festival dei Due Mondi di Spoleto.

2021_Personale, Buccia – “ciò che resta”, Blue Velvet Lounge art Gallery, Roma.

2020_Collettiva, “Ecosofia Gallery”, Museo d’Arte Moderna di Palazzo Collicola, Spoleto (Festival dei 2 Mondi di Spoleto 2020 e FuoriFestival 2020).

2019_Collettiva “Cabine d’artista”, a cura di Paola Pallotta, SBA, Sporting Beach Arte_ Ostia Lido, Roma.

2019_Collettiva, Rufa Space, Via degli Ausoni, Roma.

2019_Collettiva “Quel che rimane”, con Erosioni di Oreste Casalini, a cura di Paola Pallotta, SBA, Sporting Beach Arte_ Ostia Lido, Roma.

2018_Collettiva, Rufa Space, Open day, Via degli Ausoni, Roma.

2018_ Esposizione finalisti Rufa Contest, presidente di giuria Shirin Neshat, Via degli Ausoni, Roma.

 

Ufficio Stampa Key4

k4press@key4.it

Studio Buccia <contact@studiobuccia.it>

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