F&D Waterpolis Velletri: non c’è la piscina, A2 è assicurata grazie alla collaborazione con la Lifebrain SIS Roma.
Dopo le innumerevoli voci, non sempre veritiere, intorno al futuro della pallanuoto veliterna e larianese, il presidente Francesco Perillo è intervenuto in prima persona per chiarire quanto accaduto dopo mesi di lavoro per assicurare un futuro al titolo e alle atlete. La compagine di Velletri e Lariano militerà in A2, ma il covid ha inevitabilmente cambiato i programmi. “Abbiamo obiettivi diversi dal passato in questa stagione”, ha detto Perillo, “perché è cambiata la situazione sportiva: non abbiamo una piscina in cui poterci allenare, e, inevitabilmente, alcune delle nostre atlete hanno scelto altre strade o si sono fermate”. “Le veterane della squadra hanno momentaneamente abdicato per i rischi pandemici, motivo nobile che però ci ha costretto a mettere a rischio la nostra presenza in A2”, svela Perillo. Che ha trovato una soluzione temporanea grazie alla collaborazione con la Lifebrain SIS Roma e con il presidente Flavio Giustolisi. “Noi manterremo il titolo e l’organizzazione degli spazi e dei campi gara, loro ci mettono a disposizione le atlete per creare un roster competitivo. Del nostro gruppo ci saranno inizialmente Veronica De Cuia, Roberta Zenobi, Sara Carosi e Andreacarola Aprea”. Cambia anche la guida tecnica, una decisione quasi naturale viste le congiunture: sarà Manuel Bombelli, che segue il gruppo di ragazze in prestito alternativo dalla SIS Roma, a guidare l’F&D Waterpolis in A2. “Ci auguriamo che presto si torni alla normalità e che Daniele Di Zazzo, allenatore designato, possa riprendere la guida tecnica”, ha concluso Perillo, non nascondendo l’amarezza per le scelte obbligate: “Sono felice del fatto che siamo sempre in A2 ma credo che l’atteggiamento dei vertici FIN sia stato troppo frettoloso per un campionato come la A2 femminile dove l’unico vero “leit motiv” è la passione. La stagione sarà ridotta, con partite ogni due settimane per un totale di otto e cinque squadre a girone. Forse aspettare il miglioramento delle condizioni sanitarie ci avrebbe consentito di partecipare con le nostre atlete…”.
Rocco Della Corte
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