FEM a Superquark con le frontiere innovative della pescicoltura
Mercoledì 18 luglio su Rai Uno nel celebre magazine di Piero Angela spazio alle attività Fem legate al benessere, alla produttività dei pesci di allevamento e ai mangimi innovativi sostenibili
FEM a Superquark con le frontiere innovative della pescicoltura
Ci sono i pesci di allevamento, le loro caratteristiche nutrizionali, ma anche il Trentino ittico e le innovative attività di sperimentazione condotte dalla Fondazione Edmund Mach nel servizio di Superquark che andrà in onda mercoledì 18 luglio, su Rai Uno, a partire dalle 21.25.
Nel magazine televisivo di scienza, natura e tecnologia, ideato e condotto da Piero Angela, che lo scorso anno si era occupato delle attività di ricerca della Fondazione Edmund Mach in relazione alle proprietà salutistiche di frutta e verdura, questa volta getta luce sulle caratteristiche dei pesci di allevamento, sulle loro proprietà nutrizionali, sui mangimi attuali e sugli alimenti innovativi sostenibili, come quelli che si propone di ottenere il progetto SUSHIn (SUstainable fiSH feed INnovative ingredients).
Nel campus di San Michele, presso l’impianto ittico e nei laboratori del Dipartimento alimentazione e nutrizione la giornalista e nutrizionista Elisabetta Bernardi ha intervistato il responsabile delle attività di sperimentazione e consulenza in pescicoltura, Fernando Lunelli. Nella sua trasferta trentina la troupe ha anche visitato e ripreso una pescicoltura a San Lorenzo in Banale coinvolgendo il responsabile Marcello Leonardi.
Il servizio si inserisce all’interno della rubrica “La scienza in cucina”. A San Michele sono stati evidenziati anche gli obiettivi del progetto SuShin, finanziato dal bando Ager 2015-1017 (Fondazioni in rete per la ricerca agroalimentare, settore acquacoltura), coordinato dall’Università di Udine (prof. Emilio Tibaldi) con la collaborazione di università e Centri di ricerca Italiani di alto profilo scientifico, tra cui oltre alla Fondazione Edmund Mach anche l’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), la Fondazione Edmund Mach, l’Università degli Studi di Firenze, il Centro di Ricerca per la Produzione delle Carni e il Miglioramento Genetico del CREA e l’Università Politecnica delle Marche.
L’obiettivo del progetto è mettere a punto una nuova generazione di mangimi per i pesci da allevamento in Italia, sostituendo le convenzionali farine e olii ittici da nuovi alimenti zootecnici sottoutilizzati quali le farine ottenute da insetti, dai residui di macello avicolo, da crostacei e da microalghe. Nel tentativo di salvare molte specie ittiche nell’Oceano a rischio di estinzione.
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