Fattori su Task Force CETA
Roma, 8 agosto 2018.
Oggi sono stata in rappresentanza dell’Intergruppo “NO CETA” presso il Ministero dello Sviluppo economico per la seconda riunione operativa della Task Force sui costi e benefici degli accordi di libero scambio alla presenza del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Prof. Michele Geraci e del Sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano.
L’obiettivo è quello di dare avvio a uno strumento che sia in grado di valutare effettivamente la portata dei Trattati di Libero scambio, andandone a scandagliare gli effetti anche a livello regionale. In questo modo la fotografia dei potenziali effetti positivi e soprattutto negativi, sarà più precisa e in grado di mettere la politica nelle condizioni di poter tutelare le fasce sociali più deboli.
Si spera dunque che si avvii l’epoca della trasparenza e della condivisione a sostituzione di ciò che precedentemente veniva imposto e che si dia una direzione che consenta una distribuzione del reddito e una valutazione seria e condivisa degli impatti sociali e ambientali all’interno dell’Ue e del nostro Paese.
Hanno partecipato, tra gli altri, il Prof. Giorgio Sacerdoti dell’Università Bocconi e il Prof. Massimo Ricottilli dell’Università di Bologna e della LUISS, nonché rappresentanti di associazioni sindacali e di tutela dei consumatori e dell’ambiente. Sono altresì intervenuti l’onorevole europarlamentare Tiziana Beghin e diversi Direttori Generali competenti per materia del MISE e del MAECI.
Se effettivamente si dovesse dare avvio a una compartecipazione attiva e coerente per la costruzione di una posizione sana da parte del nostro Paese rispetto tali accordi, sarebbe un esempio mondiale di partecipazione attiva alla salvaguardia di una nazione dal punto di vista commerciale e sociale.
Fatta una valutazione storica e una prima infarinatura di carattere economico per misurare alcuni degli impatti, nelle riunioni successive, aperte a chiunque ne sia interessato, la Task Force completerà l’analisi teorica degli effetti del libero scambio sull’economia italiana, passando in un secondo momento ad analizzare, caso per caso, tutti gli accordi di libero scambio in fase di negoziazione.
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