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Come si legge nello Statuto, l’Associazione nasce perché i giovani promotori auspicano: “la riscoperta della “politica” genuinamente intesa, quale naturale declinazione della nostra passione civile e del nostro spirito di servizio rivolto verso la comunità. Preoccupati dal sempre più evidente scollamento tra la base popolare e la classe dirigente di questo Paese e dell’Europa, intendiamo farci promotori della formazione di una nuova generazione di donne e di uomini che affermi, con coscienza e convinzione, i valori della dignità della persona umana, della democrazia, della solidarietà sociale nella libertà economica, della sussidiarietà e della cultura concepita non in senso elitario ma quale espressione di una rinnovata stagione di partecipazione popolare alla vita civile e politica dell’Italia e dell’Europa. Crediamo che oggi gravi soprattutto su di noi l’impegno affinché l’Italia proceda finalmente verso la riforma complessiva dello Stato, liberando nuovamente quelle energie positive latenti nella società civile che già in passato risollevarono questo Paese dalle macerie e che oggi sono invece oppresse dall’elefantiasi burocratica. Non di meno, di fronte ai nuovi focolai di tensione e al populismo montante, grava su di noi il compito di trasformare l’Europa in una autentica casa comune dei popoli europei, nell’originario spirito dei suoi padri fondatori, scongiurando i rischi che vanno profilandosi di una sua disintegrazione”. Ovviamente il tutto è frutto della combinazione tra il contesto storico in cui viviamo e la consapevolezza che la Costituzione così come alcuni aspetti dell’organizzazione statale necessitino di ammodernamenti finalizzati al rendere quanto più possibile attuale il quadro istituzionale e normativo all’interno del quale amministrare lo Stato in ogni sua espressione. Tale spirito ha fatto sì che prendesse forma l’idea di organizzare una scuola di politica rivolta a tutti coloro che sentissero la necessità di approfondire le proprie conoscenze relativamente al futuro del sistema Italia, soprattutto alla luce delle riforme che sono attualmente oggetto di discussione in Parlamento o delle quali sempre più spesso si sente parlare nel corso di talk show o dibattiti politici. Infatti, partendo dal presupposto che un cittadino informato è anche un cittadino attivo nonché elettore attento e capace di discernere quanto è enfasi elettorale da quanto invece è possibile attuare, la Scuola di formazione politica si prefissa l’obiettivo di formare nuovi possibili amministratori della res publica, persone prima che burocrati che dimostrino di prestare attenzione alle reali esigenze dei cittadini, al di là di qualsiasi retorica tale affermazione possa ingenerare.

L’organizzazione della Scuola di formazione politica è resa possibile dalla stretta collaborazione tra l’Associazione “School of Government” e l’impegno personale dell’On. Federico Fauttilli.

La partecipazione in prima persona di stimati “addetti ai lavori” rende il progetto School of Government di primario interesse per tutta la popolazione che vorrà seguirlo e che vorrà diventare parte di esso.

“Consapevoli di intraprendere un cammino affascinante ci siamo trovati, con sincera passione, ad evidenziare il progetto appena esposto, con la speranza che rappresenti un punto di partenza per una partecipazione diretta alla vita politica cittadina”, concludono i promotori.

Federico Fauttilli, deputato di DEMOCRAZIA SOLIDALE, eletto nel Collegio Lazio 2, Capogruppo “Per L’Italia” nelle Commissioni Bilancio e Tesoro, ed Agricoltura, è stato chiamato recentemente dalla Presidente della Camera a far parte della Delegazione Parlamentare italiana dell’Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), e nella Grande Commissione Italia-Russia. Fauttilli è anche membro del Comitato Bicamerale Schengen, Europol e immigrazione